20/04/09

Il silenzio degli angeli di Jean-Francois Colosimo

Dalle solitudini gelate del Mar Bianco agli altipiani dell'Abissinia, dai suk di Aleppo alle stradine di Salonicco, dai deserti d'Egitto a Patmos, l'isola dell'Apocalisse dell'apostolo Giovanni, passando per Alessandria, Atene e Mosca, il libro di Jean-Francois Colosimo, Il silenzio degli angeli, racconta un'odissea nel cuore delle musiche, dei santuari, delle liturgie, degli inni e delle voci dell'Ortodossia e delle Chiese d'Oriente, custodi di una straordinaria spiritualità della bellezza.

Colosimo, insegnante di teologia all'Institut Saint-Serge di Parigi, ha scelto come compagni gli angeli: ogni tappa del cammino è scandita da domande e riflessioni su di loro: chi sono? quando furono creati? dove abitano? quanti sono? sono distinti gerarchicamente? sono assolutamente immateriali? sono infallibili e impassibili? qual è il loro ruolo nella storia della salvezza? Ma giunto al termine del suo pellegrinaggio, Colosimo sembra preferire il mistero e si affida alla saggezza di Isacco il Siro che gli ricorda: «A che ti serve vedere gli angeli? Se li vedi una volta, sarà con gli occhi del corpo. Mentre vedi te stesso, ogni giorno, con gli occhi dell'anima».

Agli occhi di Colosimo, i cristiani d'oriente «sono l'altra Chiesa, quella degli apostoli, dei Padri e dei concili. Sono anche l'altra romanità… Così come sono anche l'altra Europa. Volevano… sposare Atene e Gerusalemme, fondare una civiltà di ordine anzitutto spirituale. Il loro sogno non sopravviverà ai disastri della storia». Oggi essi sono presenti ai quattro angoli del pianeta, «il movimento ecumenico, il crollo del marxismo, il ritorno del religioso li hanno ricondotti in posizione di primo piano», ma «l'infatuazione suscitata dalle loro icone e dalle loro musiche sacre non rende loro giustizia» ed essi «restano un enigma».

Un enigma che non si scioglie completamente neppure attraverso il dialogo con il grande intellettuale Christos Yannaràs, il quale, in alcune pagine particolarmente intense, parla dell'Ortodossia e delle sue più alte manifestazioni, quali il canto e l'icona. Una menzione speciale va riservata al racconto sofferto e accorato che Colosimo fa della Chiesa russa perseguitata dal comunismo: fra il 1917 e il 1940 vennero distrutti 75.000 luoghi di culto e furono uccisi 600 vescovi, 40.000 sacerdoti e 120.000 fra monaci e monache. Ma la notizia che colpisce di più è quella del vescovo Beniamino, che morì benedicendo il plotone d'esecuzione.

Jean-Francois Colosimo
Il silenzio degli angeli
Jaca Book. Pagine 160


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