Le due anime di papa
Francesco I
Il nostro tentativo di
difendere il Papa ad oltranza e “a prescindere”, ha suscitato diverse e differenti reazioni,
talune energicamente negative e polemiche, altre semplicemente perplesse, altre
ancora di approvazione e condivisione. Quel che è certo per tutti è che il “caso
Bergoglio”, a prescindere da come la si pensi, non lascia indifferenti e, nel bene e nel male, fa parlare di sé, scatenando pulsioni
e passioni spesso irrefrenabili e quasi da tifoseria. Oltre l’emotività e il
partito preso, ci sono poi i ragionamenti, e io inviterei tutti a non
fossilizzarsi troppo sulle proprie opinioni e provare a fare un piccolo sforzo
di approfondimento a 360 gradi.
Tra gli “opinionisti” non ci
sono solo gli scontati teologi della domenica alla Gianfranco Ravasi, Bruno Forte e Enzo Bianchi (comunque da leggere, non sia mai
che ogni tanto questi brillanti sapientoni imbrocchino qualche verità sfuggita
a noi miserelli), bensì anche i Franco Cardini, i Vittorio Messori, i Maurizio
Blondet, i Pietrangelo Buttafuoco, gli Antonio Socci, i Marcello Veneziani, i Giovanni
Lindo Ferretti (di quest’ultimo, in particolare, suggerirei la lettura di “Ho
visto Ratzinger, ammiro Bergoglio” apparso sul quotidiano l’Avvenire il 30
ottobre 2014 e presente sul web). E per non farsi mancare niente, bisognerebbe
anche leggere qualcosa dei nostri tradizionali avversari ideologici, gli Alberto
Melloni ad esempio o i Vito Mancuso. Da non trascurare anche le letture dei
vaticanisti tipo Andrei Tornelli, Enzo Romeo, Giuseppe Di Leo (interessantissima
la rubrica di quest’ultimo “Rassegna Stampa Vaticana” su Radio Radicale), Sandro
Magister e qualche altro di cui ora mi sfugge il nome. Dunque, una molteplicità
e varietà di punti di vista da prendere seriamente in esame. E qui ci
permettiamo di consigliare anche il blog dell’amico Carlo Gambescia che spesso
ci delizia con riflessioni sul tema di rara intelligenza, cultura e straordinaria
ironia. Infine, non sarebbero da trascurare le posizioni dei cattolici
controrivoluzionari alla Pucci Cipriani e degli irriducibili paladini della
Tradizione cattolica pre-conciliare alla Don Francesco Ricossa.
Con questo sguardo di insieme
credo che alla fine si possa legittimamente tirare le proprie conclusioni senza
rischiare di passare semplicemente per dei fanatici pro-Bergoglio o anti-Bergoglio.
A.L.F.
A dibattito terminato, si
aggiunge ora il commento dell’amico Roberto pervenutoci di fresco questa
mattina. Eccolo:
Carissimi, con il permesso di
Aldo, vorrei dire la conclusione a cui sono arrivato, dopo aver osservato
l'evoluzione mediatica degli 8 anni di pontificato di Benedetto XVI e dei quasi
3 di Francesco I.
I mezzi di comunicazione
distorcevano i discorsi e le parole di Papa Benedetto in modo da rendere le
masse a lui ostili (lampante esempio, il discorso di Regensburg). Con Francesco
I la tattica è cambiata: nonostante questo Papa con certe affermazioni ci lasci
sorpresi/perplessi/indignati o quel che sia, riesce in qualche modo a non
diventare ostile alle masse. Per cui, la mia conclusione è che ora i mass
media, manovrati dalla criptopolitica, stiano tentando di dividere i cattolici.
Come ha già osservato giustamente Luca Senatori, questo Papa è motivo di divisione,
ma è lui a dividere o la criptopolitica anticristica? Ce ne sarebbero di
capitoli da aprire, voglio comunque soffermarmi su due fatti: lo storico
incontro col Patriarca di Mosca Kirill e la profezia di San Giovanni Bosco
sull'Anziano del Lazio e il Guerriero del Nord. Il primo è un evento di portata
storica dalle dimensioni epocali e Blondet non ha scritto una parola a
proposito: forse per non perdere il suo pubblico di sedevacantisti. Sulla
profezia di S.Giovanni Bosco, riporto cosa mi disse Padre Serafino Dal Pont la
prima volta che ci incontrammo: l'Anziano del Lazio potrebbe non essere il Papa
(mi domando però chi altrimenti?), il Guerriero del Nord secondo il professor
Panunzio (e altre profezie riportate da poco da Blondet, che potete trovare
anche sul mio blog
sarebbe un discendente dei
Valois, quindi un pretendente al trono di Francia. Visti gli eventi odierni,
verrebbe da pensare che il Guerriero del Nord sia Vladimir Putin, ma su questo
sono abbastanya scettico. Chi vivrà, vedrà. Cari saluti a tutti, Roberto
Grazie Aldo. Aggiungerei, come articolo da leggere assolutamente, quello di Mario Tronti, apparso su "L'Unità" del 14 luglio 2013 (leggibile sul web), circa la continuità fra papa Ratzinger e papa Bergoglio. Il titolo è: "L'Enciclica e la critica dell'individualismo".
RispondiEliminaforse per non perdere il suo pubblico di sedevacantisti
RispondiEliminaSe anche fosse verosimile, questo pubblico di sedevacantisti è ormato sì e no da quattro gatti. Siamo seri.
Caro Marco, mai stato così serio, poi potrei anche sbagliarmi. Presupponendo ciò, perché Blondet non ha minimamente parlato dell'incontro tra Francesco e Kirill?
RispondiEliminaGrazie, saluti.
Roberto
Caro Roberto,
RispondiEliminaNon ne ho idea. Forse lo considera ecumenismo di facciata, anche se, se fosse così, sarebbe smentito dalle parole di Kirill (di cui ovviamente i mezzi di disinformazione non hanno parlato). Lo si potrebbe chiedere a lui. Il pubblico di Blondet, secondo me, si divide tra cani sciolti, Fraternità San Pio X, destra non cattolica, ma i sedevacantisti non lo vedono di buon occhio (lui non lo è), e comunque sono quattro gatti che non contano niente.
Grazie a lei.
Saluti,
Marco