04/02/15

L'Apocalisse di Dylan M. Burns



Dylan M. Burns
Apocalypse of the Alien God Platonism and the Exile of Sethian Gnosticism  
336 pp.

(Philadelphia University of Pennsylvania Press, 2015)

Dylan Michael Burns dell’Università di Leipzig (Germania) è un autore da tenere d’occhio. I suoi studi spaziano dallo gnosticismo alla patristica, dal neoplatonismo al monachesimo, dalla filologia classica alla storia dell’occultismo e dell’esoterismo. Al momento tutto quello che si può leggere di questa giovane promessa è in inglese, ma assicuriamo che lo sforzo vale la pena (a tale proposito uno sguardo alla sua pagina web non guasterà: http://uni-leipzig.academia.edu/DylanBurns/Book-Reviews).
Il libro di esordio di Burne è  Apocalypse of the Alien God Platonism and the Exile of Sethian Gnosticism, (Philadelphia University of Pennsylvania Press, 2015) un contributo che apre orizzonti di grande interesse sulla cosiddetta apocalittica gnostica che abbiamo imparato a conoscere e ad amare soprattutto a partire dal famigerato e ormai quasi mitico ritrovamento dei codici di Nag Hammadi (Egitto, 1945).
Come si ricorderà, nel II secolo d.C., i rapporti tra platonismo e giudeo-cristianesimo erano talmente cordiali che il filosofo greco Numenio di Apamea, poteva chiedersi: “Che cos'è Platone, se non un Mosè che parla attico?”. Poi, a un certo punto, avvenne la rottura.  Dylan M. Burns sostiene che questa “rottura” si verificò a Roma, nel 263 ca., nel circolo del grande filosofo-mistico Plotino, autore delle Enneadi. Gruppi di cristiani  gnostici  frequentavano le sue lezioni e probabilmente, come era consuetudine, disputavano con lui. Il risultato di questo incontro-scontro fu un originale e a tratti anche ispirato sincretismo che fondeva motivi classici della metafisica greca con quelli della mistica ebraica più estrema e apocalittica. Dalle tecniche per raggiungere misteriosi regni celesti, alla partecipazione a liturgie angeliche; dallo scontro con un Dio trascendente fino al farsi dio dello “gnostico”. Tra le altre “rivelazioni”, emergerà anche quella di un “dio alieno” (straniero?) e dei suoi eletti affidati alla protezione del Patriarca Seth, che culminerà nella fine del mondo.
Apocalypse of the Alien God propone un'interpretazione radicale di queste apocalissi perdute, ponendole saldamente nel contesto della paternità giudaico-cristiana, piuttosto che ascriverle a quelle del ramo pagano dello gnosticismo.
Una lettura di grande fascino che suggeriamo con convinzione.
A.L.F.
 

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