Per le edizioni Tabula Fati di Chieti è uscito un romanzo-inchiesta di Cosimo Massaro intitolato “La Moneta di Satana”. L’autore vive e lavora a Manduria in provincia di Taranto dove svolge l’attività di disegnatore d’interni, ma è un uomo dinamico di molteplici interessi, scultore e pittore, nonché maestro di arti marziali e discipline orientali.
Un romanzo di parte, uno scritto militante, un testo anti-mondialista, anti-massonico, contro l’usura. Un romanzo-inchiesta che svela la truffa del signoraggio.
La trama è chiara, semplice, d’impatto. Un popolare giornalista della RAI Enrico Costa viene brutalmente ammazzato a causa di una sua inchiesta giornalistico-televisiva sulla grande truffa del signoraggio e sul dominio globale di banche e massoneria. L’omicida è “il Biondo” un killer professionista legato alla mafia e che entra nel sodalizio massonico. Qualcosa va male, si salva Alessandro Matus archeologo che stava aiutando Costa. Nella storia entra anche Sara figlia di Enrico Costa.
Il romanzo si dipana tra investigazioni poliziesche, depistaggi, inseguimenti e sparatorie.
Un romanzo da diffondere soprattutto tra i giovani, perché in maniera chiara si affrontano le ricerche e le rivelazioni sulla truffa del signoraggio. L’abc per comprendere in maniera esaustiva lo studio e l’azione del Prof. Giacinto Auriti.
Oltre a citazioni importanti all’inizio di ogni capitolo, che vanno da frasi di capi indiani, a frasi del poeta Ezra Pound, si citano articoli e studi della scuola auritiana. In una fase importante del libro vi è un chiarificatore dialogo tra il killer e il maestro massone, l’uno estasiato dal mistero, l’altro “storico” della congiura massonica. Si intrecciano nel tutto legami forti e sotterranei tra istituzioni, malavita e ordini segreti.
Mi piace pensare che questo agile testo in qualche modo possa esser letto anche da quel grande rivoluzionario di Guardiagrele, amico degli umili e nemico del potere usurocratico e bancario. Un passo famoso nel libro è viatico della lotta per la moneta di popolo: “Oggi la moneta nasce di proprietà della banca che la emette prestandola, noi vogliamo che nasca di proprietà dei cittadini e che sia accreditata ad ognuno come “reddito di cittadinanza” …”.
Continuando, la storia d’amore tra Sara e Alessandro, sembra quasi un insegnamento, una liberazione dall’ignoranza voluta dal sistema capitalista. L’amore tra i due diventa reale pian piano che Sara apprende la verità della truffa demoniaca monetarista. Sara è in poche parole l’ignaro cittadino-suddito che per la prima volta apprende e squarcia il velo della menzogna della creazione della moneta.
Nell’Epilogo del romanzo, vi è una frase del grande abruzzese “Siamo destinati a vincere, perché questa battaglia porta con sé la forza della verità”. E con questa speranza, con questo incitamento a non cedere di un millimetro nella lotta sociale e popolare, che i giovani lettori del libro potranno scorgere un futuro fausto e solare.
Davide D’Amario Fonte: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=8255
e-mail cosimomassaro2@gmail.com
L'usurocrazia è l'unica forma politica di successo nel mondo. Le banke godono e si arricchiscono col debito dei singoli cittadini e delle nazioni, Monti il vampiro in grigio è l'archetipo dello gnomo della finanza, sordo e cieco alle umane cose, sobrio come un menagramo, banchetta con gli usurocrati ma pure con i fraticelli d'assisi... hai visto mai esistesse un dopo! Questo e altro avviene nel mondo. Ciò che mi indigna, caro Aldo, è la mancanza assordante di parole di fuoco, di anatemi contro il mondialismo, da parte di una gerarchia ecclesiastica che dopo aver incassato il benefit di non pagare l'imu, si guarda bene dal denunciare quel mondo del grande capitale che sta uccidendo i popoli. Mercanti e cambiavalute furono frustati da NSGC, bankieri e oligarchi oggi vengono ossequiati come re in Vaticano. Che Dio mi perdoni, ma a volte mi viene da vomitare di fronte a tali porcate. La connivenza fra potentati economici e finanziari col mondo ecclesiale, mi fa alquanto inc******. Manco di bontà e di carità, sarò un pessimo cristiano, non lo so, ma non mi sono mai venduto a nessuno in vita mia, ho 54anni, per la mia fede e le mie idee non ci sono se e ma.
RispondiElimina...non male la possibilità di dibattere su questo blog di un argomento così urgente ma non semplice come può sembrare.
