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Le due tavole furono pubblicate per la prima volta da Federico Zeri nel 1958, e sono da allora note come ''Dossale Corvisieri'' dal nome della collezione romana di cui facevano parte fin dall'Ottocento. La seconda tavola, entrata a far parte delle collezioni dello Stato a Palazzo Barberini, la tavola delle ''Sei storie della Passione'', era stata acquisita nella collezione Marzotto di Valdagno e, messa in vendita in tempi recenti, e' stata ora comprata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e assicurata al patrimonio artistico del territorio riminese, al quale anticamente apparteneva.
Pare infatti, da ricerche d'archivio, che il Dossale provenga dalle soppressioni napoleoniche che colpirono la Chiesa di Santa Croce dei Francescani di Villa Verrucchio. Il soggetto del dipinto fa supporre che costituisse la Pala dell'altare principale dedicato appunto alla Santa Croce e alla Passione di Cristo. L'opera rimarra' esposta a Castel Sismondo dal 16 febbraio al 17 marzo, unitamente alla tavola gemella, prestata in via eccezionale dalla Galleria di Palazzo Barberini.
(Fonte: AdnKronos Cultura; Immagine: La dormizione della Vergine)
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