(7 gennaio 1951-7 gennaio 2011)
"(...) non vi è nulla di personale in ciò che dico, nulla che
sia dovuto alla mia intelligenza o alla mia abilità dialettica,
nulla che sia 'opinione': quel che comunico non è
impressione, improvvisazione, emozione, credenza,
ipotesi, delirio onirico, mistificazione: ma è dottrina
scritta, è sacro tessuto tradizionale, è un sistema unitario
di principi e di valori comunicato attraverso codici
linguistici e simbolici differenti ma concordi
nella loro origine primordiale".
sia dovuto alla mia intelligenza o alla mia abilità dialettica,
nulla che sia 'opinione': quel che comunico non è
impressione, improvvisazione, emozione, credenza,
ipotesi, delirio onirico, mistificazione: ma è dottrina
scritta, è sacro tessuto tradizionale, è un sistema unitario
di principi e di valori comunicato attraverso codici
linguistici e simbolici differenti ma concordi
nella loro origine primordiale".
René Guénon
Egregio Aldo,
RispondiEliminanessun commento al post: molto strano che alcuno tra i 'guénoniani'e gli anti-guénoniani abbia lasciato detto qualcosa a suo riguardo. Traendo spunto dall'autorevole citazione, credo che anche il nostro 'occhio' dovrebbe essere impersonale e santamente indifferente ai giudizi di valore, le idiosincrasie arbitrarie e meramente soggettive, i dubbi e le fascinazioni del di qua. Guénon è stato un autentico maestro di Verità. In cosa credono gli odierni studiosi? Arcano enigma. Prescindere da Guénon non è difendere il valore scientifico della ricerca accademica, ma offendere il valore sapienziale della ricerca spirituale.
Vale in Domino!
In effetti è strano che nessuno dei nostri abituali lettori abbia proferito parola. Ma come avrebbero detto i nostri padri latini: qui tacet, consentire videtur.
RispondiEliminaSebbene la citazione sia in pieno condivisibile
RispondiEliminasarebbe opportuno citare lo scritto da cui è stata estratta - io Guenon l'ho letto tutto, ma non ho memoria di un brano di simile tenore stilistico.
Diciamo che si tratta di una riformulazione sintetica e di una parafrasi del pensiero del maestro. La prima parte è quasi filologica, la seconda è “licenza poetica” ma senza voli di fantasia o traviamenti -fatta eccezione per due o tre lemmi che non appartengono al vocabolario di Guénon.
RispondiEliminaSalve.... gentilmente desidererei sapere la fonte della citazione in pagina.
RispondiEliminaringrazio anticipatamente.