23/11/22

La recensione di Antonello Colimberti a "Cristianesimo giovanneo"

https://www.simmetriainstitute.com/it/recensioni-e-segnalazioni/1238-cristianesimo-giovanneo-luci-di-ierosofia-di-s-panunzio-recensione-di-a-colimberti.html?fbclid=IwAR3CYbd2Ho_SM1XFIGZ3w2-vqvkwwETQSIpF9xFk2YIdEKYoJAWYw9ptVvw

16/11/22

Tutti gli scritti di Silvano Panunzio su René Guénon

Sono qui raccolti tutti gli scritti pubblici e privati che Panunzio dedicò al grande pensatore tradizionale René Guénon, incluse le lettere scritte a Corrado Rocco, Vintila Horia, Alessandro Grossato, Gaetano Alì, Piero Fenili ed altri. Il volume, curato, annotato e prefato da Aldo La Fata, sarà disponibile a far data dal 23 novembre presso l'editore milanese Iduna.

La scomparsa di Primo Siena nel ricordo di Giovanni Perez

https://www.giornaleadige.it/la-scomparsa-di-primo-siena-uno-dei-piu-importanti-intellettuali-della-destra-italiana/

11/10/22

Il "Corriere metapolitico" n. 17

 


 Editoriale di Aldo La Fata, p. 7

 

·         Studi:

Yvain, L’escatologia della Resurrectio mortuorum (seconda parte), p. 9

Alain Santacreu: Fondamenti antropologici di una gnosi anarchica, p. 16

 

·         Intermezzi:


Dario Chioli: Considerazioni sul valore probatorio delle testimonianze neotestamentarie e sulla natura della loro infallibilità, p. 37

 

·         Echi e commenti:


Camelots du Roi: La politica dell’Anticristo e la metapolitica dei credenti, p. 49

Alberto Pingitore: Il Pellicano e la circolazione alchemica, p. 57

 

·         Ripescaggi editoriali:

Giuseppe Palomba, Alchimia iranica e corpo triforme di Amalario (seconda parte), p. 60

Recensioni:

Giovanni Flamma, “Il canto di Partenope” di Alberto Pingitore, p. 78

Carlo Gambescia, “Nella luce dei libri”. L’umiltà cognitiva di Aldo La Fata, p. 81


30/05/22

Nella luce dei libri

 

 

https://tabulafati.com/ec/product_info.php?products_id=2122&fbclid=IwAR0IRCjckHzfdVXBN2TPkN4-BwAPkl9rvyjzWe1Vf8DIneo9Kgbd-Tvop-w

È questo un libro che certamente non dispiacerà né ai severi cultori degli studi esoterici e tradizionali né ai più disinvolti amanti delle “scienze di confine”. Si tratta di una raccolta selezionata di recensioni e di proposte di lettura apparse per lo più sulla rivista panunziana “Metapolitica” di cui l’autore è stato per molti anni corsivista e capo-redattore.
Sono pagine ricche di suggestioni e di connessioni teoretiche e sapienziali nelle quali l’Autore indaga con profondità di vedute prospettive metafisiche e metastoriche, mitiche e religiose, filosofiche e politiche, scontrandosi a volte con punti di vista lontani dal suo orientamento ideale.
Non mancano escursioni su questioni affascinanti ma controverse, come quelle sugli Angeli, sui “continenti scomparsi”, sugli alieni o sugli Ufo, affrontati invariabilmente con serietà e rigore, ma senza chiusure mentali e preclusioni di alcun tipo.
I libri, nella prospettiva alta dell’Autore, non sono semplici strumenti didattico-culturali o di evasione dalla realtà, ma guide preziose che possono aiutare a fare chiarezza con se stessi e a trovare il modo di venir fuori da quella oscura e intricata foresta che è la nostra mente. Purché ci si accosti ad essi con prudenza, evitando pericolose ubriacature e accumulazione sommaria di sapere.
Una discriminazione che richiede il concorso nella loro selezione e scelta della luce e del “ben dell’intelletto”.

