di Carlo Gambescia
Domenica scorsa è morto improvvisamente Gian Franco Lami, valoroso docente e principale animatore della Scuola Romana di Filosofia Politica.
La Destra più intelligente, colta e onesta, poco amante delle luci della società dello spettacolo, perde probabilmente un protagonista. E qui la nostra mente va subito a Giano Accame, scomparso nel 2009. Siamo davanti a una perdita di pari gravità. Siamo veramente senza parole.
Di Gian Franco, che ci onorava della sua amicizia, piace ricordare la capacità di cogliere subito in ogni questione la ragione filosofica portante: il suo sapiente andar subito alle radici di qualsiasi questione politica, anche di attualità. E con grande nettezza e lucidità di parola. Con lui era sempre un piacere conversare, socraticamente, nel suo studio. E conversando decostruire e ricostruire platonicamente il mondo circostante, cercando di andare oltre le ombre dell'inganno retorico.
Il debito culturale verso lo studioso è enorme. A Lami dobbiamo la riscoperta di autori come Adriano Tilgher, solo per citarne uno fra i tanti amorevolemente studiati. E che dire della “scoperta”, sulla scia degli studi di Augusto Del Noce di cui era allievo e biografo, di Eric Voegelin? Praticamente da Lami “re-introdotto” in Italia. Collaboratore, da sempre, della Fondazione Julius Evola, Lami, oltre ad animare gli annuali convegni, ha scritto su Evola - curandone tra l'altro alcune opere e raccolte - saggi di una modernità interpretativa sconcertante, non priva di quella giusta storicistica saggezza, tipica del suo approccio storico-critico alla filosofia politica. Come mostra esemplarmente l' ottimo studio, l' ultimo uscito lui vivente, Tra utopia e utopismo (2008).
Per chi voglia, in questo momento di grandissima tristezza, afferrare lo spirito dell’opera di un Nostro Maggiore, consigliamo di rileggere le preziose pagine del suo Socrate Platone Aristotele (2005) . Dove il sapiente approccio accademico sa farsi generosa prassi di vita. Prassi di quell' essere nel mondo, ma non contro il mondo, che l’amico Gian Franco Lami ha saputo onorare al meglio con il valore dei suoi studi e della sua grande carica umana.
Quanto ci mancherai carissimo Gian Franco.
Segue un sobrio profilo bio-bibliografico di Gian Franco Lami tratto dalla quarta di copertina del suo Tra utopia e utopismo. Sommario di un percorso ideologico, a cura di Giuseppe Casale, il Cerchio Inziative Editoriali, 2008 ( http://carlogambesciametapolitics.blogspot.com/2009/04/il-libro-della-settimana-gian-franco.html).
« Gian Franco Lami [1946- 2011] insegna Filosofia politica all'Università di Roma "Sapienza". E' professore visitatore alla Pontificia Università Urbaniana e Segretario dell'Associazione Nazionale di Cultura nel Giornalismo. Ha curato l'edizione italiana di numerosi autori stranieri (Voegelin, Topitsch, Gebhardt, Schabert, Opiz) e ha contribuito alla ricostruzione filologica del pensiero e dell'opera di C. Secrétan, A. Capitini, F. Tambroni, A. Ermanno Cammarata. Dal 1994 collabora con la Fondazione Julius Evola alla pubblicazione dell'opera omnia saggistica evoliana. I suoi ultimi titoli: Eric Voegelin, Ordine e Storia, vol. I, Israele e la rivelazione (2004), Socrate Platone Aristotele. Una filosofia della Polis da Politeia a Politika (2005), Julius Evola, Augustea (1941-1943) La stampa (1942-1943). Per il Cerchio ha recentemente scritto "La Premessa ad una lettura della vita di Giuliano Imperatore" in J. Bidez, Vita di Giuliano Imperatore (2004). Collabora a numerose testate periodiche e coordina le inziative culturali della Scuola Romana di Filosofia Politica» .
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