28/04/12

Il libro del cavalier Borri



Giuseppe Francesco Borri
IL LIBRO DEL CAVALIER BORRI
A cura di Alessandro Boella e Antonella Galli
Pp. 256, 20 disegni, € 24,90

Presentazione
15 maggio 2012 ore 20.30
Libreria Aseq Via dei Sediari 10 Roma
Tel. 06 6868400 info@aseq.it

Sono qui presentate in prima edizione assoluta le parti più importanti del Libro del Cavalier Borri dove si descrivano molte operazioni de secreti della natura, manoscritto cartaceo del XVIII secolo lussuosamente legato e conservato alla Biblioteca Reale dell’Aja.
I motivi di eccezionale interesse per questa sorta di prontuario, che porta il nome di Giuseppe Francesco Borri (1627-1695), il più noto alchimista italiano dell’età barocca, sono molteplici, primo fra tutti il fatto che esso chiarisce molti aspetti della prassi alchimica specificata in funzione terapeutica, senza contare il suo notevolissimo interesse storico-scientifico.
Compilato da mano ignota, sulla base di indicazioni orali o scritte forse fornite dal Borri stesso negli ultimi anni della sua vita trascorsi nelle carceri di Castel Sant’Angelo, questo manuale comprende la preparazione dell’Oro potabile, del famoso e ambitissimo Balsamo cattolico, dell’Acqua Celeste (attrazione dello Spirito Universale), del Grande Arcano ovvero Mestruo, di varie Quinte essenze ed Elixir.
Il Borri, che come sottolinea Eugène Canseliet in Due luoghi alchemici (p. 78) «volle essere divulgatore dell’alchimia», fece vita avventurosa in tutta Europa ed ebbe accesso a fonti di conoscenza privilegiate che, associate a un’innata inclinazione mistico-visionaria, contribuirono a farne una figura complessa e affascinante, troppo spesso bistrattata, sia dai suoi contemporanei che dai suoi biografi più o meno recenti.
I curatori di quest’opera hanno voluto ampliare questo orizzonte, svolgendo ricerche in biblioteche e archivi europei.
L’importante introduzione Giuseppe Francesco Borri medico alchimista e riformatore e l’ermetismo europeo nel XVII secolo, incentrata soprattutto sulle sue qualità di medico, alchimista e visionario, senza che un aspetto prevalga sull’altro, intende restituirgli la posizione e la dignità dovute a un autentico iniziato e Adepto cosmopolita, offrendo un gran numero di informazioni, lettere, documenti, sconosciuti e inediti in Italia.
Si tratta, fra l’altro, delle strette relazioni del Borri con una fraternità internazionale di alchimisti denominata Società Cabalistica dei Figli della Saggezza ovvero Asterismo (sulla quale sono qui fornite per la prima volta in Italia tutte le informazioni attualmente disponibili), che lo sosteneva, e il cui capo, un misterioso Patriarca di Antiochia residente a Costantinopoli, era in rapporto con lo scienziato inglese Robert Boyle, come attesta la corrispondenza di quest’ultimo. Un altro membro importante di questa società, intimo amico del Borri, ebbe un ruolo fondamentale in un incontro fra rappresentanti della chiesa romana e di quella greca, avvenuto a Roma nell’agosto 1678, e patrocinato dalla regina Cristina di Svezia.
Benché ancora oggi sussistano pregiudizi e opinioni ostili o scettiche sul Borri, la maggior parte degli scienziati che lo conobbero lo considerarono un medico di valore e un autentico Adepto nell’arte alchimica: in primo luogo l’inglese Robert Boyle, nonché il danese Ole Borch (legato al Borri da una stretta e documentata relazione), e poi Kenelm Digby, Thomas Bartholin, Henry Oldenburg, Christiaan Huygens.
Non mancano importanti puntualizzazioni sulla relazione fra Le Comte de Gabalis dell’abate Montfaucon de Villars e alcune lettere del Borri contenute nel testo La Chiave del gabinetto a lui erroneamente attribuito.


D’illustre stirpe milanese, Giuseppe Francesco Borri (1627-1695), compiuti i primi studi al seminario gesuita di Roma, si dedicò alla medicina e dell’alchimia e, tornato a Milano, divenne uno dei capi del movimento quietista detto dei pelagini. Perseguitato dall’Inquisizione, iniziò nel 1658 le sue peregrinazioni per l’Europa, ove dispensò le sue cure mediche e venne in contatto con i maggiori scienziati del suo tempo. Data del 1667 il suo primo incontro con Cristina di Svezia, ad Amburgo. Nel 1670 fu infine catturato a Vienna e condotto a Roma, ove fu costretto all’abiura e condannato al carcere perpetuo a Castel Sant’Angelo, in cui morì molti anni dopo.

