In tutto l’Estremo Oriente il "culto della madre" è uno dei più antichi e sentiti, tanto che a La Vang, dove c’è il più celebre santuario mariano del Viêt-Nam, vengono in pellegrinaggio non soltanto cattolici, ma anche buddisti e confuciani.
Nella mitologia buddista occupa un posto d’onore la figura di Koan-Yin, in cinese (Khan-Hin, in vietnamita), la dea della misericordia, protettrice della fecondità ma vergine, rappresentata in piedi sul fiore di loto, simbolo della pace e dell’abbondanza. Secondo la leggenda, Koan-Yin si rifiuta di andare in paradiso (o nel Nirvana dei buddisti) fin quando gli uomini non ci saranno andati tutti e abita in un’isoletta al largo della Cina dove ancora oggi le anime dei defunti si recano per essere da lei guidate nell’attraversare l’oceano che porta a Dio.
Effettivamente, nel Viêt-Nam Maria ha preso il posto di Khan-Hin, non fosse altro perché, con il bambino in braccio, la Madonna presenta una figura femminile più completa della dea della mitologia buddista. In Viêt-Nam, sia nei villaggi di campagna che sulle montagne, grandissima è la devozione alla Madonna in tutti, indipendentemente dalla religione a cui appartengono. Anche nelle famiglie buddiste, anche nei templi di Budda o delle varie sette buddiste (Cao-Dai, Hoa-Hao) capita di trovare una statua della Madonna, un rosario o la riproduzione di un quadro mariano.
(Fonte:http://www.stpauls.it/madre/0808md/santuari.htm)
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