09/09/13

C. G. Jung e Luciana Virio sul simbolismo della Messa


C. G. Jung , Il simbolismo della messa, Bollati Boringhieri, 2013, euro 15

Sulla messa, rito capitale del cristianesimo e tra i più densi di sacralità delle religioni universali, non si contano gli studi teologici e le indagini antropologiche. Jung ha una conoscenza di prima mano degli uni e delle altre, ma in questo saggio del 1942 vi attinge con finalità diverse sia da quelle dottrinali, che appartengono al dominio della fede, sia da quelle descrittive, che rischiano di fare "appassire" il tenore spirituale del loro oggetto. L'interpretazione dei singoli momenti liturgici dell'evento cristiano e la ricerca di molteplici analogie culturali - dal rito azteco del "mangiare il dio" allo sbiancamento della vittima sacrificale presso i bantu - sono orientate qui a ciò che più interessa alla psicologica analitica: comprendere la verità psichica che si esprime nel "simbolo essenziale della messa". La vitalità e l'efficacia del suo mistero trovano infatti alimento nella pulsione archetipica alla trasformazione, ossia in "condizioni psichiche profondamente radicate nell'anima umana". Prefazione di Luigi Aurigemma.
 



Luciana Virio , La liturgia tradizionale della Messa, Ed. Simmetria, euro 10

Il recupero del più luminoso rito dell'Occidente cristiano, alla luce della liturgia antica, pressoché scomparsa dalle celebrazioni di questa fine secolo, ed ora, forse in progressiva ripresa, presentato dalla consorte di uno degli ultimi iniziati della tradizione esoterico-cabbalista cristiana.




2 commenti:

  1. In realtà di può dare per scontato che Jung non ha niente di interessante da dire sulla messa. E lei di conseguenza niente da dire su Jung

    RispondiElimina
  2. In realtà si può dare per scontato che Lei non abbia letto il libro di Jung. E Lei di conseguenza niente da dire in proposito.

    RispondiElimina