16 commenti:

  1. Un libro davvero strepitoso.

    Rende giustizia al grande Borri nel modo migliore : facendo parlare documenti ed epistolari di mezza Europa barocca.

    Apprendiamo, inoltre, molte notizie davvero interessanti sull'Asterismo (sorta di società internazionale di Alchimisti ), sugli interessi alchemici di Boyle e sulle modalità del Borri di attrarre lo Spirito Universale.

    I libri della coppia Boella-Galli ( Alexandre de Danann ) sono il momento più felice dell'editoria esoterica italiana ed europea degli ultimi 30 anni e aprono ogni volta orizzonti di indagine immensi.

    RispondiElimina
  2. Grazie per il commento, sono completamente d'accordo con Lei.

    RispondiElimina
  3. I libri della coppia Boella-Galli sono poco più che cronaca scandalistica, limitandosi quasi esclusivamente ad una raccolta di dati e fatti (spesso presentati in maniera tendenziosa) ed ignorando in maniera pressoché completa ogni autentica dottrina.
    Come si possa definire "esoterico" tutto questo è davvero poco comprensibile... ma, forse, le facoltà intellettuali di chi emette certi giudizi si sono talmente atrofizzate da vedere, in simili ridicole puerilità, degli "orizzonti immensi".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Signor "anonimo" del 18 maggio, definire i libri di Alexandre DE Danann ( ovvero Boella-Galli ), come "cronaca scandalistica"...mi fa capire due cose : o lei non li ha letti ( cosa molto probabile ) o lei è in totale malafede ( altrettanto probabile ). Raramente , sul piano della pubblicistica esoterica EUROPEA , Lei può trovare libri altrettanto accurati, rigorosi nel citare fonti e interessantissimi sul fronte delle informazioni ivi contenute ( informazioni spesso inedite ). Anche un somaro pieno di pregiudizi potrebbe accorgersene : La invito a leggerseli.

      Elimina
  4. E' senz'altro possibile che il nostro anonimo commentatore abbia ragione: è forse esagerato parlare di “orizzonti immensi” per le opere di Boella-Galli. Forse sarebbe stato più prudente definirle “interessanti”, “stimolanti” e simili (ma anche così il Nostro avrebbe avuto da ridire). Ma al di là di questa pur valida considerazione fondata con ogni evidenza sulla conoscenza diretta della storia personale della coppia di ricercatori e sui loro metodi, diciamo alquanto disinvolti?, di indagine (stile cesnur per intenderci), ci chiediamo quale necessità ci sia nell’infierire sull’estensore del commento stigmatizzando le sue presunte insufficienze intellettuali. Non è forse anche questo infierire il segno di una insufficienza e di una mancanza di equilibrio e nella peggiore delle ipotesi di un sentimento di malcelato e personale rancore?

    RispondiElimina
  5. Abbiamo semplicemente rilevato degli errori presenti nello scritto dell'anonimo recensore: libero di entusiasmarsi per ciò a cui più la sua natura lo spinge - e questo non è cosa che ci riguardi; ma definire "esoterismo" ciò che con il vero esoterismo non ha nulla a che fare, è errore da denunciarsi. Pensavamo che la causa di questa errata valutazione dell'esatto valore delle produzioni della coppia Boella-Galli fosse da ravvisarsi semplicemente nell'ignoranza (da parte dell'anonimo recensore) di cosa sia vero esoterismo e cosa no, e questo è uno dei sintomi della atrofia intellettuale che colpisce la quasi totalità dei nostri contemporanei. Si può anche ipotizzare che l'anonimo recensore sia in realtà a conoscenza che gli scritti di B.-G. non hanno alcunché di esoterico, nel qual caso il suo giudizio sarebbe volutamente falso, e ciò, anziché ignoranza, sarebbe manifesta malafede. Forse dobbiamo farlo rientrare in questa seconda categoria?
    Quanto ai sentimenti li teniamo sempre fuori quando ci occupiamo di dottrina, perchè quello non è il loro posto; nè ci interessa più di tanto chi abbia detto una cosa, preferendo guardare a ciò che è detto. Oltretutto, come si può in un caso come questo ipotizzare un "personale rancore" quando abbiamo a che fare con un recensore completamente anonimo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ribadisco e rilancio : ciò che emerge dalla lettura di Divo Sole ( ad esempio ) è un immenso universo di autori e collegamenti fra testi alchemici davvero straordinario e UNICO. In Italia gira troppa fuffa occultistica senza fondamenti...oppure litanie pseudo-tradizionaliste stantìe. Io, che ho letto moltissimi libri in varie lingue sull'Alchimia, che ho incontrato alcune "realtà" che pretendono di riallacciarsi all'Arte Regale ( la maggioranza delle quali sono risibili ), le posso ricordare che in quel libro il termine "esoterico" è perfino riduttivo, visto la brutta fine che gli hanno fatto fare gli occultisti contemporanei..

