23/01/25

Un'importante novità editoriale: il Glossario di metapolitica. Il lessico della tradizione e della modernità

 

L’Istituto Internazionale Joseph de Maistre, in sinergia con la raffinata casa editrice artigianale Lo Studiolo di Sanremo, ha recentemente arricchito il panorama culturale con un’opera di indiscusso rilievo: il Glossario di Metapolitica, sottotitolato Il lessico della tradizione e della modernità. Questo volume a giudizio di chi scrive si impone come una pietra miliare per i cultori degli studi tradizionali e metapolitici, offrendo un contributo prezioso e direi imprescindibile alla comprensione di una serie di concetti che, troppo spesso, vengono trattati con una superficialità che ne sminuisce la complessità e la profondità. In effetti, i concetti, quando vengano estrapolati dal contesto storico che ne ha plasmato la genesi e ne ha sancito il valore, finiscono inevitabilmente per perdere nitidezza, divenendo vaghi e imprecisi. Ed è proprio questa lacuna interpretativa a condurre a un loro utilizzo non solo imperfetto, ma talvolta persino fuorviante. Riflettendo su tali problematiche, tempo addietro dedicammo un lungo articolo alla parola “metapolitica”, analizzandone la genealogia, le sue principali occorrenze storiche e i molteplici significati che le sono stati attribuiti da figure di spicco appartenenti a differenti tradizioni culturali, filosofiche e ideologiche[1]. Da tale analisi emerse una verità ineludibile: ogni epoca e ogni autore forgiano le parole secondo il proprio bisogno, piegandole a fini contingenti e soggettivi. Non esiste, dunque, un’autorità assoluta che possa rivendicare l’egemonia interpretativa su termini così polisemici. Tuttavia, ciò non esime gli studiosi dal compito di chiarire, con rigore e trasparenza, il significato attribuito ai termini impiegati, cercando di rendere il proprio linguaggio il più preciso possibile. Un vocabolario confuso o ambiguo non solo genera equivoci, ma rischia di screditare l’intero corpus di pensiero che si intende rappresentare. In questo senso, il Glossario di Metapolitica si pone come uno strumento “salvifico” per un ambiente culturale che vede nelle parole non solo un mezzo di espressione, ma anche un riflesso delle proprie aspirazioni e della propria identità. Altro grande pregio di questo libro è quello di non limitarsi a dare significati e ricostruire la storia di certi termini, ma di offrire chiavi di lettura rigorose e illuminanti, rendendo giustizia alla ricchezza semantica e concettuale di un lessico che costituisce il fondamento di un’intera visione del mondo. Naturalmente non si può dire tutto in poche righe o in poche pagine, ma per ogni voce ci sono i riferimenti ai libri per gli approfondimenti che nel loro insieme costituiscono una vasta e ordinata bibliografia di opere concernenti il sapere metapolitico e tradizionale. Pensiamo che questo lavoro possa costituire un punto di partenza per un futuro glossario anche più ampio, magari con l’inserimento di voci che potrebbero essere sfuggite al pur così competente curatore a cominciare proprio dalla parola “metapolitica” che dà il titolo al volume e per la quale si sono spese nobili parole nella premessa, ma che stranamente non appare tra le voci del Glossario. Ci vengono in mente anche altre parole che non figurano, come ad esempio “aristocrazia”, “autorità”, “corona”, “dinastia”, “guerra”, “guerra santa”, “nazionalismo”, “organicismo”, “reazione”, ecc. D’altronde un dizionario è sempre un work in progress e non si può pretendere che sia completo. Anche perché, come in questo caso, le esigenze dell’editore erano di licenziare in tempi non biblici un agile prontuario e riteniamo che il compito sia stato assolto nella maniera più egregia possibile.

Qui cogliamo l’occasione anche per esprimere la nostra gratitudine al curatore dell’opera, Faris La Cola, per il generoso riferimento al nostro summenzionato articolo sulla metapolitica e anche per l’invito, lusinghiero ma purtroppo declinato per sopraggiunti impegni, a collaborare alla stesura del glossario. Ciononostante, siamo lieti che la nostra linea di pensiero abbia trovato voce attraverso il contributo del dott. Giovanni Flamma, valente membro del Circolo Dante Alighieri, cui è stata affidata la curatela delle voci Controrivoluzione e Monarchia.

In conclusione, diciamo che quest’opera, frutto di un impegno corale, si configura non solo come una mappa concettuale del pensiero tradizionale, ma anche come uno strumento indispensabile per chiunque desideri approfondire le radici e le prospettive della metapolitica.

                                                                                                                 A.L.F.

