07/10/11

Il cerchio di Panikkar

Francesco Comina ‘Il cerchio di Panikkar’ Il margine 176 pagine, 16 euro

Il Margine manda in libreria ad un anno dalla morte una testimonianza del giornalista altoatesino che con il grande filosofo Raimon Panikkar ebbe modo di dialogare e di costruire una grande amicizia di pensiero.

A quasi un anno dalla morte del grande filosofo indiano- ispanico Raimon Panikkar (26 agosto 2010) esce «Il cerchio di Panikkar» (con inserto fotografico inedito a colori) del bolzanino Francesco Comina, suo amico e discepolo. Il libro rilancia le visioni che hanno inciso fortemente sia sul versante filosofico che teologico contemporaneo, e racconta, attraverso aneddoti e immagini, la straordinaria personalità di un uomo sempre in cerca dei nessi per riportare in armonia l’uomo, Dio e il cosmo (cosmoteandrismo). Uomo ponte fra oriente e occidente Panikkar sintetizzava così il suo cammino spirituale: «Sono nato cristiano, mi sono scoperto indù e torno buddista, senza avere mai perso di vista la mia identità originaria».

Il premio Nobel per la letteratura Octavio Paz diceva di lui: «Panikkar ha una intelligenza elettrica». Laureato in chimica, filosofia e teologia, ha dibattuto con i grandi scienziati e filosofi del ’900 da Niels Bohr a Hans Urs von Balthasar, da Emmanuel Levinas a Paul Ricoeur, Karoly Kerenyi, Juergen Habermas, Rudolf Bultmann, Mircea Eliade, che lo volle come suo continuatore. Insegnava che ogni cultura e religione sono parte di un tutto, che un vero dialogo presuppone una conversione all’altro, che per costruire una pace stabile bisogna dapprima disarmare la ragione armata e che una politica senza un orizzonte metapolitico non sanerà mai le storture di un sistema violento.

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