20/12/10

Dalla Germania un necrologio "evoliano" per Silvano Panunzio

Il sito tedesco di orientamento evoliano Kshatriya – Tradition und Metaphysik ha annunciato mesi fa ai suoi lettori (ma a noi ce ne giunge notizia solo ora) la scomparsa di Silvano Panunzio. Qui di seguito il loro necrologio:

Silvano Panunzio, der am 10. Juni verstorben ist, war ein bedeutender christlicher Traditionalist, Verfasser der umfangreichen Bände, “Contemplazione e Simbolo. Summa iniziatica orientale-occidentale” (Roma 1975), “Metapolitica. La Roma eterna e la nuova Gerusalemme”(Roma 1979) und zahlreicher anderer Bücher und Aufsätze, sowie langjähriger Mitherausgeber der Zeitschrift “Metapolitica”.
Gegenüber der “Diade” René Guénon und Julius Evola beanspruchte er eine unbefangene Unabhängigkeit, deren Autorität jedoch fragwürdig ist, jedenfalls aber dazu zwingt, ihn nicht zu den Vertretern der “integralen Tradition” zu zählen:

“Certamente il pensiero di Evola discende (non si è detto “dipende”) dall’insegnamento di René Guénon che ha i titoli legittimi per rivendicare un’ortodossia metafisica. Tuttavia il formalismo guénoniano, spingendosi e portandoci all’estremo, finisce col presentarsi come un “cartesianismo rovesciato”, chiudendo la dottrina nei limiti esatti, ma proprio per questo soffocanti, del pascaliano “esprit de géometrie”: assolutamente mancando, alla sua solenne, ma ossessiva prosa, ogni “esprit de finesse”. Di fatto, da un certo momento in poi, privilegiando un bruniano “eroico furore”, Evola ha sviluppato orientamenti propri che al guénonismo suonano come eresia.
(Silvano Panunzio, Tre punti per Evola, in: Heliodromos. Contributi per il fronte della Tradizione, n.6, primavera 1995, p. 34)

http://traditionundmetaphysik.wordpress.com

4 commenti:

  1. Carissimo Aldo,

    un altro post da meditare in silenzio. Da meditare è soprattutto il fatto che Panunzio quasi quasi lo si apprezzi maggiormente in Germania che a casa nostra. Puntuale e sagace la citazione riguardo l'erudito Julius Evola: questi ha sempre misconosciuto il primato tradizionale e metafisico del Verbo Incarnato. "Verremo buoni per la fine dei Tempi", ripeteva instancabilmente Artù, a proposito dei suoi libri.

    Bis bald!

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  2. Grazie Pietro. Direi che non ho proprio nulla da aggiungere al tuo commento.

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  3. Cari amici, purtroppo in Italia una grande anima come quella di Silvano Panunzio, è troppo estesa, autorevole, santa, profonda, sapiente, per un paese secolarizzato a tal punto, da non accorgersi nemmeno che i tempi stanno finendo. Da noi le beghe di una politica vuota e priva di ideali, riempiono pagine e pagine di giornali e di spazi televisivi. Panunzio sarebbe dovuto essere un fulgido esempio da seguire; i suoi libri sarebbero dovuti essere strumenti dottrinari imprescindibili, ben oltre il francese Guènon e il nostro Barone magico. Ma tantè. Per me è una guida vivente che mi ha fatto riavvicinare a Cristo. È tutto.

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  4. Grazie Angelo a nome di tutti gli amici ed estimatori di Silvano Panunzio.

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