      L'ignoranza, piuttosto crassa , è la sua. Oppure è solo stato mandato da qualcuno a fare lo sciocco disturbatore.

      MA UNA PERSONA INTELLIGENTE NON PUO' IGNORARE L'ALTISSIMA QUALITA' DI QUESTI SCRITTI, VERE MINIERE DI INFORMAZIONI.

      E questo vale anche per il magnifico libro sul Borri.

      Tutto chiaro, serio e BEN DOCUMENTATO. In modo EVIDENTE.

      Occorre fare quindi due cose : leggerli e mettere da parte la propria stupidità....

      Elimina
  6. Gentile Signore,
    le Sue parole mi tranquillizzano circa l’effettiva assenza di acrimonia verso l’anonimo estensore del commento al libro di Boella-Galli.
    La parola “esoterismo” risulta purtroppo abusata sempre più frequentemente e dubito che sia ormai possibile restituirgli la dignità che merita, ma concordo con Lei sull’uso improprio.
    Circa la malafede dell’anonimo estensore non mi pronuncio: sono abituato a non presumerla mai fino a sicura prova contraria.
    Infine, sul “personale rancore” mi sono effettivamente espresso male: non lo riferivo all’anonimo estensore, ma alla persona di Boella. Ho notato una certa asprezza nei toni che sembra il segno di un’ostilità personale e di un’avversione non puramente ideale o ideologica, ma ovviamente si tratta solo di un’impressione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gentile sig. Aldous, sono l'anonimo entusiasta ( e a ragion veduta ) : l'asprezza dei toni del commentatore maldestro è proprio segno di una ostilità personale : basta vedere come li ha aspramente definiti.

      L'ignoranza e la malafede del maldestro disturbatore si misurano nelle sue stesse parole : "..ignorando in maniera pressochè completa ogni autentica dottrina "..

      Ora, anche un minus habens può constatare, leggendo chessò il testo su Gualdi ( sia in Italiano sia quello in francese , più corposo ), oppure Divo Sole, oppure le magnifiche introduzioni agli scritti di De Lubicz....CHE PROPRIO LA' SOPRA VENGONO ESPOSTE I FONDAMENTI TRADIZIONALI DELL'ALCHIMIA E DEL VERO ERMETISMO. Sono citate numerosissime fonti e selezionatissime e preziose bibliografie.

      Ergo....qui qualcuno scrive per pura malafede o ignoranza.

      Il problema è uno solo : la qualità di certe ricerche ( ovvero quelle dei De Danann..) sta dando fastidio ai tanti appartenenti al circo Barnum dello pseudo-esoterismo italico.

      Stanno capendo che per essere credibili bisogna "studiare"...e la cosa li spaventa.

      "Esoterismo" è un termnie troppo inflazionato oramai, nonostante i paletti che mise Guenon ed altri.

      Ma le informazioni contenute in questi libri, oltre ad essere rarissime ed inedite, sono anche utilissime per chi percorre certi cammini ( mi riferisco soprattutto all'Alchimia ).

      Concludo : prima ero scettico, verso di loro. DOPO aver letto le loro ricerche mi sono totalmente ricreduto, e così hanno fatto molte altre persone seriamente orientate.

      Non illudiamoci, sig. Aldous : i lamenti degli incompetenti non sono finiti. E saranno tutti fuori bersaglio come quest'ultimo.

      Firmato :

      Anonimo entusiasta di fronte all'evidenza.

