05/04/09

A Urbino il "Sogno del cavaliere"


Il Sogno del Cavaliere di Raffaello Sanzio (1504-5)

Un giovane cavaliere giace placidamente addormentato tra due figure femminili che lo vegliano. Sono la Virtus e la Voluptas. Benchè esse simboleggino due caratteri opposti, fra di loro non si nota alcuna violenta contrapposizione, anzi convergono verso il giovane il quale, consapevole di quanto erta sia la strada della virtù e quanto pianeggiante e amena quella della voluttà, sa che entrambe possono venir da lui percorse. Il tema echeggia quello del Somnium Scipionis ed è desunto da un testo latino di Silio Italico.

5 aprile - 12 luglio 2009
Urbino, Palazzo Ducale Galleria Nazionale delle Marche

Urbino non fu solo la città natale di Raffaello, ma determinò in modo significativo la sua formazione, restando per tutta la sua vita un punto di riferimento essenziale. Partendo da questo presupposto, la grande mostra che si apre nel Palazzo Ducale di Urbino nella prossima primavera intende recuperare e valorizzare proprio questa stretta connessione tra Raffaello e la sua città natale.
La mostra, allestita nel Salone del Trono e nelle sale dell'Appartamento della Duchessa del Palazzo Ducale, si pone l'obiettivo di ricondurre la prima formazione di Raffaello alla grande cultura espressa dalla corte urbinate e soprattutto all'influenza del padre Giovanni Santi e presenta i capolavori giovanili di Raffaello (20 dipinti e 19 disegni originali), messi in rapporto alla pittura del padre e di altri pittori vicini alla fase giovanile della sua formazione ad Urbino (32 dipinti e 10 disegni).
Una sezione della mostra è inoltre dedicata al rapporto dell'opera di Raffaello con la più importante produzione del ducato di Urbino, la maiolica, basata sulle immagini raffaellesche. Sarà visibile, per la prima volta, un pezzo mai esposto, derivato direttamente da un disegno originale e non da un'incisione di Raffaello, assieme a numerosi esempi fra i più preziosi di questa produzione.
Raffaello nacque nel 1483 e fu di certo, come ricordano le fonti, un fanciullo prodigio. Ciononostante la storiografia ha troppo spesso trascurato la conoscenza dei suoi anni giovanili, la cui ricostruzione ci appare oggi come fondamentale. Le ricerche archivistiche in corso hanno peraltro portato alla luce un numero incredibile di nuovi documenti che mostrano il tessuto artistico in cui si forma il giovane Raffaello e gli stretti legami, mai recisi, con la sua città natale, sia artistici che economici. La presenza di Bramante a Urbino, che sarà poi il più valido supporto alla sua carriera romana, la possibile influenza di altre personalità presenti nella città ducale come Girolamo Genga e Timoteo Viti, rendono molto interessante esplorare questo terreno. Senza trascurare il rapporto con Perugino che la tradizione storiografica, da Vasari in poi, ha messo al centro della sua formazione e che sarà naturalmente indagato nel percorso espositivo.
La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici delle Marche, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Pesaro-Urbino, dal Comune di Urbino e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. L'organizzazione è affidata a Gebart in collaborazione con Civita.
(Fonte: www.urbinoeprovincia.com)

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