RispondiEliminaConosco qualcuno che ci legge e che potrebbe intervenire con maggiore preparazione di me, tuttavia, e pur non avendo letto il libro: come vedete la proposta - tra le altre - di Auriti?
Secondo me, tanto per essere tranchant, si tratta di fumo negli occhi... Una simile proposta, oggi diffusa dai neo keynesiani della mmt, mi sembra propedeutica all'accentramento sovranazionale di tutti i poteri legati alla moneta. E con la scusa del signoraggio, problema ovviamente serissimo e raccapricciante, e con la rapida diffusione del "disvelamento" della sua truffa (che attecchisce tantissimo specie in rete con video e proclami), si ha l'impressione di assistere alla fase successiva della propaganda: dare la stampante magica in mano ai buoni...
Paranoico..?
un saluto a tutti,
Paolo Mosso
Il signoraggio è una bufala, spero che qui si comprenda.
RispondiEliminahttp://download.luogocomune.net/download/Libri/LoStatoFalsario-M.N.Rothbard.pdf
I "libertari", italiani e non , sono i più fantasiosi e spericolati . In Italia, poi, i loro castelli in aria sono tutta una scusa pseudo-filosofico-economica per non sentirsi in colpa nell'evadere le tasse...Lascerei perdere 'sto Facco...
EliminaMMT
http://www.rinocammilleri.com/2012/11/ruggeri/
RispondiEliminaAlcuni esiti dell'alleanza tra cattolicesimo conciliare e finanza, qui rappresentati senza argomenti e con spocchiosa maleducazione. Ad un lettore che insiste sul signoraggio, Cammilleri risponde, in sostanza, che quello è il suo blog e non risponde MAI nel merito. Tecnica molto utilizzata dal nostro, forse per non mettersi contro i suoi amici (Gotti Tedeschi, Radio Radicale, tra gli altri). Cammilleri non vale un fico secco, ma ciò che rende il suo caso unico è che, pur non capendo nulla, è spesso nei primi posti delle classifiche dei libri con lavori insignificanti, ora anche su Medjugorie, ed ha un carattere protervo. Dice che voterebbe Giannino, e se ne frega dei valori non negoziabili, che invece accoglie quando gli fa comodo. In questo, è vicinissimo a CL, che sostiene i suddetti valori tranne quand si tratta di Andreotti, che firmò la legge sull'aborto "altrimenti il governo cadeva". A mio modo di vedere, sono questi "cattolici", servi mascherati da coraggiosi, a dover essere combattuti con maggior impegno.
In effetti la versione dei "signoraggisti" per come viene posta, anche secondo me è un falso problema.
RispondiEliminaQuel saggio di Rothbard l'avevo letto, sotto segnalazione analoga fatta da un utente (che sia lo stesso?!) su un altro blog, più di un anno fa con molto profitto a mio giudizio, trovandolo interessante in special modo nella parte finale dalla portata predittiva non indifferente, considerando anche gli anni in cui è stato scritto.
Quindi correggendo il tiro il problema "raccapricciante" penso consista nella falsificazione monetaria asservitrice gestita da un monopolio, confusamente additata da chi sostiene le tesi del signoraggio le quali tutto sommato si trovano in una posizione diametralmente opposta a quella di un Rothbard (chi può essere in grado di trovare una posizione media più virtuosa?).
Comunque non ne parlarono con largo anticipo solo gli economisti "austriaci" ma anche Metapolitica, ad esempio nel lontano 1977 sotto la firma di D'Aloe, fece un riferimento al momento non lontano in cui "la vera trama del disegno egemonico, fondato sulla truffa monetaria, sarà finalmente svelata a tutti i popoli".
Mi sono sempre chiesto, cercando di entrare più nel dettaglio, quale fosse la "posizione" in merito dei collaboratori della Rivista (considerando che anche Palomba era tra questi) e di chi si ispira dai valori della Tradizione...
Paolo Mosso
mi chiedo cosa c'entri la Massoneria con tutta questa roba, i soliti luoghi comuni.
RispondiEliminaCome il Codice da Vinci che dice idiozie sull'Opus Dei senza saperne Niente dico Niente, tanto che nel fim compare un albino monaco dell'Opera. Bene, non esiste nessun monaco nell'Opus Dei perchè nasce proprio con l'intenzione contraria, ovvero quella di santificare le realtà del mondo come il lavoro e gli affetti.
