07/11/12

Giovanni Tritemio: Il Libro delle Meraviglie


Il Libro delle Meraviglie dell’abate Giovanni Tritemio è già disponibile presso le Edizioni La Lepre di Roma, e almeno in prenotazione nelle librerie.

Presentazione:
 
ROMA, Libreria ASEQ (Via dei Sediari 10, tel. 06 6868400, www.aseq.it, info@aseq.it) MARTEDI 13 NOVEMBRE ore 20h30.

Il Libro delle Meraviglie
La tradizione ermetica ha ancora qualcosa da insegnarci?
 pp. 350, Roma

L'abate benedettino Giovanni Tritemio (1462-1516), erudito umanista, storiografo, criptografo, e soprattutto mago naturale ed ermetista, chiamato Pansophiae splendor magnus, punto d'incontro di diverse tradizioni sapienziali, è considerato da molti il padre della tradizione ermetica occidentale post-medievale, i cui illustri figli saranno Teofrasto Paracelso, Cornelio Agrippa, ed altri. Fu continuatore della tradizione teurgica neoplatonica, quale discepolo di Libanio Gallo, dal quale ereditò i manoscritti nonché i segreti del maestro di questi, l'eremita di origine genovese Pelagio, autore dell'Anacrisi, un vero e proprio esempio di teurgo cristiano nel XV secolo. Grazie alla profonda amicizia con l'umanista tedesco Konrad Celtis (1459-1508), Tritemio fu anche portatore di un insieme di conoscenze ermetiche provenienti dalle perseguitate accademie platoniche rinascimentali, e in particolare da quella romana di Pomponio Leto (1428-1497), tramite la relazione di Celtis con l'umanista di origine toscana Filippo Buonaccorsi alias Callimachus Experiens (1437-1496). Nell'introduzione sono presentati la figura di Tritemio e alcuni estratti dalle sue lettere e scritti di carattere ermetico magico di Tritemio. La seconda parte è una raccolta di processi e segreti alchimici e magici, che conosciamo, con diversi titoli, da alcuni manoscritti del XVIII secolo, evidenti copie di altri più antichi, e facenti parte di una più antica e persistente tradizione di carattere ermetico, comprendente insegnamenti d'ordine alchimico, astrologico e magico, proveniente dal mondo arabo, e penetrata in Europa attraverso la Spagna, la Provenza e la Sicilia, tradizione che, grazie al successivo e fondamentale apporto di Paracelso, sfocerà nella Confraternita di origine italo-tedesca dell'Aurea Rosacroce. Tale raccolta fu stampata solo verso il 1855 con il titolo di Libro delle meraviglie (Wunder-Buch). In questo testo troviamo un'incredibile massa di istruzioni operative, una vera e propria "tecnologia sacra" che affonda le proprie radici nella notte dei tempi e che avrà una lunga storia nel divenire dell'esoterismo occidentale.

3 commenti:

  1. Lo sto leggendo. Veramente notevole.E' un peccato che in Italia e in Europa siano così pochi a fare ricerche così serie e ancor meno siano coloro che le condividono . Le Tradizioni si salvaguardano anche così. Sottolineo quell'"anche" prima che i soliti inquisitori da salotto sciorinino l'ovvia importanza della trasmissione diretta. A volte le due modalità camminano di pari passo.
    Anche questo magnifico saggio sottolinea l'importanza del nostro Paese nella storia della tradizione ermetica.E i dati forniti sono, more solito, di una rara preziosità.

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  2. Grazie per il commento. Consigliare la lettura di un libro non vuol dire automaticamente condividerne integralmente il contenuto o ammirarne l'autore. I libri curati da Boella-Galli a noi sembrano meritevoli di stare nella nostra biblioteca, ma liberissimi i nostri lettori di pensarla diversamente.
    Intelligenti pauca...

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  3. Concordo pienamente, l'importante è che chi la pensa diversamente 1) abbia letto il libro 2) abbia la competenza per giudicarlo 3 ) sia in buona fede e non animato da personalissimi malcelati pregiudizi o sia vittima di pettegolezzi.
    Con cordialità.

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