31/03/09

L'Era dell'Acquario-Leone

Joseph Ratzinger, eletto Papa nel 2005 con il nome di Benedetto XVI, conosce molto bene la teologia della storia del francescano dottore della Chiesa san Bonaventura(1221-1274), avendo dedicato a questo soggetto la sua tesi di abilitazione in teologia, cinquantadue anni or sono. In questa tesi apparsa in Francia nel 1988 (1) viene presentato il seguente schema:

“prima della legge + sotto la legge – vocazione dei gentili + vocazione dei Giudei”.

Il senso principale delle “teorie” di san Bonaventura viene spiegato così: si tratta di un annuncio di ciò che deve venire. Poiché se la chiamata dei Giudei alla Chiesa di Cristo si fa attendere ancora, al di là delle testimonianze della Scrittura che la promettono, la Venuta si può dedurre anche dalla non eludibile corrispondenza dei Testamenti. Contemporaneamente, ciò spiega l'incompiutezza del tempo attuale. Quando il tempo sarà compiuto, saranno anche adempiute le parola di Isaia: “I popoli non leveranno più la spada gli uni contro gli altri”. (Is 2, 4). E Joseph Ratzinger precisa: “Una nuova speranza messianica si afferma qui, una speranza interna al mondo, interna alla storia (...) Bonaventura crede a una una nuova salvezza nella storia, all'interno dei limiti di questa età del mondo. Questo importantissimo cambiamento nella comprensione della storia deve essere considerato come il problema centrale della teologia della storia dell'Hexaëmeron ”, vale a dire del commento sui sei Giorni della creazione di San Bonaventura.

Mettiamo lo schema in prospettiva per meglio apprezzarne la pertinenza:

Antico Testamento: prima della legge/ sotto la legge

Nuovo Testamento: vocazione dei gentili/ vocazione dei Giudei

Un curioso testo del Talmud di Babilonia, trattato Sinedrio 97a, annunciava da molto tempo che “il mondo deve durare seimila anni; duemila nel caos, duemila sotto la Torà e duemila sotto il Messia”. Questa Tradizione si ritroverà negli scritti del primo grande teologo occidentale, sant'Ireneo di Lione: “Se la Creazione è stata compiuta in sei Giorni, appare chiaro che la consumazione delle cose avrà luogo nell'anno seimila”. (2) Poiché la Tradizione stabilisce la durata di un ciclo zodiacale in circa duemila anni, i due Giorni della grande Settimana della creazione, l'era dell'Acquario dovrebbe svolgersi dopo il Grande Giubileo che la Chiesa ha celebrato nell'anno 2000. Patrick de Laubier ha ben spiegato che se la Chiesa, Corpo di Cristo, deve rivivere la vita del suo Signore, “è opportuno per lei rivivere questo momento privilegiato (il giorno delle palme, prima della Passione) all'interno della storia, questo osanna storico che noi chiamiamo la “civiltà dell'amore”, questa vera “domenica delle Palme” che sarà resa possibile dall'unità dei cristiani e dalla riconciliazione della Chiesa e della Sinagoga, quando il Vangelo sarà stato annunciato a tutti i popoli. Così vedremo esaudita la preghiera di Gesù (“venga il tuo Regno!”), quella che i cristiani ripetono da secoli senza poter conoscere la portata di questa straordinaria supplica”. (3) Le tre ere zodiacali di duemila anni ciascuna -Toro, Ariete e Pesci- sboccheranno in quella dell'Acquario. Se si attribuiscono le lettere del Nome YHWH a queste quattro età del mondo, avremo lo svelamento progressivo del mistero trinitario e del piano divino:

Y (PADRE): ERA DEL TORO

Raggruppa tutte le epoche precedenti, dai nostri progenitori Adamo ed Eva fino al patriarca ebraico Abramo di Ur in Caldea. L'umanità s'allontana per orgoglio, dal suo Creatore, il Padre dei cieli, e si smarrisce nei culti pagani delle forze della natura, della fecondità e della vita simboleggiata dal bovino sacro. Il segno zodiacale che fronteggia quello del Toro è quello dello Scorpione, animale nero velenoso rappresentante il potere del male. Ma Dio non abbandonerà l'umanità alle disastrose conseguenze del peccato originale, poiché concluderà con Noè e i suoi figli un'Alleanza della quale l'arcobaleno resta il segno cosmico più splendente.

H (SPIRITO DEL PADRE): ERA DELL'ARIETE

Scegliendo Abramo Dio entra ormai nella storia degli uomini grazie all'intermediario di un clan di pastori orientali nomadi, gli Armeni, dai quali sorgeranno i profeti ebrei porta parola dello Spirito del Padre - “lo Spirito del Cristo” (1P1, 11) – che prepareranno la venuta del Messia Agnello salvatore. Il segno zodiacale di fronte, la Bilancia, sottolinea quanto l'Antica Alleanza sarà dominata dal rigore della Legge, della stretta giustizia, che per fortuna limita la vendetta, occhio per occhio, dente per dente, misura per misura.

W (FIGLIO): ERA DEI PESCI

Quando i tempi furono compiuti, 2000 anni or sono, il Padre inviò a vivere tra di noi il Figlio, nato da Maria, la Vergine di Nazaret (4). Precisamente il segno zodiacale che fronteggia i Pesci è quello della... Vergine! Ammiriamo in silenzio questa strabiliante coincidenza. Il “passo falso” dei Giudei che “rifiutarono di sottomettersi alla Giustizia di Dio” come dice san Paolo (Rm 1, 4), permetterà alle nazioni di ricevere la Buona Novella del Pescatore di uomini.

