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Nel Seicento l'arte torna ad essere strumento privilegiato nella comunicazione e nella trasmissione degli ideali religiosi: la Chiesa, rinnovata e rafforzata dopo il Concilio di Trento, costituisce ancora uno dei massimi committenti d'opere d'arte e, quindi, attiva finanziatrice e promotrice di opere che testimonino il messaggio positivo di cui essa e' portatrice: arte, quindi, come strumento di formazione per il fedele. I piu' grandi artisti del tempo si misuararono con le tematiche riguardanti estasi mistiche e apparizioni, creando dipinti e sculture destinate a corredare i grandi apparati scenici delle chiese.
L'esposizione, che vanta la cura di Sergej Androssov, responsabile delle collezioni dell'arte figurativa occidentale dell'Eremitage; Francesco Buranelli, direttore Musei e Gallerie Pontificie e Mario Guderzo, direttore assessorato Attivita' Culturali di Bassano del Grappa, e' resa possibile grazie alla collaborazione di due importanti istituzioni museali, quali i Musei e le Gallerie Pontificie e il Museo Statale Eremitage di San Pietroburgo, dal quale giungono anche importanti nuclei di opere, che si affiancano ai prestiti dei tanti musei e collezioni private.
Fonte: adnKronos Cultura
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