Provate a conoscere davvero autentici massoni e veri membri dell'Opera e poi ne riparliamo. Un caro saluto
Renè
Ringrazio gli amici per i commenti. Naturalmente sull'argomento ognuno è libero di pensarla come crede anche se io penso che la perdita della Sovranità Monetria da parte dello Stato sia un fatto attualissimo e indiscutibile. L'amico Cosimo ci ha comunque promesso di tenerci informati sulle sue future iniziative atte non solo a promuoverne i libri ma anche a informare chiarire e fugare dubbi e legittime perplessità. Dunque se ne riparlerà.
RispondiEliminaAllora è vero. Esistono anime candide secondo le quali la massoneria è ben altra cosa da quella che intendo io, e cioè non è adoratrice di satana e non ha per i cosiddetti... in mano il mondo. Qualcuno mi dà del maleducato - ho la coda di paglia - ma vorrei che le persone facessero nome e cognome quando ingiuriano. A me piace il linguaggio differenziato vernacolare popolare, non da convegno tra intelletti accademici, penso di render comunque bene l'idea senza nascondermi dietro le parole edulcorate da intellettualoidi. Ho ricevuto l'educazione da mio padre e mia madre, poi la strada è stata mia maestra e pure diverse esperienze toste mi hanno formato, bene o male, giudicherà Iddio. Ho conosciuto e ho contatti anche ora con massoni. Fui perfino invitato ad entrare nelle sagaci mani dei figli della vedova (Iside, per chiarire). Declinai l'invito per un semplice fatto: pur praticando tecniche alchemiche, considerate eretiche dai benpensanti, amo Gesù con tutta la mia anima, spirito e corpo. Ciò non è accettato dai liberi muratori, e questo mi basta a classificare l'Ordine in un certo modo. Non sono il solo, credo.
RispondiEliminaSignori, nessuna censura da parte mia, ma vi pregherei di stare sul tema e se possibile di starci con garbo ed educazione. Accapigliarsi non serve e soprattutto nuoce al dialogo e all'approfondimento che poi qui è l'unica cosa che interessi veramente. Insomma, cercare di capire e far capire. Il resto è farina del diavolo. Eppoi, vivaddio!, è Natale!
RispondiEliminaIl libro sembra molto interessante, caro Aldous. Diverse volte negli ultimi mesi ho sentito parlare bene di Giacinto Auriti.
RispondiEliminaNon fa una piega quel che dici sulla perdità della sovranità nazionale. Bellissima la citazione su una delle ultime frasi del romanzo “Siamo destinati a vincere, perché questa battaglia porta con sé la forza della verità”.
Questa falsa Europa usuraia e dissacrata è destinata a collassare e risorgerà la Cristianità-Europa col Sacro Romano Impero!
Robertus ha colto nel segno. Forse alla fine della battaglia, ci stupiremo a trovare tra le nostre fila, chi pensavano lontano e denunciare l'assenza di chi, a chiacchiere, si schierava sotto lo stendardo della Luce. Capita, nella vita. In soccorso arriva chi non ti aspetti. Gesù aiutaci. Un abbraccio a tutti gli amici di corrieremetapolitico.
RispondiEliminahttp://progettomayhem.blog.tiscali.it/2011/11/02/xiaodong-people-travel-auriti-simec/?doing_wp_cron
RispondiElimina
RispondiEliminaL'Europa è sì da curare, ma non da distruggere.
Pensare di ritornare al Sacro Romano Impero è veramente incredibile. A volte, fra i cosiddetti tradizionalisti, le analisi politiche sono davvero sconcertanti e profondamente impossibili da attuare. Dunque l'invito "natalizio" è quello di non sognare troppo, ma di lavorare, con serietà e preparazione, sull'esistente, per essere poi davvero degni di accedere al Regno celeste.
Renè
Auriti non ha nulla a che fare con la sovranità monetaria.
RispondiEliminaDaouda
Caro Anonimo René,
RispondiEliminaquello che è sconcertante che non ti renda conto che a distruggere l'Europa è la totale assenza di Cristianità, il materialismo e l'apostasia dell'Europa di se stessa, citando il Santo Padre. Ti faccio una domanda: perché scrivi e segui questo blog, se in primis il Maestro Silvano Panunzio affermava che solo un sistema Impero-Chiesa può far risorgere l'Europa?
Già la tua espressione "cattolico tradizionalista" ci fa capire di che pasta sei fatto: un cattolico non ha bisogno di essere tradizionalista, perché l'essere cattolico implica la totalità, l'universalità. Allora, caro René, non è forse senza senso aggiungere un ulteriore attributo a quel che è tutto?
Più probabilmente, se ti definisci cattolico tradizionalista, vuo dire che manca qualcosa...
RispondiEliminaCaro Roberto,
dapprima usiamo toni civili e sereni.
