La Preghiera e l'Immagine : L'Esicasmo del Monte Athos, XIII-XIV secolo
Marco Toti, Ed. Jaca Book
Marco Toti, Ed. Jaca Book
L’ESICASMO TARDOBIZANTINO (XIII-XIV SECOLO): TEMI
ANTROPOLOGICI, STORICO-COMPARATIVI E SIMBOLICI
Dalla Quarta di copertina:
Il
presente lavoro costituisce la profonda rielaborazione di una tesi di dottorato
difesa presso l’Università degli Studi di Messina nell’a.a. 2009-2010. Il
metodo comparativo utilizzato è volto al tentativo di restituire una
“morfologia” dell’esicasmo tardobizantino; ciò comporta l’assunzione da un lato
di un taglio “teoretico”, dall’altro di una prospettiva diacronica, in entrambi
i casi con specifico riferimento alla “dualità” corpo-mente nell’ambito
dell’ascesi suddetta.
La
prima parte dell’opera è costituita da una analisi per lo più
storico-comparativa dell’esicasmo athonita tra XIII e XIV secolo (oltre allo yoga,
il referente principale è il sufismo islamico più o meno coevo): in tale
periodo emerge, infatti, nella sua forma più elaborata, la cd. “tecnica
psicofisica” connessa al “metodo di orazione esicasta”. In questa sezione, lo
studio si propone di puntualizzare il significato antropologico dei
procedimenti esteriori coordinati alla ripetizione della formula di invocazione
(prassi respiratoria, posture, ricerca del luogo del cuore e “discesa della
mente nel cuore”, “onfaloscopia”), procedimenti che, sebbene non essenzialmente
costitutivi dell’esicasmo, sono da considerarsi tutt’altro che marginali.
Nella
seconda parte sono trattati alcuni temi connessi alla prassi ascetica in
oggetto. Particolare attenzione è rivolta agli aspetti “iconografici” –
l’iconografia costituendo una “espressione simbolica” della “teologia” (e della
disciplina) esicasta – ed alla questione del mundus imaginalis, le cui
relazioni con l’attività ermeneutica e con il tema della “tradizione” risultano
evidenti; a ciò si collega il problema dell’ermeneutica quale metodo
storico-religioso suscettibile di trasformare la vita dello studioso e veicolo
di un “ecumenismo al vertice”, eventualmente applicabile alle diverse
tradizioni religiose. Una discussione dettagliata è inoltre dedicata ad alcuni
temi “operativi” particolarmente significativi (cfr., tra gli altri, quelli
della nêpsis, “vigilanza”, e della mneme toû Theoû, “ricordo di
Dio”). Un inserto iconografico ed un glossario dei più importanti termini
menzionati sono posti a illustrazione e a integrazione dell’opera.
Marco
Toti, nato a Roma nel 1976, è dottore di ricerca in “Tradizioni e istituzioni
religiose di ambiente circum-mediterraneo”. Ha pubblicato vari lavori
concernenti argomenti di mistica comparata, con particolare attenzione al metodo
di orazione esicasta, oltre che alcune questioni inerenti al “lessico
dell’ascesi” in epoca tardo-antica, agli anni ’60 in prospettiva
storico-culturale e storico-intellettuale (Concilio Vaticano II,
“tradizionalismo”, “nuovi movimenti religiosi”) ed alla relazione tra
“ermeneutica” e “prassi spirituale”. Ultimamente si sta occupando, tra l’altro,
dei temi della “memoria” e dello “stupore infantile” in ottica precipuamente
storico-religiosa.
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