  SOMMARIO:

Quale Metapolitica? di Faris La Cola  
IL LESSICO DELLA TRADIZIONE E DELLA MODERNITÀ 
Abdicazione di Giordana Carucci
Araldica di Faris La Cola 
Caccia di Marco Innocenti 
Califfato di Riccardo Mandelli 
Caste di Giovanni Monastra
Cavalleria/Cavalierato di Faris La Cola 
Consacrazione di Adolfo Morganti 
Controrivoluzione di Giovanni Flamma 
Corte di Nicolò Dal Grande 
Crisma/Unzione di Giordana Carucci 
Cultura, coltura, culto di Eduardo Ciampi 
Diritto divino di Daniele Minisini 
Epopea/Epica di Alberto Nutricati  
Evoluzione di Sergio Castellino 
Famiglia di Ruben De Lorenzo 
Feudalità di Faris La Cola 
Fons Honorum di Corrado Savasta 
Gerarchia di Luca de Vincentiis
Giusnaturalismo di Lucien T. Glencoe 
Imperium di Mario Polia
Iniziazione di Sergio Castellino 
Laudes Regie di Gian Luigi Bruzzone 
Legge salica di Corrado Savasta 
Libertà di Eleonora Iannario 
Monarca universale di Faris La Cola 
Monarchia di Giovanni Flamma 
Nobiltà di Pier Felice degli Uberti 
Oligarchia di Alessio Bellini 
Onore di Lucien T. Glencoe 
Papato di Youri Martini 
Pianto rituale di Sofia Chiappini 
Pluralis maiestatis di Paolo Romeo 
Re e regine Santi di Gian Luigi Bruzzone 
Re Taumaturghi di Marina Montesano 
Regalia di Tommaso Romano 
Regalità di Tommaso Romano 
Regicidio di Lucien T. Glencoe 
Regno di Alberto Nutricati 
Religione di Youri Martini 
Sacrificio di Giovanni Monastra 
Sacro di Adolfo Morganti 
Sangue di Ruben De Lorenzo 
Schiavitù di Alberto Nutricati 
Senato di Corrado Savasta 
Sigillo di Faris La Cola 
Sovranità di Alessandro Settimo 
Spada di Julien Simonpieri 
Teocrazia di Claudio Muiti 
Terra di Alessio Bellini 
Titolature di Foris La Cola 
Tradizione di Sergio Castellino 
Veltro di Marco Innocenti 



[1] La genealogia della metapolitica e il suo significato nell’opera e nel pensiero di Silvano Panunzio, in “Arthos” n. 31 “I tempi ultimi” (2022), pp. 80-92.


14/01/25

Che cos'è l'esoterismo: una recensione di Roberto Minichini

Il volume di cui mi occupo in questo scritto lo considero il miglior libro nel campo della saggistica letto in lingua italiana durante l’anno 2024. Affronta, già nel titolo, un argomento di cui si sente parlare spesso ma in cui la fanno da padroni generalmente sia la superficialità che le mistificazioni, trattasi dell’esoterismo. L’opera in questione ha una impostazione che difende la visione del mondo della Tradizione. “Che cos’è l’Esoterismo”-“tra verità e contraffazioni” è il titolo della meravigliosa pubblicazione della casa editrice Solfanelli, che vede come protagonisti di altissimo livello due specialisti che conversano fra loro: Bruno Bérard (1958) che interroga ed interagisce con Aldo La Fata (1964). Trattasi di una approfondita serie di interviste, divise in capitoli, fatte ad Aldo La Fata, noto studioso della Tradizione e dell’esoterismo e della storia delle religioni, uno scrittore cattolico che a lungo è stato stretto collaboratore del grande filosofo, teologo, esperto di Cristianesimo e spiritualità universale italiano Silvano Panunzio (1918-2010). Aldo La Fata dimostra la sua immensa preparazione nel campo dell’esoterismo e delle religioni tradizionali in una serie di ben diciassette capitoli che spaziano dai rapporti fra esoterismo e scienza, esoterismo e religione, storia dell’esoterismo, esoterismo e mistica, una panoramica dell’esoterismo nelle tre forme tradizionali religiose abramitiche, oltre che nell’Induismo, nel Buddhismo e nel Taoismo. Completano il volume altri capitoli intensi che parlano anche del percorso biografico dello stesso Aldo La Fata, e ci si immerge anche in dimensioni sempre più particolari, come il capitolo sugli esoterismi moderni, la metafisica, “l’umiltà cognitiva” e per finire si cerca, cosa difficilissima, di dare una definizione dello stesso Esoterismo in quanto tale. Per un totale di 219 pagine ci sono anche allegati, postfazione, bibliografie (sia di Aldo La Fata che di Bruno Bérard), indice dei nomi. Pubblicato in questa prima edizione italiana nel mese di luglio 2024, l’opera è uscita in precedenza in lingua francese oltralpe presso i nostri cugini francesi. La particolare natura “saturnina” e tradizionale dei contenuti mi va particolarmente a genio; come punto di riferimento spesso si cita il metafisico e sufi francese René Guénon (1886-1951), morto al Cairo e conosciuto anche con il nome Shaykh Abdelwahid Yahya. Un altro protagonista importante è il già citato Silvano Panunzio, il quale, in qualche modo, può essere considerato una sorta di Guénon italiano e cattolico, un pensatore profondo ed originale ma che sicuramente traeva molta ispirazione dal Maestro francese e in parte probabilmente anche dal “barone”, il filosofo, orientalista ed esoterista Julius Evola (1989-1974), nonostante quest’ultimo sia spesso rifiutato da tanti “guénoniani di “stretta osservanza” ed ovviamente anche dal mondo cattolico in generale, lo stesso discorso si potrebbe fare, per quanto riguarda una certo ostracismo e dissenso, ricordando il nome di un altro studioso citato nel libro, il filosofo neopagano pitagorico e cultore di studi massonici Arturo Reghini (1878-1946). Inoltre nel volume appare anche un altro protagonista delle vicende dell’esoterismo italiano, l’esponente del pensiero ermetico Giuliano Kremmerz (1861-1931). Per comprendere a fondo il testo della conversazione fra Bruno Bérard ed Aldo La Fata bisogna in ogni caso avere una ottima conoscenza per quanto riguarda la storia assai vasta dell’esoterismo italiano del Novecento, ambienti, personaggio, filoni di pensiero, orientamenti spesso non compatibili fra di loro, rivalità, opere scritte e vite vissute. ”Che cos’è l’Esoterismo” inoltre è una specie di piccola enciclopedia, dal punto di vista di una prospettiva squisitamente esoterica tradizionale, della storia delle religioni dell’intera umanità e di tutti i tempi. Il libro quindi sottintende una concezione teorica essenzialmente guénoniana, per cui si accetta la divisione sostanziale fra esoterismo ed exoterismo e si è d’accordo con quello che Frithjof Schuon (1907-1998), altro autore citato nel libro, definiva come “unità trascendente delle religioni”, inoltre si concede dignità alla Massoneria come Forma di spiritualità e di esoterismo autentica, facendo i dovuti ed assai intricati distinguo, e si espone comunque essenzialmente (anche qui però con delle specificazioni e con una analisi non semplicistica) la differenza fra mistica ed esoterismo. Ciò che elenco qua è una schematica sintesi rispetto alla complessità e la densità degli insegnamenti e delle tesi sostenute da Aldo La Fata. Certo è che il volume è una lettura molto ricca ed affascinante, concettualmente profonda e una miniera di conoscenze anche storiche. Una esperienza rara, a mio avviso assolutamente da fare.


