23/11/22
La recensione di Antonello Colimberti a "Cristianesimo giovanneo"
16/11/22
Tutti gli scritti di Silvano Panunzio su René Guénon
La scomparsa di Primo Siena nel ricordo di Giovanni Perez
11/10/22
Il "Corriere metapolitico" n. 17
Editoriale di Aldo La Fata, p. 7
·
Studi:
Yvain, L’escatologia della Resurrectio mortuorum (seconda parte), p. 9
Alain Santacreu: Fondamenti antropologici di una gnosi anarchica, p. 16
·
Intermezzi:
Dario Chioli: Considerazioni sul
valore probatorio delle testimonianze neotestamentarie e sulla natura della
loro infallibilità, p. 37
·
Echi e commenti:
Camelots du Roi: La politica dell’Anticristo
e la metapolitica dei credenti, p. 49
Alberto Pingitore: Il Pellicano e la
circolazione alchemica, p. 57
·
Ripescaggi editoriali:
Giuseppe Palomba, Alchimia
iranica e corpo triforme di Amalario (seconda parte), p. 60
Recensioni:
Giovanni Flamma, “Il canto di Partenope” di Alberto Pingitore, p. 78
Carlo Gambescia, “Nella luce dei libri”. L’umiltà cognitiva di Aldo La Fata, p. 81
25/09/22
30/05/22
Nella luce dei libri
È questo un libro che
certamente non dispiacerà né ai severi cultori degli studi esoterici e
tradizionali né ai più disinvolti amanti delle “scienze di confine”. Si tratta
di una raccolta selezionata di recensioni e di proposte di lettura apparse per
lo più sulla rivista panunziana “Metapolitica” di cui l’autore è stato per
molti anni corsivista e capo-redattore.
Sono pagine ricche di suggestioni e di connessioni
teoretiche e sapienziali nelle quali l’Autore indaga con profondità di vedute
prospettive metafisiche e metastoriche, mitiche e religiose, filosofiche e
politiche, scontrandosi a volte con punti di vista lontani dal suo orientamento
ideale.
Non mancano escursioni su questioni affascinanti
ma controverse, come quelle sugli Angeli, sui “continenti scomparsi”, sugli
alieni o sugli Ufo, affrontati invariabilmente con serietà e rigore, ma senza
chiusure mentali e preclusioni di alcun tipo.
I libri, nella prospettiva alta dell’Autore, non
sono semplici strumenti didattico-culturali o di evasione dalla realtà, ma
guide preziose che possono aiutare a fare chiarezza con se stessi e a trovare
il modo di venir fuori da quella oscura e intricata foresta che è la nostra
mente. Purché ci si accosti ad essi con prudenza, evitando pericolose
ubriacature e accumulazione sommaria di sapere.
Una discriminazione che richiede il concorso nella
loro selezione e scelta della luce e del “ben dell’intelletto”.
Aldo La Fata
NELLA LUCE DEI LIBRI Percorsi di lettura di un
“cavaliere errante”
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-3305-388-2]
Pagg. 192 - € 14,00
Qui una recensione di Dario Noascone:
13/05/22
Il nuovo numero della rivista amica "Contrelittérature"
SOMMAIRE
*** : Amaurose. Photographies de Kader Benamer.
Michel Antony : Anarchismes sans gnose.
Alain Santacreu : Anthropologie fondamentale pour une gnose anarchiste.
Édouard Jourdain : Anarchisme et absolu. Une lecture politique de la Genèse.
Brice Bonfanti : Chants d'utopie XXIX (ébauche).
Alain Santacreu : Langage d'utopie. La divine jonglerie de Brice Bonfanti.
David Bisson : Anarchie et gnose. Sortir de la prison/S'ouvrir au ciel.
Stéphane Sangral : L'individuité. Démocratisation du mystère de l'incarnation.
Georges Lapierre : L'écroulement sans fin du monde (entretien).
Éric Coulon : La subversion gnostique comme débordement radical.
Michael Löwy : Messianisme et anarchisme. Le cas Walter Benjamin.
Michel Maffesoli : L'Église invisible. Gnose et anarchie.
Aurélien Demars : Gnose et anarchie selon Benjamin Fondane.
Mehdi Belhaj Kacem : Anarchie, anarchisme, chaos, vérité.
12/05/22
Il Corriere metapolitico n. 16
SOMMARIO
Editoriale di Aldo La Fata, p. 5
· Studi:
James
George, Alla ricerca di Shambhala, p. 7
Yvain,
L’escatologia della Resurrectio mortuorum, p. 24
Giovanni
Flamma, L’uomo, tra storia e metastoria, p. 38
Amadio Maria Pontoni, Le ghematrie messianiche della profezia di
Balaam: un’armonia
prestabilita di lettere, numeri ed astri, P. 43
· Intermezzi:
Dario
Chioli, E Gesù scriveva sulla sabbia…, p. 62
· Ripescaggi editoriali:
Giuseppe Palomba, Alchimia iranica e corpo triforme di Amalario (seconda parte), p. 68
· Pagine su René Guénon:
Thierry Jolif. I meriti di René Guénon e l’Oriente ortodosso, p. 78
· Recensioni:
Giuseppe
Maddalena, Alberto Pingitore: Ora et Labora. Fondamenti di Alchimia
spirituale, p. 85
14/03/22
13/02/22
I confini ultimi del sapere: Bruno Bérard e la (ri)scoperta della metafisica
di Dario Noascone
Pubblicare ai nostri giorni un testo di
Metafisica, materia all’apparenza inconciliabile con le visioni del mondo
attualmente prevalenti è, a dir poco, un gesto audace. Accostare poi
l’aggettivo “cristiana” significa, probabilmente, incappare nell’ostracismo di
un universo intellettuale ormai orientato al post-tuttO.
