05/10/13

L’ALCHIMIA DELLA CONFRATERNITA DELL’AUREA ROSACROCE

A cura di Alessandro Boella e Antonella Galli
 

GIOVEDI 10 OTTOBRE ORE 18.30
Sala Valfrè
Via dell'Accademia delle Scienze 11
10123 TORINO
Organizzazione: Libreria Fenice
Tel. e Fax +39 011 4362689

PRESENTAZIONE
di

L’ALCHIMIA DELLA CONFRATERNITA
DELL’AUREA ROSACROCE


Questo volume costituisce un ulteriore e fondamentale contributo alle ricerche finora condotte sull’enigmatica Confraternita dell’Aurea Rosacroce, di origine italiana e risalente al XVI secolo.
Sono qui pubblicate le parti più importanti di un documento di notevole importanza: un manoscritto italiano dell’Aurea Rosacroce conservato alla Biblioteca Nazionale di Napoli, contenente testi che dimostrano un’avanzata conoscenza della pratica dell’alchimia in seno alla Confraternita, nonché gli statuti del 1678 della Confraternita nella loro integralità: le Osservationi inviolabili da osservarsi dalli fratelli dell’Aurea Croce o vero dell’Aurea Rosa precedenti la solita professione, che testimoniano della sua esistenza sin dal 1542-1543, e della pratica dell’alchimia in seno alla Confraternita.
Gli statuti tedeschi pubblicati nel 1710 in appendice all’opera di Samuel Richter L’autentica e completa preparazione della Pietra filosofica della Confraternita dell’Ordine dell’Aurea Rosacroce risultano perciò la traduzione, adattata all’uopo, delle Osservationi inviolabili, che originariamente non presentano caratteristiche protestanti, ma paiono le regole di una confraternita cattolica di origine cavalleresca, molto tollerante verso le altre confessioni.
Sono qui presentati inoltre altri testi sconosciuti della e sull’Aurea Rosacroce, grazie alla nostra riscoperta di un ermetista italiano del XVIII secolo, il conte Francesco Onofrio da Marsciano, patrizio di Orvieto e Foligno, che definisce se stesso “adepto senza invidia”, e soprattutto grazie a un suo testo manoscritto conservato a Vienna, dal quale sono emerse nuove e importanti informazioni riguardo alla Confraternita dell’Aurea Rosacroce, detta “antichissima congregazione di dodici adepti” di cui è mostrato l’arcaico emblema.
È una croce simbolica, per la spiegazione della quale Marsciano rimanda a un testo del filosofo ermetico e medico maceratense Ludovico Conti (di cui apprendiamo, grazie a Marsciano, l’appartenenza all’Aurea Rosacroce), contenuto nella Bibliotheca Chemica Curiosa: si tratta dell’appendice a un trattato sull’alkahest pubblicato nel 1665.
Ludovico Conti, infatti, è autore del primo trattato specialmente dedicato all’alkahest pubblicato a Venezia nel 1661, che riporta la stessa croce simbolica. Di tale croce simbolica, divulgata “per amore degli studiosi di ortochimica ermetica e voarcadumia”, è data qui la spiegazione fornita dallo stesso Ludovico Conti.
Il volume presenta inoltre: i primi documenti che fanno riferimento all’Aurea Rosacroce; una traccia italiana alle origini de Le Nozze chimiche; la Voarchadumia di Giovanni Agostino Panteo; Giovan Battista Agnello e le sue relazioni con John e Arthur Dee; testimonianze indirette dell’Aurea Rosacroce in Italia in un cenacolo ermetico gravitante intorno ai Gonzaga, e che vede protagonisti il piemontese Giacomo Antonio Gromis, Cesare Della Riviera e Angelo Ingegneri; il reperimento di un fratello dell’Aurea Rosacroce tedesca, Paulus Stein; ed è completato da un elenco di testi, manoscritti e a stampa, che fanno esplicito riferimento all’Aurea Rosacroce.

Alessandro Boella e Antonella Galli sono una coppia di liberi ricercatori italiani che hanno dedicato la loro vita allo studio dell’esoterismo in quanto “aspetto spirituale del mondo”.
Dopo tre decenni di viaggi (di cui un soggiorno di più di dieci anni a Parigi) e di studi, concentrati soprattutto sulla genesi della Tradizione occidentale e sulla ricerca delle sue eventuali sopravvivenze, hanno cominciato a pubblicare i frutti delle loro ricerche, che fanno parte di un vasto progetto editoriale italo-francese.
Sono autori e/o curatori di alcune opere in lingua italiana, per La Lepre Edizioni: Il Libro delle meraviglie attribuito all’abate Giovanni Tritemio (2012); per le Edizioni Mediterranee: L’alchimia della Confraternita dell’Aurea Rosacroce (2013); Il Libro del Cavalier Borri (2012); Divo Sole: la teurgia solare dell’alchimia (2011); Federico Gualdi: Philosophia Hermetica (2008); René Schwaller de Lubicz: Adamo l’uomo rosso (2006) e Insegnamenti e scritti inediti (2009); e per L’Ottava e l’Editrice Psiche.
Con il “nome di penna” di Alexandre de Danann (www.alexandrededanann.net) sono, inoltre, autori di numerose opere in lingua francese per la casa editrice Archè-Edidit di Milano-Parigi: La Magie de la Rose-Croix d’Or (2009); Un Occultiste rabelaisien: S. U. Zanne (2008); Le Télescope de Zoroastre ou Clef de la grande cabale divinatoire des Mages (2008); Un Rose-Croix méconnu entre le XVIIe et le XVIIIe siècles: Federico Gualdi ou Auguste Melech Hultazob (2006) ; Baphometica (2005); Un Envoyé de la Loge Blanche: Bo Yin Ra (2004); Les Secrets de la Tara blanche (2003); Mémoire du sang (1990).


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