Un apprezzato studioso e scrittore di “studi tradizionali” ci scrive a proposito di Jean Markale, di cui abbiamo dato qualche giorno fa la notizia della morte, che “si è trattato di un autore sopravvalutato”, che ha dimostrato “una inusitata ignoranza delle realtà dottrinali, rituali e simboliche del Cristianesimo nelle regioni cosiddette 'celtiche'” e che infine “pare che non conoscesse le lingue celtiche”. Rassicuriamo il nostro corrispondente che, in linea di massima, è quel che ne pensiamo anche noi, ma che abbiamo voluto semplicemente passare la notizia della sua scomparsa ricordandone l'opera (che ha fuori di dubbio attinenza con i temi che ci interessano e ci appassionano), ma senza esprimere giudizi o valutazioni di sorta. Chi ci segue sa bene che a suo tempo abbiamo già provveduto a “castigare” il colorito druido surrealista con critiche assai severe, ma che almeno nella circostanza della morte, abbiamo ritenuto non fosse il caso di rincarare la dose. Tutto qui.
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