di Federico Cavallaro
Come si sa, il canone
definitivo dei libri dell’Antico Testamento fu raccolto all’inizio della nostra
era, prima i rotoli profetici erano sparsi tra molte sinagoghe, ora
costituiscono la sezione dei Nabiim,
datati dopo la rivelazione di Mosé. La stessa situazione si ripresenta ora
nell’Era cristiana: tutti gli scritti che riportano esortazioni, spiegazioni e
integrazioni sullo svelamento della Rivelazione date da un Dio vivo e vegeto a
veggenti e santi costituiscono, all’evidenza, Parola di Dio. Dopo l’inserimento
cristico nella storia, questi svela gradualmente le potenzialità conoscitive
della sua stessa Rivelazione; altro che ripetere il ritornello
auto-rassicurante: “La Rivelazione è chiusa”! Nella stessa maniera degli
scritti sapienziali che si aggiungevano alla Rivelazione data attraverso Mosè,
così avviene oggigiorno da due millenni.
Qui
possiamo solo seguire le tracce della storia, avendo riguardo a quello che fu
detto sugli ultimi tempi che stiamo vivendo. E’
molto importante ricordare che i disastri e anche i benefici annunciati non
sono in automatico, ma corrispondono allo stato delle scelte umane; come dicono
anche i profeti dell’AT, preghiera e penitenza possono allontanare anche
i peggiori flagelli, come ha riferito recentemente anche Mirjana di Medjugorje
riguardo i famosi “dieci segreti” di cui ancora otto sono da svelare. Mercé la
Misericordia di Dio, guerre disastrose che potevano avvenire, per colpa umana,
sono state rimandate o abolite.
Santa Odila (+720), patrona dell’Alsazia, vedeva già le guerre
dell’Anticristo hitleriano e oltre. Santa Ildegarda di Bingen (+1179)
previde, tra l’altro, la riduzione del potere temporale dei Papi ad una zona di
Roma; dopo un periodo molto tribolato prevede un lungo periodo di pace,
l’unione dei giudei coi cristiani, il rifiorire della terra come annunciato già
da Isaia (4,2) e infine la distruzione dell’Anticristo mentre, forte dei suoi
poteri, cercherà di ascendere al cielo, circondato dai suoi seguaci. Aggiungo
il non citato Gioachino da Fiore (+1202), detto da Dante “di spirito profetico
dotato”, il quale ebbe gran fama per le sue profezie e per aver previsto la
Terza Era dello Spirito Santo, retta da una Ecclesia Spiritualis,
distinguendo così nettamente la storia della Chiesa attuale dal tempo del Regno
millenario, così come aveva già annunciato l’Apocalisse (cap.20).
Passiamo ora a S. Vicente Ferrer (+1419), predicatore
di Barcellona, profetando del tempo in cui”le donne vestiranno come uomini e si
comporteranno a loro piacere licenziosamente, e gli uomini vestiranno come le
donne”. Madre Shipton (prima metà XV sec.) scrisse stupefacenti visioni
delle nostre conquiste tecnologiche. Il notissimo Nostradamus
(1503-1566) lasciò molte profezie, prudentemente velate, che si chiariscono
solo nel loro avverarsi nei secoli; previde la durata del bolscevismo sovietico
in 73 anni e 7 mesi. Molti previdero
anche la venuta di un “Papa Angelico” finale e di un Grande Monarca che verrà
da Oriente, i quali inizieranno un lungo periodo di pace cui seguirà l’ultimo
tentativo di Satana di attirare a sé l’umanità attraverso l’Anticristo ultimo;
secondo spiegazione recentissima (Stefania Caterina), Satana, spinto
dalla disperazione, si risolverà a cedere drammaticamente buona parte dei suoi
poteri gelosamente custoditi a questo personaggio terreno (comincia così il suo
depotenziamento).
Secondo il Venerabile Bartolomeo Holzhauser
(1613-1688), la storia ecclesiastica è divisibile in sette periodi (come per
Gioachino da Fiore), il sesto comincerà con il Pontefice Angelico e il Gran
Monarca che porteranno il cristianesimo su tutta la terra; vi sarà un gran
Concilio, fino a terminare con l’Anticristo e Satana slegato. Questo Gran
Monarca sarebbe un discendente di famiglia reale francese e imperiale tedesca.
L’Anticristo conquisterebbe Roma, restaurerebbe l’impero “turco” e
s’installerebbe a Gerusalemme; comunque il suo imperio durerà solo tre anni e
mezzo, come dice l’Apocalisse
(42 mesi) e come hanno sempre confermato i profeti.