      Elimina
  7. Piccola precisazione : io ho parlato di pubblicistica o di editoria "esoterica", intendendo l'insieme dei libri che ruotano attorno ad argomenti di carattere spirituale, ermetico o alchemico. Ovvio che il 95 per cento di essi è tutta fuffa inconsistente.
    Altrettanto ovvio che esporre i principi su cui si basa la Via Universale degli alchimisti dai tempi di Paracelso fino a Von Bernus ( come ha fatto il duo Boella-Galli ) è un ottimo omaggio all'Esoterismo, NEI LIMITI DI CIO' CHE UNO SCRITTO PUO' TRASMETTERE, OVVIAMENTE...Ma credo che Lapalisse non troverebbe nulla da ridire...

    RispondiElimina
  8. A seguito dei commenti apparsi su questo blog, in risposta a quanto avevamo scritto, abbiamo ritenuto opportuno aggiungere alcune osservazioni, il cui fine principale è permetterci di esporre delle considerazioni che pensiamo possano essere di qualche profitto per i nostri lettori.

    Cominciamo dicendo che in un punto diamo volentieri ragione all'”anonimo entusiasta”: che oggi il termine esoterismo sia spesso utilizzato con significati lontani od opposti a quanto in realtà indichi (presumiamo sia questo che l'"anonimo entusiasta" intende con il termine "inflazionato"). Solo ci stupiamo che lo stesso, dopo aver riconosciuto questo fatto, ci spieghi che quando parla di pubblicistica esoterica, vi includa anche quelle realtà che all'esoterismo non pertengono affatto (a tal proposito scrive "fuffa inconsistente"). In sostanza ci sta mostrando che per designare l’esoterismo autentico e le sue contraffazioni usa a volte la medesima parola, mentre altre volte si avvale di parole differenti, come quando parla esplicitamente di pseudo-esoterismo: tale (voluta?!) confusione indica forse che ai suoi occhi la differenza fra le due realtà non è così chiara come gli piace di far credere?
    Noi invece, nonostante il diffuso abuso di linguaggio, continuiamo ad usare il termine esoterismo nel suo senso proprio applicandolo solo a ciò che effettivamente lo merita non preoccupandoci degli abusi che possono averne fatto e farne gli occultisti, i millantatori e gli anonimi recensori!

    Ora, le produzioni della coppia B.G. rientrano proprio in quella categoria di opere il cui fine (uno dei fini, se non il principale) è quello di creare deliberata confusione fra l’esoterismo autentico e le sue contraffazioni. E a trarre vantaggio da questo sono proprio gli stessi ambienti anti-tradizionali che, più o meno direttamente, ispirano o commissionano tali lavori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono l'anonimo entusiasta. Le sue argomentazioni sono INESISTENTI...se ne rende conto ? Lei non riesce ad entrare nel merito perchè non ha letto quei librti. Parla solo per malafede.
      Incompetenza e malafede, cosa evidene a chiunque legga quello che scrive e che non-argomenta...

      E' chiaro ?