Termine complesso, dalla sostanza
inafferrabile, la Metafisica sembra ormai relegata al rango di gioco
d’intelletto per pochi cultori. Qualcuno ha osservato come lo stesso concepirne
l’idea sia ormai facoltà perduta di buona parte degli esseri umani. Nonostante
ciò, c’è ancora chi prova a dare nuova linfa ad un sapere che, anche solo in virtù
della plurisecolare tradizione vantata in ambito filosofico, merita di essere
preservato e rigenerato. Viene da
Oltralpe il tentativo più recente di esporre i complessi concetti della
Metafisica, e il merito è dello studioso di religioni Bruno Bérard, la cui
opera ha trovato in Italia un’accoglienza altrettanto coraggiosa. A rendere
disponibile il pregevole testo si sono infatti attivate forze intellettuali di
prim’ordine, a partire dal promotore e curatore dell’opera, l’infaticabile Aldo
La Fata, devoto e lungimirante allievo di Silvano Panunzio che già lo scorso
anno dedicò al proprio Maestro un’esauriente biografia, e che ancora una volta
ha scelto di affidare la pubblicazione
alla prestigiosa casa editrice
Simmetria, la quale, nella sua realtà ibrida di Fondazione, Museo e casa
editrice vicina al mondo della Tradizione, ci ha da tempo abituati a
pubblicazioni di indiscusso valore ed originalità.
“Introduzione a una Metafisica Cristiana”
– questo il titolo – è l’opera con cui Bruno Bérard rilancia questa sempre più
distante branca della filosofia, e sceglie di farlo nel migliore dei modi:
facendo chiarezza. Ne è indizio l’impostazione quasi a glossario del primo
capitolo, propedeutico ad un più sostanziale passo avanti nella materia: il
procedere di definizioni e distinzioni tra termini fondamentali prepara ad
affrontare, nelle parti successive, tutte le tematiche con cui la metafisica
non solo si confronta, ma si autodefinisce. Si tratta, infatti, di materia
sfuggevole persino a definizioni categoriche, le cui essenza e finalità
prendono forma lentamente, pagina dopo pagina. La ricchezza e l’originalità
dell’opera di Bérard sta proprio in questo definire progressivamente, argomento
dopo argomento, oggetto dopo oggetto. In una parola: ordine. C’è un che di
paterno nel procedere per gradi e per difficoltà da parte dell’autore,
nell’accompagnarci per mano fuori dall’arido razionalismo per avvicinarci a
quella “visione intellettuale”, ai confini estremi del sapere, che è via
prediletta della Metafisica. In poco più di duecento pagine, Bérard affronta
con mirabile sintesi e chiarezza
concetti quale simbolo – ente vivo -, ermeneutica, paradosso, distingue tra
ragione e intelligenza, credere, conoscere e sapere, il tutto per poi
proiettarsi nei concetti fondamentali del Cristianesimo e trovando sponda, in
egual misura, sia negli autori classici, sia in una rosa di studiosi
contemporanei che, come lui, sondano le profondità delle verità ultime con
sensibilità contemporanea a legata a doppio filo con la Tradizione.
Non siamo certo di fronte ad un’opera per
un pubblico vasto, ma nel suo approccio progressivo “Introduzione a una
Metafisica Cristiana” può costituire un validissimo punto di partenza per chi
intende intraprendere un viaggio nelle profondità più vertiginose della
sapienza cristiana, senza il rischio di perdersi in eccessi di speculazione.
Può essere soprattutto l’occasione per rendersi conto che la Metafisica “…è più
una pratica che una teoria, più un’esperienza vissuta che un discorso”, per
citare le parole di Aldo La Fata nella prefazione. In effetti, a ben vedere, si
tratta veramente di un percorso in cui l’intelletto e l’intuito di ciascuno
possono, attraverso strade differenti e individuali, condurre “al di là
dell’intelligenza”, un al-di-là raggiunto il quale la stessa Metafisica –
ancella e non padrona delle verità ultraterrene – si deve ritrarre. Se poi questo cammino avviene alla luce e
alla volta della Rivelazione cristiana, sarà sorprendente scoprire quanto
questa sia paradigma universale, in grado di abbracciare e implementare senza
sincretismi ogni forma di sapienza da Oriente a Occidente. Aspetto, questo, su
cui già autori come lo stesso Silvano Panunzio e Raimon Panikkar avevano visto
lontano. Lo dimostra il vertice assoluto del testo di Bérard, capitolo finale,
“La Guarigione in due tempi in ogni religione”, leggendo il quale il
ricercatore contemporaneo non può che provare un brivido: qui, nel simbolo
senza tempo cristiano e universale della Croce, con il linguaggio nitido di un
trattato scientifico e la dolcezza di una meditazione, si delineano le
coordinate per un’autentica evoluzione intellettuale e spirituale dell’Uomo di
buona volontà, a qualunque religione egli appartenga. Cultura non è solamente produrre, ma anche
saper accogliere sapienza: con questa coraggiosa pubblicazione, il sempre
attivo curatore Aldo La Fata dimostra ancora una volta come un respiro
culturale europeo nasca anche – e soprattutto – da questi piccoli, folgoranti
incontri internazionali, consolidati da radici e tradizioni comuni.