Si chiama Metapedia ed è disponibile in svariate versione: inglese, francese, spagnolo e tedesco. Ma anche romeno, svedese, ceco, russo, danese, ungherese, portoghese e sloveno. Insomma, in Europa manchiamo solo noi.
La “missione” di Metapedia è spiegata in modo esplicito nella pagina introduttiva. “Presentare con concetti e definizioni proprie, così come con interpretazioni proprie dei vari fenomeni e fatti politici, una parte vitale della lotta culturale e politica. Metapedia è uno strumento imprescindibile per fare conoscere l’altra faccia della storia negli episodi più rilevanti degli ultimi secoli. Una storia che per interessi politici è vietata, ghettizzata e distorta e la cui diffusione è fondamentale per equilibrare la nostra visione del mondo, conoscere il nostro passato e rafforzare la nostra identità culturale. Ciò è ancor più importante nell’epoca attuale, in cui molti concetti sono stati distorti e hanno perso il loro originale significato a causa dell’opera permanente degli organi di informazione di massa”. Propositi ampiamente condivisibili, anche se poi i temi vengono declinati in modo che definire dubbio è generoso.
Basta dare un’occhiata ad alcune voci, un po’ a caso. Specialmente delle versioni spagnola, francese e inglese, per molti un po’ più agevoli da decifrare. Siamo ancora lontani da un livello accettabile e condivisibile, non solo per lo stato forzatamente iniziale del progetto. Metapedia portoghese, ad esempio, ha appena 529 articoli; quella romena 977, quella francese 1117. Vanno un po’ meglio l’edizione spagnola (3800 voci) e inglese (4415) e soprattutto tedesca (5664). Curiosamente la Metapedia più fornita è quella ungherese, con più di 70 mila articoli. Purtroppo inaccessibili per i non magiari… Wikipedia Italia, tanto per fare una comparazione, ha più di 560 mila voci.
Come detto, però, il progetto è tutt’altro che esente da critiche. Molte voci sono appena abbozzate, oppure carenti dal punto di vista del rigore culturale. Va bene, anzi benissimo, voler creare una specie di Wikipedia non conforme, ma per raggiungere un livello accettabile di credibilità internazionale ci vorrebbe più equilibrio e meno faziosità. Per esempio strappa un sorriso che nella versione spagnola la voce su Peròn sia delle stesse dimensioni di quella su tal Alejandro Biondini, capo di un improbabile partitino argentino più o meno neo-nazista. Oppure - ma qui fa meno ridere - che l’articolo su Che Guevara (peraltro piuttosto articolato e completo) definisca il guerrigliero “un assassino al servizio del giudeo-marxismo”. E sullo sfondo s’intuisce un sostrato di “suprematismo bianco” ingenuo quanto fastidioso.
Insomma, “it’s a long way to Tipperary”. O per dirla alla nostra maniera, ne deve ancora mangiare di pagnotte, ’sta Metapedia… E se a qualcuno verrà in mente di vararne una versione italiana, speriamo che per lo meno faccia tesoro degli errori e delle ingenuità altrui.
Una notazione di cronaca: fatti salvi tutti suoi limiti, Metapedia sta comunque subendo una discreta censura dai giganti del Web. Wikipedia non ne fa neppure menzione e Google, secondo quanto denunciato dall’editore francese Jean Robin, ometterebbe molti suoi articoli dal motore di ricerca più usato nel mondo. Per chi fosse interessato a dare un’occhiata, ecco i link alle principali versioni europee:
- inglese: http://en.metapedia.org/wiki/Main_Page
- francese: http://fr.metapedia.org/wiki/Accueil
- spagnolo: http://es.metapedia.org/wiki/Portada
- tedesco: http://de.metapedia.org/wiki/Hauptseite
(Fonte: www.ariannaeditrice.it)
La voce “Metapolitica” è a cura di Alberto Buela e si trova nel link seguente:
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