Aldo La Fata
NELLA LUCE DEI LIBRI Percorsi di lettura di un “cavaliere errante”
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-3305-388-2]
Pagg. 192 - € 14,00

Qui una recensione di Carlo Gambescia:

13/05/22

Il nuovo numero della rivista amica "Contrelittérature"

 

SOMMAIRE

 

*** : Amaurose. Photographies de Kader Benamer.

Michel Antony : Anarchismes sans gnose.

Alain Santacreu : Anthropologie fondamentale pour une gnose anarchiste.

Édouard Jourdain : Anarchisme et absolu. Une lecture politique de la Genèse.

Brice Bonfanti : Chants d'utopie XXIX (ébauche).

Alain Santacreu : Langage d'utopie. La divine jonglerie de Brice Bonfanti.

David Bisson : Anarchie et gnose. Sortir de la prison/S'ouvrir au ciel.

Stéphane Sangral : L'individuité. Démocratisation du mystère de l'incarnation.

Georges Lapierre : L'écroulement sans fin du monde (entretien).

Éric Coulon : La subversion gnostique comme débordement radical.

Michael Löwy : Messianisme et anarchisme. Le cas Walter Benjamin.

Michel Maffesoli : L'Église invisible. Gnose et anarchie.

Aurélien Demars : Gnose et anarchie selon Benjamin Fondane.

Mehdi Belhaj Kacem : Anarchie, anarchisme, chaos, vérité.

12/05/22

Il Corriere metapolitico n. 16

 

SOMMARIO


Editoriale di Aldo La Fata, p. 5

·         Studi:

James George, Alla ricerca di Shambhala, p. 7

Yvain, L’escatologia della Resurrectio mortuorum, p. 24

Giovanni Flamma, L’uomo, tra storia e metastoria, p. 38

Amadio Maria Pontoni, Le ghematrie messianiche della profezia di Balaam: un’armonia prestabilita di lettere, numeri ed astri, P. 43

·         Intermezzi:

Dario Chioli, E Gesù scriveva sulla sabbia…, p. 62

·         Ripescaggi editoriali:

Giuseppe Palomba, Alchimia iranica e corpo triforme di Amalario (seconda parte), p. 68

·         Pagine su René Guénon:

Thierry Jolif. I meriti di René Guénon e l’Oriente ortodosso, p. 78

·         Recensioni:

Giuseppe Maddalena, Alberto Pingitore: Ora et Labora. Fondamenti di Alchimia spirituale, p. 85


13/02/22

I confini ultimi del sapere: Bruno Bérard e la (ri)scoperta della metafisica

 

di Dario Noascone

Pubblicare ai nostri giorni un testo di Metafisica, materia all’apparenza inconciliabile con le visioni del mondo attualmente prevalenti è, a dir poco, un gesto audace. Accostare poi l’aggettivo “cristiana” significa, probabilmente, incappare nell’ostracismo di un universo intellettuale ormai orientato al post-tuttO.

Termine complesso, dalla sostanza inafferrabile, la Metafisica sembra ormai relegata al rango di gioco d’intelletto per pochi cultori. Qualcuno ha osservato come lo stesso concepirne l’idea sia ormai facoltà perduta di buona parte degli esseri umani. Nonostante ciò, c’è ancora chi prova a dare nuova linfa ad un sapere che, anche solo in virtù della plurisecolare tradizione vantata in ambito filosofico, merita di essere preservato e rigenerato.  Viene da Oltralpe il tentativo più recente di esporre i complessi concetti della Metafisica, e il merito è dello studioso di religioni Bruno Bérard, la cui opera ha trovato in Italia un’accoglienza altrettanto coraggiosa. A rendere disponibile il pregevole testo si sono infatti attivate forze intellettuali di prim’ordine, a partire dal promotore e curatore dell’opera, l’infaticabile Aldo La Fata, devoto e lungimirante allievo di Silvano Panunzio che già lo scorso anno dedicò al proprio Maestro un’esauriente biografia, e che ancora una volta ha scelto di affidare la  pubblicazione alla  prestigiosa casa editrice Simmetria, la quale, nella sua realtà ibrida di Fondazione, Museo e casa editrice vicina al mondo della Tradizione, ci ha da tempo abituati a pubblicazioni di indiscusso valore ed originalità.

