18/08/08

Le confessioni (scomode) di un gesuita francese

il Padre Xavier Tillette sj.

http://www.gesuiti.it/img/second/pubblicazioni/tillette.pdf

Studioso di Kant, di Schelling, della fenomenologia husserliana e dei suoi sviluppi in Francia, Xavier Tilliette è il maggior interprete europeo della cristologia filosofica. È professore emerito presso l’Institut Catholique di Parigi, l’Università Gregoriana di Roma, le Facoltà dei Gesuiti di Parigi, lo Studium Theologicum di Chantilly. In Italia è entrato in contatto con i massimi studiosi dell’idealismo tedesco (Claudio Cesa della Scuola Normale di Pisa e Valerio Verra dell’Università La Sapienza di Roma). Di recente è stato tradotto in italiano per le edizioni Morcelliana il suo celeberrimo lavoro L’intuizione intellettuale da Kant a Hegel. Lo scorso anno ha pubblicato insieme a Giuseppe Riconda (Università di Torino) Del male e del bene. Tra le sue opere ricordiamo: Merlau-Ponty ou la mesure de l’homme (Paris 1970), Breve introduzione alla fenomenologia husserliana (Lanciano 1983) La christologie idealiste (Paris 1986), L’absolu et la philosophie. Essai sur Schelling (Paris 1987), Le Christ de la philosophie. Prolégomenes à une christologie philosophique (Paris 1990), L’intuition intellectuelle de Kant à Hegel (Paris 1995), Philosophische Cristologie (Freiburg 1998) Schelling. Une biographie (Paris 1999), Schelling in Spiegel seiner Zeigenossen (Vol. I, II, II ; IV 1974 –1997), La memoire et L’invisible (Genève 2001). Infine è di questi giorni la pubblicazione di Eucaristia e filosofia (Morcelliana, Brescia 2008).



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