      Elimina
  9. Ed è proprio dalle stesse parole dell'"anonimo entusiasta" che vediamo come i testi di B.G. siano quanto mai lontani dal vero esoterismo. A quanto costui afferma, infatti, pare che il valore di questi testi consista nell’essere “accurati, rigorosi nel citare fonti e interessantissimi sul fronte delle informazioni ivi contenute”, nel raccogliere documenti e "rarissime ed inedite" informazioni su autori e testi, il tutto strutturato in modo “ben documentato”. Quanto questo sia lontano da un vero sapere esoterico (ancorché teorico e nei limiti di quanto sia esprimibile, ça va sans dire...) è cosa assolutamente evidente. L'erudizione ed il sapere libresco non hanno nulla a che fare con il sapere iniziatico, che solo può essere definito esoterico. E tutto questo nozionismo accademico non è neanche l'ombra di una dottrina autentica che possa definirsi tale. Non è certo con il fornire informazioni, ancorché "rarissime ed inedite", che si possa sperare di fare scienza iniziatica, né queste possono essere minimamente utili a chi percorra realmente un cammino iniziatico: si tratta di realtà dove le informazioni e l'erudizione non hanno valore alcuno, ed anzi rischiano solo di essere ostacolo ad una comprensione più profonda.Una scienza non è definita solo dal suo oggetto, ma anche dal punto di vista dal quale lo considera; uno studio che affronti testi e autori che ruotano attorno all’alchimia (anche se in questo caso si tratta spesso di un’alchimia alquanto diminuita o addirittura degenerata fino a dover essere definita pseudo-alchimia) dal punto di vista anti-tradizionale dello storicismo o della critica testuale, rimarrà sempre –quali che siano le sue pretese- uno studio profano. Studio del quale solo coloro che sono caratterizzati dai limiti della mentalità profana potranno entusiasmarsi, in quanto coloro che hanno cognizione certa dell’esoterismo autentico lo ignoreranno conoscendone il valore assolutamente nullo.
    D’altro canto si pretende che in questi testi siano esposti i "fondamenti tradizionali dell'alchimia e del vero ermetismo": e se da un lato questi presunti “fondamenti tradizionali” vengono ancora a ridursi alle "numerosissime fonti e selezionatissime e preziose (sic!) bibliografie", dall’altro si invocano, ad esempio, le dottrine di De Lubicz; oppure si pretende di esporre i principi della via universale degli alchimisti (che risale ben più indietro che ai tempi di Paracelo, checché di lui se ne possa pensare) facendo menzione di Von Bernus. Ora, il fatto che si invochi a garanzia di fondamento tradizionale delle proprie dottrine degli esponenti (De Lubicz, Von Bernus…) di quelle contraffazioni dell’esoterismo così diffuse in quest’epoca e di una pseudo-alchimia che di quella autentica non è che grottesca deformazione, non è sufficientemente eloquente dello spirito che anima simili scritti e della loro reale natura?
    E cosa pensare di chi pretende di affrontare in un testo una figura enigmatica come quella del Gualdi basandosi sull’analisi di testi e documenti storici? Questo è chiaro segno che non si è affatto compresa la particolare natura di un personaggio come il Gualdi (e di molti altri che ne condividono la peculiarità), e dimostra l’assoluta incompetenza di certa gente che pretende di trattare, con mentalità profana ed anti-tradizionale, soggetti e tematiche che appartengono alla scienza iniziatica.
    Pertanto sono le stesse parole dell’”anonimo entusiasta”, ertosi a difensore di B.G., a mostrare che non avevamo torto quando affermavamo l’assenza quasi totale di ogni autentica dottrina negli scritti di B.G. Di “evidente” in questi scritti c’è solo il carattere di contraffazione e l’assenza di ogni autentica intellettualità: cosa pensare di chi si dichiara “entusiasta” di fronte a simili “evidenze”?

    RispondiElimina
  10. Invece “una persona intelligente” può facilmente comprendere che la “altissima qualità (sic!)” di certi scritti, "vere miniere di informazioni", non può dare fastidio allo pseudo-esoterismo, perché questi testi, come abbiamo mostrato, sono concepiti e diffusi da ambienti che quando non sono pseudo-iniziatici, si avvantaggiano della confusione che lo pseudo-esoterismo mantiene e diffonde, e che hanno un interesse tutto speciale a non far cessare. In un certo senso l’”anonimo entusiasta” dice il vero quando, a proposito dello pseudo-esoterismo, scrive che “Stanno capendo che per essere credibili bisogna "studiare"”, anche se non crediamo che si debba dare a questa frase lo stesso senso che sembra dargli il suo autore. In verità è proprio per mantenere lo stato di confusione e di inganno da loro diffuso che gli ambienti anti-tradizionali di quest’epoca hanno deciso di rivestirsi di un aspetto accademico ed erudito: di fronte all’occidentale contemporaneo, che tanto è affascinato dall’erudizione, quanto ignorante dell’autentico insegnamento tradizionale, per continuare ad essere “credibili” (pena il dissolvimento dell’illusione in cui viene tenuto da ormai molto tempo) bisogna presentarsi sotto una certa veste. Inoltre queste “veste”, avendo un’apparenza più rispettabile e seria di quella che potevano avere le contraffazioni, più grossolane, diffuse –ad esempio- fra l’ottocento e la prima metà del novecento, permette a questi ambienti di sedurre e far presa su un certo numero di individui che non si lascerebbero sviare da apparenze più manifestamente anti-tradizionali. Il che porta coloro che potrebbero essere qualificati per qualcosa di più a perdere tempo ed energie in attività che non lo meritano affatto, e che non possono dare frutti che valgano gli sforzi profusi. Con questo gli ambienti anti-tradizionali si avvantaggiano perché tengono lontani un certo numero di individui -che ne avrebbero le potenzialità- dal dedicarsi ad attività ben altrimenti spirituali e proficue, cosa che arrecherebbe a quegli stessi ambienti un disturbo reale ed un argine alla diffusione delle sue falsità.
    Pertanto gli ambienti anti-tradizionali non sono affatto “spaventati” da tale “studio”, in quanto sono loro stessi a praticarlo, incoraggiarlo ed avvantaggiarsene. E di questi ambienti fanno appunto parte la coppia B.G. ed i loro “committenti”.
    Sappiamo bene quanto esporre riflessioni di questo tipo possa “disturbare” più d’uno: se alcuni si sentono infastiditi dalla Verità è proprio perché da questa vogliono tenersi ben lontani e pretendere di opporvisi, e noi non possiamo farci nulla. E così come è stato fatto in passato, noi continueremo, con l’esposizione della dottrina tradizionale, a “disturbare” ogni qual volta lo riterremo opportuno, e nella maniera che riterremo più adatta alla circostanze, senza preoccuparci minimamente delle reazioni di certuni, che alla fine non riguardano che loro stessi, e senza doverne rendere conto agli “incompetenti” che non possono che “lamentarsi”, per definizione, della loro stessa ignoranza.