“Introduzione a una Metafisica Cristiana” – questo il titolo – è l’opera con cui Bruno Bérard rilancia questa sempre più distante branca della filosofia, e sceglie di farlo nel migliore dei modi: facendo chiarezza. Ne è indizio l’impostazione quasi a glossario del primo capitolo, propedeutico ad un più sostanziale passo avanti nella materia: il procedere di definizioni e distinzioni tra termini fondamentali prepara ad affrontare, nelle parti successive, tutte le tematiche con cui la metafisica non solo si confronta, ma si autodefinisce. Si tratta, infatti, di materia sfuggevole persino a definizioni categoriche, le cui essenza e finalità prendono forma lentamente, pagina dopo pagina. La ricchezza e l’originalità dell’opera di Bérard sta proprio in questo definire progressivamente, argomento dopo argomento, oggetto dopo oggetto. In una parola: ordine. C’è un che di paterno nel procedere per gradi e per difficoltà da parte dell’autore, nell’accompagnarci per mano fuori dall’arido razionalismo per avvicinarci a quella “visione intellettuale”, ai confini estremi del sapere, che è via prediletta della Metafisica. In poco più di duecento pagine, Bérard affronta con mirabile  sintesi e chiarezza concetti quale simbolo – ente vivo -, ermeneutica, paradosso, distingue tra ragione e intelligenza, credere, conoscere e sapere, il tutto per poi proiettarsi nei concetti fondamentali del Cristianesimo e trovando sponda, in egual misura, sia negli autori classici, sia in una rosa di studiosi contemporanei che, come lui, sondano le profondità delle verità ultime con sensibilità contemporanea a legata a doppio filo con la Tradizione.

Non siamo certo di fronte ad un’opera per un pubblico vasto, ma nel suo approccio progressivo “Introduzione a una Metafisica Cristiana” può costituire un validissimo punto di partenza per chi intende intraprendere un viaggio nelle profondità più vertiginose della sapienza cristiana, senza il rischio di perdersi in eccessi di speculazione. Può essere soprattutto l’occasione per rendersi conto che la Metafisica “…è più una pratica che una teoria, più un’esperienza vissuta che un discorso”, per citare le parole di Aldo La Fata nella prefazione. In effetti, a ben vedere, si tratta veramente di un percorso in cui l’intelletto e l’intuito di ciascuno possono, attraverso strade differenti e individuali, condurre “al di là dell’intelligenza”, un al-di-là raggiunto il quale la stessa Metafisica – ancella e non padrona delle verità ultraterrene – si deve ritrarre.  Se poi questo cammino avviene alla luce e alla volta della Rivelazione cristiana, sarà sorprendente scoprire quanto questa sia paradigma universale, in grado di abbracciare e implementare senza sincretismi ogni forma di sapienza da Oriente a Occidente. Aspetto, questo, su cui già autori come lo stesso Silvano Panunzio e Raimon Panikkar avevano visto lontano. Lo dimostra il vertice assoluto del testo di Bérard, capitolo finale, “La Guarigione in due tempi in ogni religione”, leggendo il quale il ricercatore contemporaneo non può che provare un brivido: qui, nel simbolo senza tempo cristiano e universale della Croce, con il linguaggio nitido di un trattato scientifico e la dolcezza di una meditazione, si delineano le coordinate per un’autentica evoluzione intellettuale e spirituale dell’Uomo di buona volontà, a qualunque religione egli appartenga.     Cultura non è solamente produrre, ma anche saper accogliere sapienza: con questa coraggiosa pubblicazione, il sempre attivo curatore Aldo La Fata dimostra ancora una volta come un respiro culturale europeo nasca anche – e soprattutto – da questi piccoli, folgoranti incontri internazionali, consolidati da radici e tradizioni comuni.