12/01/08

Sotto il velame. Dante fra universalità esoterica e universalismo politico

Dalle prime intuizioni di Ugo Foscolo ai fondamentali studi di Gabriele Rossetti, da Giovanni Pascoli a René Guénon, la problematica dell'ermeneutica dantesca è stata interpretata in termini iniziatici ed esoterici e in una prospettiva intellettuale più elevata, nonostante l'ostracismo della critica dantesca ufficiale. Il Collegio Mediolanum del Rito Simbolico Italiano, che ha curato la presente pubblicazione, ha voluto andare ancora una volta controcorrente e porre al centro dell'attenzione le opere degli autori menzionati, nell'intento di dare un contributo teso a rilanciare gli studi sui significati più profondi dell'opera dantesca, come si evince dai saggi di Piero Vitellaro Zuccarello e Luigi Della Santa. La questione della censura delle opere concernenti l'esoterismo di Dante si intreccia con la prolungata rimozione dal panorama culturale italiano della questione delle fonti islamiche della Divina Commedia, che ancora in certa misura persiste. Tale questione fu affrontata per la prima volta in modo magistrale da Asin Palacios e recentemente dall'italianista Maria Corti. In Italia una tale rimozione è durata più a lungo che in altri paesi, a causa di un becero nazionalismo e di un malinteso senso della "cattolicità" di Dante. Anche in tale campo si è voluto cercare di dare un contributo di conoscenza con gli interventi di Angelo Iacovella e Alessandro Grossato. Nel saggio di Grossato sono state anche esaminate le concezioni politiche universalistiche di Dante, poggianti sull'idea da lui propugnata di un impero universale spiritualmente legittimato, concezioni che si riscontrano sia nel ghibellinismo occidentale sia nell'Islam. Infine, Marco Vannini ha fornito un raffronto fra le prospettive di Dante e quelle del grande metafisico tedesco Meister Eckhart.

(Sotto il velame. Dante tra universalità esoterica e universalismo politico, Mimesis, 2007. Sritti di Piero Vitellaro Zuccarello, Luigi della Santa, Angelo Iacovella, Alessandro Grossato, Marco Vannini)

Nessun commento:

Posta un commento