    Quanto a quei lettori a beneficio dei quali sono state prodotte queste semplici osservazioni, siamo sicuri condivideranno quanto abbiamo affermato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lei continua a sproloquiare in modo generico e superficiale di COSE CHE NON CONOSCE. In primis non ha letto quei libri ( e lo sta dimostrando in continuazione, dribblando il fatto di entrare nel merito...) e in secundis Lei non sa neanche dove sta di casa l'Alchimia. Per poterne scrivere o parale occorre averla davvero studiata.

      Vede, non basta dare una banale ripassatina al lessico di Guenon per scrivere qualcosa di intelligente su queste questioni. Le "scimmiette" di Guenon sono un danno alla figura di Guenon e alla Spiritualità . Se ne faccia una ragione.

      Per quanto riguarda "Divo Sole" : ma si è accorto su quali basi è fondato ? La risposta è NO.

      E il libro su Borri ? Ancora la risposta, evidentemente , è NO.

      E quelli su Gualdi ? Men che meno.

      La sua incompetenza non disturba, perchè è palese. Disturba la malafede, quello sì. Ma è un problema suo.

      Le patenti di "tradizionalità" non le possono dare anonimi figuri che neanche hanno capito il loro autore di riferimento, ovvero Guenon, sulla base di letture e malcelata invidia.

      Segua una Via Vera, caro anonimo critico-maldestro, e , se vuole scrivere qualcosa di appena sensato, si INFORMI MEGLIO.

      Firmato, Anonimo Giustamente Entusiasta e perfettamente Tradizionale

      Elimina
    2. Aggiungo, sig. "critico-libresco" : ne avesse imbroccata una. I libri di Alexandre De Danann sono di due tipi. Da una parte colpiscono lo pseudo-esoterismo con ricerche impeccabili, che mostrano i limiti dello stesso in modo preciso e DOCUMENTATO. Dall'altra , prendendo le mosse dal vero esoterismo, espongono dati tradizionali e mostrano dati e relazioni ai più totalmente sconosciuti ( e assolutamente incontrovertibili ). Tali dati e relazioni sono importantissimi e si riescono ad evidenziare non solo grazie a ricerche straordinarie, ma anche grazie all'orientamento serio e tradizionale dei due ricercatori.

      Lei, sig.pseudo-guenoniano, fa suoi i gossip che ha sentito nel sottobosco melmoso dell'occultismo italico. Da lì partono le sue critiche (senza alcun serio fondamento ) , all'opera dei De Danann. E' fin troppo evidente.

      Per questo le rinnovo questa verità : LEI E' MALE INFORMATO, e, oltretutto, critica senza avere letto.

      Se c'è una realtà DISTANTE dallo pseudo-esoterismo odierno è proprio quella della coppia Boella-Galli. Coppia che, a quanto ne so, non si basa certo solo su ricerche archivistiche eccezionali, ma anche su ben altro...

      Piccola nota finale : Divo Sole, parte dai neo-platonici e giunge a Renè Alleau, passando per una serie di autori ( tutti rigorosamente inquadrati nel loro giusto alveo ) la cui lista sarebbe troppo lunga da esporre qui ( Cosmopolita, Dunstano, Lazzarelli, Ficino, Paracelso ).

      Insomma, scrollarsi di dosso un po' di questa polverosa e stantìa pseudo-saccenza pseudo-tradizionalistica le farebbe bene, signor criticone-senza-argomenti.

      Firmato, Anonimo lapalissianamente entusiasta.

      Elimina