Ho solo detto che ritornare all'idea del Sacro Romano Impero nel 2013 bè è un pò assurdo non credi?
Di Maestro con la m maiuscola vi è solo Gesù Cristo, per quanto stimi molto Silvano Panunzio e le sue sintesi.
Non precipitarti subito, sono totalmente d'accordo con te sulla diagnosi dell'Europa malata perchè priva di Dio, priva di Gesù Cristo e quindi anche della dottrina sociale della Chiesa. Dissento quanto ai mezzi per ripristinare la Cristianità in Europa. Credo, sulla scia del Cardinale Bagnasco e in generale della linea oggi prevalente della Chiesa, che bisogna lavorare nell'attuale sistema democratico, per riformare davvero e purificare l'ambiente generale tramite un forte ritorno all'etica nel pubblico. Rifiuto la demagogia facile e il populismo.
Caro Robertus non mi definisco affatto un cattolico tradizionalista, ma semplicemente cattolico, ovvero universale, totale, "olon". Ma non giochiamo ti prego con le parole poichè sai benissimo a cosa mi riferivo, alle tendenze tradizionaliste nel seno della Chiesa Cattolica.
Invito i cosiddetti tradizionalisti proprio ad assimilare meglio l'idea di "tolleranza" e libertà d'opinione.
La paura alberga negli spiriti piccoli, mediocri, chiusi nei loro miseri orticelli ove non vi è alcuna grande visuale nè orizzonte limpido. Combattere i pregiudizi: questo è il compito dei veri sapienti. Riformare le mentalità, eliminare la crassa ignoranza.
Spero che ci siamo capiti adesso. Ne approfitto per farti gli Auguri seppure in ritardo.
Renè
Credo, sulla scia del Cardinale Bagnasco e in generale della linea oggi prevalente della Chiesa, che bisogna lavorare nell'attuale sistema democratico, per riformare davvero e purificare l'ambiente generale tramite un forte ritorno all'etica nel pubblico.
RispondiEliminaAl posto di "lavorare" avrebbe fatto bene se avesse scritto "rubare". Il ritorno all'etica nel pubblico, come lo definisce, si attuerebbe con Monti ed il suo governo di massoni usurai?
RispondiEliminaCaro Antonio,
RIFIUTO LA DEMAGOGIA E IL FACILE POPULISMO.
Nella attuale babele politica, Monti è l'unico nome degno, apprezzato a livello internazionale.
L'Italia non può crescere se non fa alcuni sacrifici, esattamente come ha fatto la Germania anni fa ed ora si ritrova ad essere la prima potenza europea assieme ai paesi scandinavi.
L'etica nel pubblico si attuerebbe secondo Lei Antonio con la destra di Storace, con Miccichè, con Di Pietro - Ingroia, con chi secondo Lei caro Antonio?
Renè
Lei deve essere completamente fuori di testa, se sostiene Monti, un mediocre usuraio nipote di banchieri occultisti. Vedo anche che usa i soliti termini, che forse inducono a pensare ad un consumo eccessivo di TV da parte sua: ad es., "sacrifici" (ossia, ruberie ai poveri), "apprezzato a livello internzionale" (ossia dagli usurai come lui). Forse non si sogna neppure di quante persone Monti ha ridotto sul lastrico. Chi ha parlato, poi, dei nomi che elenca, dai quali mi tengo ben distante?
EliminaIl problema è che Monti esprime un "populismo d'establishment" uguale e contrario a quello dei vari Ingroia, Storace, Di Pietro che ci porteranno - entrambi, chi prima chi dopo - a farci male.
RispondiEliminaPur essendo evidente che occorre confrontarsi con l'attuale offerta politica e votare il meno peggio, da discepolo di Gesù Cristo sento di dover alzare la testa e cercare teorie politiche alternative a quelle attuali.
Il voto si - per un'etica della responsabilità, ma l'anima e la mente non devono averla queste pseudo-elite sennò ci condanniamo ad essere schiavi.
Trovo comunque che le analisi metapolitiche di Panunzio - che si rivolgeva agli ultimi cavalieri dell'Europa-Cristianità, non siano ascrivibili al tradizionalismo cattolico e siano tutt'altro che da buttare via..anzi!
un saluto
Paolo
Non credo che si debba votare il meno peggio , ma...il più meglio.
EliminaIl problema ad ogni modo risiede nel voto stesso. Tecnicamente il semplice votare è un'aberrazione, questo è il vero problema che invortica in un pantano sempre più ineludibile.
Daouda
RispondiEliminaSono d'accordo con Daouda, il voto di per sè deprezza e umilia la politica, destinata ad essere, come insegna Aristotele, la più alta attività per l'uomo.