H (SPIRITO DEL FIGLIO): ERA DELL'ACQUARIO

Papa Giovanni XXIII annunciando il Concilio Vaticano II pregava per una “Nuova Pentecoste”. Da allora, la Chiesa vive una tappa decisiva del suo pellegrinaggio terrestre, segnata poco tempo fa dal Grande Giubileo dell'anno 2000. Lo Spirito del Figlio sarà riversato su ogni carne (Gioele 3, 1), affinché sgorghi la “civiltà dell'amore” sui cinque continenti, nelle sette parti del mondo. Il segno zodiacale che è di fronte, il Leone solare, annuncia che è venuto il tempo, per il popolo Giudeo, di riconoscere il Messia, il vero “Leone della tribù di Giuda” (Ap 5, 5): Gesù il Cristo. Non dispiaccia ai kabalisti di Gerusalemme o di New York, ma l'era dell'Acquario-Leone non sarà post-cristica. Al contrario, vedrà il compimento, la pienezza del cristianesimo il quale, arricchito dalla linfa delle radici dell'ulivo franco per meglio nutrire tutti i rami, porterà così i più bei frutti. Questo dopo le angoscianti prove profetizzate dalla Madre di Dio a La Salette nel 1846. Il Sacro cuore “regnerà malgrado i suoi nemici” e “alla fine il Cuore Immacolato di Maria trionferà”, come è stato rivelato a Paray-Le-Monial nel 1675 e a Fatima nel 1917.

Come notò Albert Frank-Duquesne “la Chiesa cattolica si rifiuta di speculare vanamente su un “millennio” durante il corso del quale il Cristo regnerebbe letteralmente e visibilmente sulla terra per mezzo dei santi già resuscitati dai morti; bensì crede, e il suo istinto di Sposa non si sbaglia, che prima dell'ultima corsa verso l'abisso che deve spingerci in gran fretta verso il trono del Giudizio, ella conoscerà vittorie che oltrepasseranno di molto tutti i trionfi che ha riportato fino ad oggi. Grandi nazioni dell'Estremo Oriente, ma anche le più umili tribù dell'Africa, delle due Americhe e dell'Oceania, devono contribuire ancora alla plenitudine della sua cattolicità. La sua unità spezzata, mutilata, gravemente oltraggiata, deve essere ristabilita affinché possa indirizzare al mondo un messaggio che non sia proprio la prima a contraddire, a rinnegare, attraverso la sua stessa esistenza allo stato di disjecta membra”. (5)

La Rivelazione ebraico-cristiana si dispiega lungo quattro ere zodiacali condensanti il cosmo intero: essa sola è la religione storica universale. E il Nome di gloria Y H Sh W H che essa svolge nel corso dei secoli spiega che la nuova, definitiva ed eterna Alleanza è suggellata nel sangue del Cristo. Come annuncia profeticamente il Salmo 47, Dio sarà contemporaneamente il re d'Israele e del mondo. L'unico popolo eletto, Israele e tutte le nazioni formeranno insieme il Corpo della Chiesa del quale il Messia Re è la Testa. L'alleanza noachita era la prefigurazione della pace celeste che regnerà allora. Sullo stendardo di santa Giovanna d'Arco si vedeva il Cristo Gesù in gloria seduto sull'arcobaleno. “Colui che siede è come una visione di diaspro verde o di corniola; un arcobaleno intorno al trono è come una visione di smeraldo”. (Ap 4, 3)

I dodici segni dello zodiaco ornano la maggior parte delle cattedrali medievali. L'Acquario vi rappresenta il mese di gennaio mentre annuncia simbolicamente il futuro regno della cavalleria celeste sotto forma del santo Graal finalmente contemplato, il vaso sacro che si reputa contenga i sette doni dello Spirito Santo!

Note

[1] La théologie de l’histoire de saint Bonaventure, trad. Robert Givord, Paris, PUF, 1988, p. 16;

San Bonaventura. La teologia della storia (Edizioni Porziuncola, gennaio 2008) .

[2] Contre les hérésies, V, 28, 3, Paris, le Cerf, 1969, p. 359.

[3] Le temps de la fin des temps; essai sur l’eschatologie chrétienne, Paris, Éd. F.-X. de Guibert, 1994, Préface du P. René Laurentin, p. 139.

[4] Nostra Signora è rappresentata dalla lettera ebraica shin, Sh, simboleggiante la carne, natura umana assunta dal Verbo; inserendo il shin, Sh, nel cuore del Tetragramma YHWH si ottiene il Nome di gloria Y H Sh W H, i cui numeri sono 10+5+21+6+5= 47.

[5] Ce qui t’attend après ta mort, ‘La vie dans l’Au-delà à la lumière de la Révélation chrétienne’, Paris, Éd. Franciscaines, 1947, p. 126.

Autore: Jean-Marie Mathieu

Fonte: http://talvera.hautetfort.com/archive/2009/01/31/l-ere-du-verseau-lion.html

(Tradotto in italiano da Letizia Fabbro)

Addendum

Jean-Marie Mathieu vive da circa sei anni in Burkina Faso ed è autore di due interessanti volumi: Le nom de gloire. Ensayo sobre la Cábala i cui temi sono introdotti nel pezzo che abbiamo tradotto e Les bergers du soleil dove si valorizza la grande ricchezza della vita pastorale. Pochi sanno che nella religione islamica praticata dai pastori sono presenti occulti elementi cabalistici. I due volumi sono in vendita su Amazon.fr.

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