"Per elaborare una 'teologia' che non abbia più al proprio centro soltanto l'uomo ma assieme a lui l'animale e ogni essere vivente, ci voleva un teologo come Paolo De Benedetti. Il cui pensiero si articola non intorno ad assiomi, evidenze, certezze. Ma intorno al 'forse'. Al dubbio. Alla logica dei doppi pensieri. Solo chi, come lui, ha un senso cosi` forte della precarietà dei giudizi umani e della imperscrutabilità di quelli divini, può arrivare a elaborare una teologia che metta continuamente in discussione se stessa: fino a spostare il centro della propria attenzione dalla creatura umana, che lo ha da sempre altezzosamente occupato, alle creature minori, che sempre sono state ai margini".
(dalla premessa di Gabriella Caramore)
(Paolo De Benedetti, Teologia degli animali, Morcelliana Edizioni, p. 96, euro 10)
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