Ma d'altronde che cos'altro possiamo fare? non votare sarebbe invicile, rozzo, come i grillini.
Allora votiamo come dici tu il più meglio...
Renè
Io non trovo che votare sia incivile e gretto, semmai lo è se al posto del disprezzo e della sfiducia, il non-voto è disinteresse.
RispondiEliminaIn molti casi non saprei immaginare un modo più civile per protestare e manifestare il proprio dissenso, a causa della mancanza di una classe dirigente degna di essere votata.
Per come è strutturato il sistema parlamentare attuale è antitradizionale. Votare è giustificarlo e da qui a valanga,una miriade di errori seguenti.
RispondiEliminaDitatti il migliore oggi è chi conserva il sistema e non è un caso che, in quest'ottica, molti siano caduti nella trappola del reazionarismo interpretando al medesimo modo la conservazione del Tradito ( in fuori luogo clamoroso che li ha resi sterili ), visto che chiunque provi a riformare questo sistema non fà che aggravarlo.
Mi era sfuggito la risposta maleducata e indegna di chi si firma Antonio.
RispondiEliminaNon si permetta di offendere, ma ripassi l'abc dell'educazione.
Si vergogni dei toni da Lei usati e deploro pure chi permette di inserire post così offensivi.
A quanto pare si conferma la mia intuizione: non è possibile fare un dialogo civile con chi si ispira ad un tradizionalismo antiquato e pericoloso per le conseguenze di fanatismo a cui può portare.
Renè
Aggiungo che, come prevedevo, Lei non ha avanzato alcuna proposta politica, ma ripete i soliti luoghi comuni vs politica, limitandosi solo a criticare. Però forse Lei comprende che le sue proposte sarebbero risibili e assurde e quindi si astiene dal comunicarle!
RispondiEliminaRenè
Caro René, non è mio costume censurare nessuno, neanche il sig. Antonio i cui "toni" non mi sono sembrati molto diversi dai tuoi: sprezzanti entrambi. A volte "scappa la penna" come si suole dire, ma non c'è da prendersela, da offendersi o da "deplorare". Le discussioni animate sono sempre le più costruttive, sempre che i contendenti non siano eccessivamente permalosi e irascibili come tu a volte dai l'impressione di essere.
RispondiEliminaIo confermo invece che disprezzo, dal più profondo del cuore, chi riduce sul lastrico i deboli e chi difende questi figuri. Non mi è scappata la penna. A parte, poi, che io non ho il dovere di elaborare una "proposta politica", dico al signore anonimo che voto Forza Nuova, sono favorevole alla nazionalizzazione delle banche, alla partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese etc. Saluti
EliminaSarò pure irascibile, lo ammetto, ma mai maleducato.
RispondiEliminaRenè
Al Sig. Antonio dico: se vuole metta pure "a morte" le idee, ma non si spenda nel disprezzo delle persone. Fatta salva la buona fede, tutti possiamo sbagliare, non crede?
RispondiElimina
RispondiEliminaBene, almeno è stato onesto in merito al suo voto politico, Forza Nuova, ora è più chiaro tutto, grazie!
Io comunque non difendo nessuno, mi limito solo ad esprimere un'opinione politica, sostenuta quasi interamente dalla Chiesa Cattolica. Nell'attuale scena politica, la proposta Monti pare essere quella più seria e credibile vs sinistra col vizio "radicale"(vedi Vendola e Ingroia)vs una destra troppo piegata su Berlusconi e la Lega, vs demagogia del comico Grillo.
Tutto qui. Lei voti pure FN, in base al suo discernimento e senso di responsabilità!!!
Renè
Aldous: ma perchè, Lei ama chi riduce sul lastrico i deboli e chi, oltretutto, difende costoro? Disprezzare non significa certo mettere a morte (non ne ho nè la possibilità nè l'autorità). A parte l'invincibile ignoranza, difficile però da applicare in casi come questi, non mi pare essi abbiano molte attenuanti.
RispondiEliminaAmico mio, io non amo simil genia e infatti non la difendo, né ho fatto dichiarazioni di voto in tal senso. Capisco il realismo di René o quello della CEI o quello di Alleanza cattolica che anche mi pare si sia espressa in tale senso, ma Monti non è proprio santo della mia devozione. Per quanto riguarda le Sue parole di rassicurazioni sul sentimento del "disprezzo" mi pare che ci siamo capiti. Le dico solo: si abitui a convivere con la complessità (la diversità delle idee vi sta tutta dentro). Le ideologie a volte tendono a semplificare troppo le cose e questo non sempre è un bene. Tutto qui.
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