Bernadette non ci ha ingannati, Mondadori 2012
In sovraccoperta: Bernadette Soubirous alla fine del 1861, alla soglie dei 18 anni.
In sovraccoperta: Bernadette Soubirous alla fine del 1861, alla soglie dei 18 anni.
Dalla presentazione dell'editore nelle alette di copertina:
"Le diciotto apparizioni della Vergine Maria nella Grotta di
Massabielle, presso Lourdes, sono da più di centocinquant’anni motivo di accese
polemiche, soprattutto sulla credibilità dell’unica testimone, la
quattordicenne Bernadette Soubirous. Lei sola ha visto, ha sentito, ha
riferito. Ma davvero questa ragazzina misera e analfabeta, sulle cui fragili
spalle grava il peso del maggior santuario del mondo (cinque milioni di
pellegrini ogni anno, sempre in aumento), avrebbe colloquiato a tu per tu con
Colei che si definì l’Immacolata Concezione? Le sue non sono forse
allucinazioni di un’isterica o, peggio, invenzioni suggeritele dalla vanità di adolescente
frustrata, da genitori interessati oppure da qualche ambiguo membro del clero?
Molti hanno sostenuto e tuttora sostengono simili tesi.
Nel suo impegno per la riscoperta di un’apologetica pacata e rigorosa – sempre consapevole che il Dio del Vangelo vuole proporsi e non imporsi, concedendo luci e lasciando ombre per rispettare la libertà delle Sue creature – Vittorio Messori indaga da decenni sulla verità della testimonianza di Bernadette, attribuendole un valore religioso decisivo. Oggi, in particolare, per i tanti inquieti che cercano ragioni «per continuare a credere».
In effetti, se Bernadette non ci ha ingannati (e se non si è ingannata), se dunque Lourdes è «vera», tutto il Credo della Tradizione cattolica è «vero»: Dio esiste; Gesù è il Cristo; la Chiesa che ha per guida il papa è la custode e la garante di queste verità. È la Vergine stessa, infatti, che esorta la veggente: «Andate a dire ai preti di costruire qui una cappella»; che tiene tra le mani il rosario, icona della devozione cattolica; che chiede processioni, affidate alle cure ecclesiali; che appare seguendo il ciclo liturgico romano; che ribadisce il dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato quattro anni prima da Pio IX. Non a caso, Lourdes è il luogo di culto più privilegiato dai pontefici, che hanno proclamato Bernadette santa: Pio XII – fatto unico nella storia – gli ha dedicato un’intera enciclica; Giovanni Paolo II, ormai agli estremi, volle chiudere la sua vita trascinandosi sino alla Grotta; Benedetto XVI ne ha fatto una delle primissime mete del suo pontificato.
Un libro unico, questo, tra i tanti best seller dell’autore, ma segnato anch’esso dal consueto equilibrio tra il rispetto del credente per il Mistero e il rispetto dello storico per il rigore della ricerca. Nessuna elevazione misticheggiante, qui, nessuno scandalo o invettiva, bensì una mole impressionante di dati e notizie talvolta inediti, spesso nascosti o dimenticati; sempre, comunque, vagliati alla luce della ragione. Per una singolare coincidenza queste pagine appaiono all’inizio dell’Anno della Fede voluto da papa Ratzinger. Proprio quella fede che, nella verità di Lourdes, trova un prezioso e solido «appiglio», una sorta di «maniglia» cui aggrapparsi nel dubbio che insidia oggi anche tanti cristiani".
Nel suo impegno per la riscoperta di un’apologetica pacata e rigorosa – sempre consapevole che il Dio del Vangelo vuole proporsi e non imporsi, concedendo luci e lasciando ombre per rispettare la libertà delle Sue creature – Vittorio Messori indaga da decenni sulla verità della testimonianza di Bernadette, attribuendole un valore religioso decisivo. Oggi, in particolare, per i tanti inquieti che cercano ragioni «per continuare a credere».
In effetti, se Bernadette non ci ha ingannati (e se non si è ingannata), se dunque Lourdes è «vera», tutto il Credo della Tradizione cattolica è «vero»: Dio esiste; Gesù è il Cristo; la Chiesa che ha per guida il papa è la custode e la garante di queste verità. È la Vergine stessa, infatti, che esorta la veggente: «Andate a dire ai preti di costruire qui una cappella»; che tiene tra le mani il rosario, icona della devozione cattolica; che chiede processioni, affidate alle cure ecclesiali; che appare seguendo il ciclo liturgico romano; che ribadisce il dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato quattro anni prima da Pio IX. Non a caso, Lourdes è il luogo di culto più privilegiato dai pontefici, che hanno proclamato Bernadette santa: Pio XII – fatto unico nella storia – gli ha dedicato un’intera enciclica; Giovanni Paolo II, ormai agli estremi, volle chiudere la sua vita trascinandosi sino alla Grotta; Benedetto XVI ne ha fatto una delle primissime mete del suo pontificato.
Un libro unico, questo, tra i tanti best seller dell’autore, ma segnato anch’esso dal consueto equilibrio tra il rispetto del credente per il Mistero e il rispetto dello storico per il rigore della ricerca. Nessuna elevazione misticheggiante, qui, nessuno scandalo o invettiva, bensì una mole impressionante di dati e notizie talvolta inediti, spesso nascosti o dimenticati; sempre, comunque, vagliati alla luce della ragione. Per una singolare coincidenza queste pagine appaiono all’inizio dell’Anno della Fede voluto da papa Ratzinger. Proprio quella fede che, nella verità di Lourdes, trova un prezioso e solido «appiglio», una sorta di «maniglia» cui aggrapparsi nel dubbio che insidia oggi anche tanti cristiani".
«Bernadette? Un’irregolare dell’isteria. In Lourdes, il mio
romanzo-verità, l’ho idealizzata, ma in realtà era solo una povera idiota.»
Émile Zola
Émile Zola
«Noi giudichiamo che l’Immacolata Vergine Maria è realmente apparsa a
Bernadette Soubirous l’11 febbraio 1858, e per diciassette volte seguenti, in
una grotta presso Lourdes. Dopo rigorosa e completa inchiesta condotta per
quasi quattro anni dalla Commissione da Noi istituita, Noi dichiariamo che
queste apparizioni rivestono tutti i caratteri della verità e che i fedeli
hanno ragioni fondate a crederle certe.»
Decreto ufficiale di mons. Bertrand-Sévère Laurence, vescovo di Tarbes, 18 gennaio 1862
Decreto ufficiale di mons. Bertrand-Sévère Laurence, vescovo di Tarbes, 18 gennaio 1862
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