Massimo Maria Crivello "Il Cosmo - a Tommaso Romano" [2008]
di Nino Sala
Leggere un libro è sempre un avventura nell’anima dello scrittore ma anche nella propria, ti permette di esplorare percorsi e meandri che pensavi non esistessero e che invece vengono fuori grazie alla luce dell’intelletto, rischiarati a giorno dal faro dell’intelligenza dell’autore lasciandoti senza fiato ad osservare con gli occhi del cuore l’immensità dell’animo umano.
Ecco! Tommaso Romano, per moltissimi di noi, ma per me in particolare è quella luce, quel faro e quella scoperta di cui parlavo prima.
Grazie alle analisi puntuali delle problematiche affrontate nel suo “Essere nel Mosaicosmo”, e al viaggio che ti impone nella sua e nella tua anima scopri prospettive inespresse e ultimative, in gran parte sottaciute da altri autori per paura o peggio per conformismo militante.
La forma dei dialoghi, in cui l’interlocutore dell’autore diventa subito il lettore stesso, che viene preso per mano e fatto navigare nel cosmo delle idee presenti, rende la lettura e l’apprendimento una sensazionale esperienza onirica, in cui tutte le problematiche più importanti della nostra contemporaneità vengono sviscerate con fermezza.
Una volta affrontate tali questioni decisive, non si può più far finta di niente, come il rapporto con il Creatore ed il creato che Tommaso affronta con nuda schiettezza e virilità olimpica, o come il senso della bellezza che tanto ci ha affascinato e del suo rapporto con l’arte e la religione.
Ma il tema che più di tutto mi ha impressionato è senza ombra di dubbio quello della crisi che vede ormai l’uomo del III millennio, secondo questo mirabile pensatore, schiacciato da facili edonismi e da una femmilizzazione crescente che gli impedisce di esprimere la sua vera natura.
Tommaso affronta la crisi delle identità, delle istituzioni politiche e sociali ed infine quella economica, non senza darci spunti vitali per il superamento della stessa e non senza lasciarci la speranza tipica del cristiano vero che è in lui, permettendoci di racchiudere nel suo mosaicosmo l’universale e il particolare di un esistenza terrena che senza un “Romano” sarebbe più vuota e più triste.
Voglio però concludere non con le mie riflessioni ma con quelle bellissime scritte per lui dal critico e storico della letteratura italiana Giorgio Barberi Squarotti :”Molto ammiro e molto imparo: i suoi dialoghi sono molto belli e preziosi perché affrontano problemi, idee, proposte, interpretazioni davvero decisivi nel nostro tempo”.
ESSERE NEL MOSAICOSMO dialoghi con Maria Patrizia Allotta e Luca Tumminello con una testimonianza di Arturo Donati, edizioni Thule - Spiritualità e Letteratura. Disponibile presso Fondazione Thule via Ammiraglio Gravina 95, 90139 Palermo, Telefono: 091329067 o Presso il nostro coordinamento regionale di Alleanza Etica per la Sicilia
Nessun commento:
Posta un commento