17/07/16

Il nuovo libro di Antonello Colimberti: "Metafisica Sperimentale delle Arti"

Descrizione

Un excursus sulla metafisica nell’Arte a partire dall’esperienza musicale, che tenta di rispondere alla domanda se si possono proporre forme nuove che incarnino principi immutabili.
Questo è il cammino che si propone Antonello Colimberti, antropologo del suono e del gesto, in un incontro fra tradizioni arcaiche e forme di sperimentazione contemporanea.


Profilo dell’Autore

Nato a L’Aquila nel 1962, compie i propri studi musicali al Conservatorio di Musica “Alfredo Casella”, diplomandosi in pianoforte con Sergio Calligaris e seguendo i corsi di musica elettronica di Michelangelo Lupone. A seguito di un carteggio iniziato qualche anno prima, nel 1986 segue a Firenze un corso di musica ambientale con Albert Mayr, con il quale inizia una lunga collaborazione, che darà vita al volume L’ascolto del tempo. Musiche inudibili e ambiente ritmico, Mpx2 Editore, Firenze 1995.
Negli stessi anni segue i corsi di canto armonico di Roberto Laneri, divenendo performer e insegnante di questa tecnica vocale.
Compie studi universitari, conseguendo una prima laurea al DAMS di Bologna in semiologia della musica (relatore Gino Stefani), discutendo una tesi su una ricerca interdisciplinare sui codici di rappresentazione temporale, condotta in quegli anni con una équipe diretta da Albert Mayr. In seguito consegue una seconda laurea alla Facoltà di Magistero di L’Aquila in antropologia culturale (relatore Valerio Petrarca), discutendo una tesi sulla figura dello sciamano. Sulla scia di quest’ultimo lavoro pubblica, sotto la sua curatela, il volume Musiche e Sciamani (con CD allegato), Textus Editore, L’Aquila 2000, ed inizia una lunga collaborazione con la SISSC (Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza), entrando anche a far parte del suo Consiglio Direttivo.
Nel 2001 consegue un dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno in storia del teatro moderno e contemporaneo (relatore Lorenzo Mango), discutendo una tesi sul mimodramma di Marcel Jousse. Sulla scia di quest’ultimo lavoro inizia a curare una serie di volumi su e di Marcel Jousse: dapprima Marcel Jousse: un'estetica fisiologica, numero monografico della rivista di studi filosofici "Il cannocchiale", n.1-3, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2005, poi Marcel Jousse, La sapienza analfabeta del bambino. Introduzione alla mimo pedagogia, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2011, infine Marcel Jousse, Il contadino come maestro. Lezioni alla Sorbona, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2012.
Fra antropologia del suono e antropologia del gesto sono la cura del volume Ecologia della musica. Saggi sul paesaggio sonoro, Donzelli Editore, Roma 2004, dove Marcel Jousse è presentato come un precursore dei soundscape studies e della musica ambientale, e la traduzione e cura di Jacques Viret, La musica occidentale e la tradizione. Metamorfosi dell’armonia, Simmetria, Roma 2012, dove è proposto un incontro fra filosofia perennialista e nuova musica. Infine, nel 2016 per la Luni Editrice, traduce e cura il testo di Jean Thamar (pseudonimo del diplomatico e orientalista svizzero Jacques-Albert Cuttat) La musica tradizionale.
Collaboratore alla cultura di vari periodici (Europa, Arel), testate radiofoniche (Radiotre) e televisive (RAI, TV2000), insegna presso l’Accademia di Belle Arti e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Fides et Ratio” di L’Aquila.

antonello.colimberti@gmail.com
http://www.overtone.cc/profile/AntonelloColimberti

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