Roberto Minichini, gennaio 2025

01/01/25

Il nuovo numero del Corriere metapolitico

 

Editoriale di Aldo La Fata, p. 5

 

·         Ripescaggi editoriali: Saggi ed articoli di Attilio Mordini

Premessa di Maria Caterina Camici, p. 7

 

- Tornare ad Ascesi, p. 9                                                                        

-          I. Origini eroiche del monachesimo, p. 10                                     

-          II. La guerra santa di Francesco d’Assisi, p. 20                            

-          III. Umiltà e pace, p. 33

-          IV. Dottrina angelica e sapienza serafica, p. 41

-          V. Aristocrazia di madonna povertà, p. 48

- Il saluto della salvezza, p. 59

- L’unità della cattedrale, p. 69

- Per una metafisica dello spettacolo, p. 73

-          I. Il genere primordiale, p. 73

-          II. Il canone della trascendenza, p. 76

-          III. Il rito dello spettacolo, p. 85

-          IV. Il Mito e il Verbo, p. 89

-          V. Dal Verbo al movimento, p. 95

-          VI. Il teatro come linguaggio, p. 100

-          VII. Il teatro del silenzio, p. 105

- Tradizione e Rivelazione, p. 113

- Azione aristocratica, p. 125

- L’arco in cielo, p. 131

- Senso di Roma, p. 144

- Il coro del Mediterraneo, p. 150

-          I. Il coro del sangue, p. 150

-          II. La preda della sapienza, p. 152

-          III. Il mediterraneo di San Francesco, p. 155

-          IV. I tre virgulti di sapienza e di vita, p. 158

-          V. Problemi vivi sul mare nostro, p. 160

 

I libri di Attilio Mordini, p. 163

Gli Articoli, p. 165

Articoli su A. Mordini, p. 167

Libri su A. Mordini, p. 168

 

Intermezzi poetici:

-          Marianne Bottari, La giusta preghiera; Il giudizio; Il compimento, p. 171-172

Profili:

-          Roberto Russano, Silvano Panunzio: un innamorato di Gesù nell’era di internet, p. 175

Studi:

-          Nuccio D’Anna, La medicina sacra nell’Ellade arcaica, p. 187

-          Dario Chioli, Il tempio che Davide non poté costruire, p. 201

-          D.C., Una profezia biblica manifestamente realizzatesi, p. 204

Segnalazioni librarie:

-          Jerónimo Molina, L’immaginazione del disastro. Raymond Aron realista politico, p. 211

-          Glossario di metapolitica. Il lessico della tradizione e della modernità, p. 212

-          Attilio Mordini, Lettere a Maria, p. 212

-          Huston Smith, Verità dimenticate, p. 213

-          Dario Chioli, Nozze in sogno. Poesie 1970-1976, p. 214

-          D.C., Il viandante nel suo labirinto. Poesie 1976-1988, p. 215

-          D.C., I fiori d’occidente. Poesie 1989-2023, p. 215

-          D.C., Le interrogazioni del santo filosofo, p. 216

-          D.C., La Cinquantesima Porta. Storia ed esoterismo del Giubileo, p. 217

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