23/11/12

2012: una fine del mondo?

Edizioni Bietti
Antarès - prospettive antimoderne
Scuola Romana di Filosofia Politica
Università degli Studi di Milano - Cattedra di Storia della Filosofia I

2012: una fine del mondo?

29 novembre 2012, h. 15.00 – 18.30
Università degli Studi di Milano
Aula 517, Via Festa del Perdono 7
I sessione: Forme e figure dell’apocalittica nella storia
Prolusione: Giulio Magli (Politecnico, Milano): I Maya e il 2013
Presiede: Davide Bigalli (Università di Milano)
Relazioni:
Andrea Piras (Università di Bologna): Fine del mondo e mondo alla rovescia: scenari escatologici e timori apocalittici nello zoroastrismo
Daniele Foraboschi (Università di Milano): Un’escatologia nel pensiero greco-romano?
Stefano Allovio (Università di Milano): Sospensione e rigenerazione del mondo in alcuni contesti dell’Africa sub-sahariana
Giuliano Boccali (Università di Milano): India: infinità del tempo, fra apocalissi e rinascite
Massimo Campanini (Università di Trento): Attendendo la fine del mondo: l’Anticristo nell’Islam
Giuseppe Laras (Fondazione Maimonide, Milano): Apocalittica e messianesimo ebraico

30 novembre 2012, h. 9.30 – 12.30
Università degli Studi di Milano
Aula 1, Via Sant'Antonio 5
II sessione: Figure dell’escatologia
Presiede: Riccardo Scarpa (Università di Roma “La Sapienza”)
Relazioni:
Roberto Valle (Università di Roma “La Sapienza”): Anticristo e katechon nel pensiero politico e religioso russo da Dostoevskij all’ “età d’argento”
Vincenzo Russo (Università di Milano): Simulacri della fine: catastrofi, disastri e altre apocalissi
Davide Balzano (Università di Milano): Rileggere Ernesto De Martino: le apocalissi culturali
Antonina Strano (Università di Milano): L’escatologia atea di Ernst Bloch
Carlo Pagetti (Università di Milano): “The poppy in the cloud”: motivi apocalittici nella letteratura americana
Conclusioni: Giulio Maria Chiodi (Università dell’Insubria)

6 commenti:

  1. Nell'elenco manca l'escatologia cristiana (cattolica, ortodossa, protestante). Semplice svista? P.Danilo.

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  2. Non saprei dirlo. Forse non hanno trovato un relatore all'altezza del compito?

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  3. Forse lo sarebbe stato il nostro Panunzio. Dico forse, perché non so se ha mai scritto qualcosa sulla "fine del mondo". Per questo chiederei ad Aldo se può segnalarmi eventuali suoi scritti sul tema.

    saluti
    Paolo

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  4. Cari amici, forse rischio di pronunciarmi in vane parole ma mi viene da fare la triste considerazione che a mio avviso i cattolici hanno praticamente smesso di parlare di escatologia e fine del mondo, fino a rendere l'argomento un tabù e a lasciarlo in balia di chi consapevolmente o meno alimenta la confusione in materia...ciò significa che sarebbe anche difficile trovare un relatore all'altezza del compito, come fa intendere Aldo. Ma è anche molto probabile che in una situazione come questa gli assetati di risposte si rivolgano altrove...
    Leggendo ai giorni nostri gli Archivi di Metapolitica è anche questo che stupisce: trovare trascrizioni di convegni pubblici in cui alcuni professori di università (come ad es. Panunzio e Palomba) maneggiano con maestria questi argomenti, trattando dei Cicli cosmici e della fine prossima del Manvantara da un'ottica tradizionalmente cristiana. Non è poco ed è bene che gente come loro non abbia tenuto la lampada sotto il moggio.

    Per provare a rispondere all'omonimo Paolo, posso permettermi anch'io di segnalare qualche testo, o potrei dire semplicemente che l'argomento è uno dei punti centrali degli scritti di Panunzio e che raramente viene accantonato. Comunque ne troverai ampie trattazioni nei volumi di Metapolitica (molti scritti si trovano riproposti negli Archivi della rivista ripubblicati in questi anni, che contengono anche preziosi interventi di altri collaboratori della rivista), in "Cristianesimo Giovanneo" (qui lo sguardo lo definirei più ecumenico-sapienziale e meno metapolitico), in "La Conservazione Rivoluzionaria" (specie nell'ultima parte), in molti aneliti di "Vicinissimi a Dio", e in Metafisica del Vangelo Eterno. Insomma ce n'è da vendere ; )
    Un caro saluto a tutti,
    Paolo Mosso

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  5. Ringrazio Paolo per aver posto la questione e l'amico Mosso per la competente risposta a cui
    non ho niente da aggiungere.

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  6. Ringrazio e saluto anch'io l'omonimo Paolo per la sua bella risposta a cui aggiungo il capitolo "Cattolici svegli" contenuto in "Metapolitica. La Roma eterna e la Nuova Gerusalemme" che ho letto proprio ieri sera.

    Le considerazioni di Panunzio qui, sono dello stesso registro di Paolo. Dunque pochi sono i cattolici svegli e troppi quelli che dormono beati fra quattro guanciali, che dimentichi della sapienza escatologica e della apocalittica cristiana, non disdegnano però di tendere gli orecchi alle altre sirene che profetizzano la fine del mondo e che ne annunciano la salvezza solo per quelli che frequentano i loro corsi intensivi di salvataggio o per chi non può permetterselo, che comprano i loro libri. L'alternativa è leggersi quanti più blog sul tema, evitando però di crederci.

    un saluto
    Paolo

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