Entrando nella vita religiosa sapevo bene di rinunziare a qualsiasi programma personale: questo sarebbe stato stabilito dall'obbedienza. E si sa: quando si dice obbedienza, si dice Provvidenza. Ora, dopo oltre settant’anni di vita conventuale, e dopo aver percorso i decenni più lunghi e operosi dell'esistenza terrena, in una visione retrospettiva, mi accorgo che Qualcuno ha segnato una traccia in questo mio lungo travaglio, un disegno unitario e coerente.
Pur nel variare degli uomini e delle circostanze, vedo che mi è stato assegnato quasi di continuo l'umile compito del divulgatore al servizio di un grande maestro. Della lunga familiarità con i suoi scritti, e indirettamente con la sua anima, non ho che da ringraziare il Signore. Poiché alla sua ombra non mi sono mai sentito frustrato, menomato, o condizionato. Anzi...
Ho atteso per decenni a volgarizzare la Somma Teologica di san Tommaso d'Aquino; e subito dopo ho dovuto sobbarcarmi la traduzione della Somma contro i Gentili… Tuttavia nutrivo in cuore la speranza che finalmente mi si offrisse l'occasione di scrivere un saggio dottrinale e storico sull'Aquinate, per mettere a fuoco le mie osservazioni sulla personalità e sulla dottrina del «buon frate Tommaso». Ma ecco che, dopo aver accantonato gli studi per quattro anni, sempre secondo le disposizioni dell'obbedienza, mi viene offerto l'incarico di scrivere una vita aneddotica del Santo.
Anche questa volta si trattava di un volgarizzamento: mettere la vita di lui alla portata di tutti, persino dei ragazzi. Potevo sottrarmi alla mia vocazione di divulgatore? Ho pensato quindi che, nonostante la stanchezza e il peso dell'inerzia prolungata, bisognava riprendere contatto coi libri e con gli editori.
La fatica, devo confessarlo, è stata assai minore di quanto pensassi: ho ripreso il lavoro con gioia, con entusiasmo. E non c'è da meravigliarsi; perché la vita di san Tommaso, definito a piacere «il più dotto dei santi», o «il più santo dei dotti», è piena di fascino non meno della sua dottrina.
L'aneddotica intorno a un caposcuola così celebre si è arricchita molto nel corso dei secoli, e naturalmente si è inquinata, per l'apporto delle opposte passioni che si sono affrontate nella controversia quotidiana. Per non correre il rischio di compromettere la verità, ho limitato la mia raccolta alle fonti più sicure, che risalgono ai secoli XIII e XIV. Ma neppure ho preteso di essere esauriente entro questi limiti: ho scelto solo i fatti più significativi, per delineare il profilo del Santo.
Speriamo che l'agilità stessa dell'opuscolo contribuisca a farlo conoscere, e a ridestare nei cuori la nostalgia della santità.
(Autore: P. Tito Centi - Prefazione alla nuova biografia di San Tommaso «Nel segno del sole», Edizioni Ares, 12 euro)
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