Al centro
di questo racconto c’è il viaggio, compiuto da “un naufrago preoccupato della
propria sopravvivenza”, alla volta di una Realtà Altra, in un certo senso
sempre posseduta, ma per qualche motivo lontana e apparentemente
irraggiungibile.
Un
viaggio, potremmo dire senza forzature, iniziatico, tramite il quale il
protagonista acquisisce consapevolezza del fatto che la realtà in cui si trova
a vivere tutti i giorni non è l’unica, né, a ben vedere, la più importante.
Ma dove si
trova questa realtà? Come vi si accede?, si chiede il giovane. Ebbene, al pari
dell’Aleph di J.L. Borges, si può trovare in ogni dove — in un
sottoscala, ma anche tra i cocci di vetro di una spiaggia.
(Copertina
di Dalmazio Frau)