Un’antica profezia proveniente dal Convento di
Premol (Grenoble) e ritrovata nel 1783, contiene la descrizione di un
Pontefice fuggitivo che passa tra i corpi morti dei sacerdoti: si cfr. quanto
pubblicato della terza parte del Segreto
di Fatima. La religiosa Jeanne Le Royere (+1798) previde le
spoliazioni ecclesiastiche di Napoleone e le altre guerre da cui sarebbe stata
afflitta l’umanità, i disastri naturali e infine il ristabilimento dell’ordine
per cui gioiranno i cuori dei buoni, la restaurazione della Chiesa, anche con
un Concilio, alla quale torneranno i penitenti. Ma dopo questo periodo di pace,
di 25 anni, verrà approntata una falsa religione, causa di scisma, che
preparerà la strada all’Anticristo che verrà poi fermato improvvisamente
dall’intervento diretto di Cristo. I terribili tre giorni di buio, profetizzati
da tanti, sarebbero provocati da grandi catastrofi, terremoti e maremoti che
cominceranno quindici giorni dopo l’ascensione al cielo dei due Testimoni,
“Enoch ed Elia” che l’Anticristo credeva di avere ucciso (cfr. Ap 11, 1-12).
Si potrebbe obbiettare che, finora, le indicazioni di
date precise non si sono verificate, così Gioachino aveva fissato l’inizio
dell’era dello Spirito Santo nel 1260; sappiamo però che
le comunicazioni celesti rarissimamente danno date precise, limitandosi a
indicare, a volte, un “presto” che va inteso in modo relativo ad un'altra
ottica celeste. Comunque, Dio avvisa anche per incrementare la preghiera e le
opere, per poter stornare infausti eventi; così, con l’attentato a Giovanni
Paolo II il 13 maggio 1981, l’intervento miracoloso ha prolungato di altri 24
anni la cronologia papale e rimandato o scancellato dannosi eventi a livello
mondiale. La misteriosa esplosione e incendio dell’arsenale nucleare siberiano,
ancora un 13 maggio, ma del 1984, (anniversario di Fatima) pare evitasse lo
scatenamento di una guerra mondiale da parte di generali sovietici, in
un’atmosfera da Gotterdammerung di cui poco si sa.
Anna Caterina
Emmerick (1774-1824) ebbe
moltissime visioni che descriveva in dialetto bavarese al poeta F.Brentano, da
cui forse degli equivoci. Ella fu
trasportata in spirito sull’Himalaya e da lì nel Paradiso terrestre che sarà
abitato dai risorti del Giudizio finale, qui stavano Enoch ed Elia in attesa di
tornare sulla Terra come Testimoni, scendendo col “carro” di Elia. Osservo che
il trasporto sull’Himalaya ci vuole indicare come esistano dei luoghi terrestri
che funzionano da porte “dimensionali”, in questo caso – pare- solamente del
corpo eterico ma vi sono numerosi racconti nei quali si comprende come il corpo
fisico sia stato riassorbito nell’eterico per passare in altra dimensione, d’altronde
è questo quello che accadde ad Enoch ed Elia allorché sparirono da questa
Terra; quindi, la riapparizione del loro vecchio corpo, la rimaterializzazione,
darà la possibilità all’Anticristo di ucciderli come comuni mortali! Ma dopo
tre giorni e mezzo, uno pneuma vitale proveniente da Dio li farà risorgere (Ap
11,11; similmente alla resurrezione di Cristo) e ascendere al cielo con un
corpo fisico indistruttibile.
La Emmerick osserva che, nella lotta per la
distruzione della Chiesa, interverranno anche certi “spiriti planetari” ossia
angeli caduti ma non così colpevoli come quelli caduti nell’inferno. Infine la
Chiesa verrà restaurata completamente, avverrà una nuova Pentecoste, con la
riunione delle varie Chiese, illuminazione di molti e in particolare di dodici
personaggi, i nuovi Apostoli, con un nuovo Papa “molto serio e rigoroso”.
Una nota cosmologica. Un
minimo di conoscenze tradizionali e millenarie informa che il Sole passa
precessionalmente nei Segni (non le costellazioni) zodiacali, impiegando per
ognuno c. 2160 anni, per questo Virgilio (Egloga XI), dopo l’inizio
dell’Era cristiana dei Pesci, poteva credere di stare all’inizio di un’Età
dell’Oro. L’osservazione fenomenologica non basta per iniziare una tradizione
sacra, ci vuole la conoscenza illuminativa che mostri all’anima certi principi
divini, o almeno cosmologici, a cui seguiranno certe applicazioni, queste sì
più pratiche. Così derivò la famosa data profetica della stele dei Maya, con la
data del 21 dicembre 2012, indicata come fine del “Quarto Sole” e inizio del
Quinto. Non essendoci stata la fine del mondo, il solito interesse
superficialissimo di massa, sostenuto dai media, è caduto del tutto, tuttavia
questo computo resta importante, aggiungendosi agli altri segnali di questi
ultimi tempi. L’allineamento del sistema solare intero, nella direzione della
“fessura” della Via Lattea e del centro galattico, non è una posizione cosmica
nuova trascurabile per gl’influssi provenienti da questo centro e quindi per
una reazione tra le forze di rinnovamento e le forze malefiche della battaglia
finale apocalittica. Da notare anche che il ciclo di 13 baktun in 5125
anni, riportato ai Cinque Soli o epoche (5125x5= 25.625) ci porta molto vicino
alla durata precessionale usata dall’astrologia babilonese e indiana (2160x12=
25.920).
(continua)
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