Roberto Minichini, gennaio 2025
14/01/25
Che cos'è l'esoterismo: una recensione di Roberto Minichini
Il volume di cui mi occupo in questo scritto lo considero il miglior libro nel campo della saggistica letto in lingua italiana durante l’anno 2024. Affronta, già nel titolo, un argomento di cui si sente parlare spesso ma in cui la fanno da padroni generalmente sia la superficialità che le mistificazioni, trattasi dell’esoterismo. L’opera in questione ha una impostazione che difende la visione del mondo della Tradizione. “Che cos’è l’Esoterismo”-“tra verità e contraffazioni” è il titolo della meravigliosa pubblicazione della casa editrice Solfanelli, che vede come protagonisti di altissimo livello due specialisti che conversano fra loro: Bruno Bérard (1958) che interroga ed interagisce con Aldo La Fata (1964). Trattasi di una approfondita serie di interviste, divise in capitoli, fatte ad Aldo La Fata, noto studioso della Tradizione e dell’esoterismo e della storia delle religioni, uno scrittore cattolico che a lungo è stato stretto collaboratore del grande filosofo, teologo, esperto di Cristianesimo e spiritualità universale italiano Silvano Panunzio (1918-2010). Aldo La Fata dimostra la sua immensa preparazione nel campo dell’esoterismo e delle religioni tradizionali in una serie di ben diciassette capitoli che spaziano dai rapporti fra esoterismo e scienza, esoterismo e religione, storia dell’esoterismo, esoterismo e mistica, una panoramica dell’esoterismo nelle tre forme tradizionali religiose abramitiche, oltre che nell’Induismo, nel Buddhismo e nel Taoismo. Completano il volume altri capitoli intensi che parlano anche del percorso biografico dello stesso Aldo La Fata, e ci si immerge anche in dimensioni sempre più particolari, come il capitolo sugli esoterismi moderni, la metafisica, “l’umiltà cognitiva” e per finire si cerca, cosa difficilissima, di dare una definizione dello stesso Esoterismo in quanto tale. Per un totale di 219 pagine ci sono anche allegati, postfazione, bibliografie (sia di Aldo La Fata che di Bruno Bérard), indice dei nomi. Pubblicato in questa prima edizione italiana nel mese di luglio 2024, l’opera è uscita in precedenza in lingua francese oltralpe presso i nostri cugini francesi. La particolare natura “saturnina” e tradizionale dei contenuti mi va particolarmente a genio; come punto di riferimento spesso si cita il metafisico e sufi francese René Guénon (1886-1951), morto al Cairo e conosciuto anche con il nome Shaykh Abdelwahid Yahya. Un altro protagonista importante è il già citato Silvano Panunzio, il quale, in qualche modo, può essere considerato una sorta di Guénon italiano e cattolico, un pensatore profondo ed originale ma che sicuramente traeva molta ispirazione dal Maestro francese e in parte probabilmente anche dal “barone”, il filosofo, orientalista ed esoterista Julius Evola (1989-1974), nonostante quest’ultimo sia spesso rifiutato da tanti “guénoniani di “stretta osservanza” ed ovviamente anche dal mondo cattolico in generale, lo stesso discorso si potrebbe fare, per quanto riguarda una certo ostracismo e dissenso, ricordando il nome di un altro studioso citato nel libro, il filosofo neopagano pitagorico e cultore di studi massonici Arturo Reghini (1878-1946). Inoltre nel volume appare anche un altro protagonista delle vicende dell’esoterismo italiano, l’esponente del pensiero ermetico Giuliano Kremmerz (1861-1931). Per comprendere a fondo il testo della conversazione fra Bruno Bérard ed Aldo La Fata bisogna in ogni caso avere una ottima conoscenza per quanto riguarda la storia assai vasta dell’esoterismo italiano del Novecento, ambienti, personaggio, filoni di pensiero, orientamenti spesso non compatibili fra di loro, rivalità, opere scritte e vite vissute. ”Che cos’è l’Esoterismo” inoltre è una specie di piccola enciclopedia, dal punto di vista di una prospettiva squisitamente esoterica tradizionale, della storia delle religioni dell’intera umanità e di tutti i tempi. Il libro quindi sottintende una concezione teorica essenzialmente guénoniana, per cui si accetta la divisione sostanziale fra esoterismo ed exoterismo e si è d’accordo con quello che Frithjof Schuon (1907-1998), altro autore citato nel libro, definiva come “unità trascendente delle religioni”, inoltre si concede dignità alla Massoneria come Forma di spiritualità e di esoterismo autentica, facendo i dovuti ed assai intricati distinguo, e si espone comunque essenzialmente (anche qui però con delle specificazioni e con una analisi non semplicistica) la differenza fra mistica ed esoterismo. Ciò che elenco qua è una schematica sintesi rispetto alla complessità e la densità degli insegnamenti e delle tesi sostenute da Aldo La Fata. Certo è che il volume è una lettura molto ricca ed affascinante, concettualmente profonda e una miniera di conoscenze anche storiche. Una esperienza rara, a mio avviso assolutamente da fare.
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