Dalmazio Frau, L'Arte Ermetica, Ed. Arkeios, Roma 2015 |
di Claudia Gualdana
E’
l’incisione a bulino più importante della storia dell’arte.
Melancholia I di Albrecht Dürer risale al 1514, il maggiore
artista tedesco del Quattro-Cinquecento l’ha creata sapendo di tracciare un
rompicapo. Ci sono una figura alata seduta, pensosa, stretta tra arnesi da
falegnameria, una scala a pioli, una clessidra, solidi geometrici, una tavola
numerica e un agnello dormiente. Melancholia I racchiude i misteri
dell’alchimia, della cabala, dei quattro elementi. Minuscola, riflette l’intero
pensiero neoplatonico del Rinascimento ficiniano e il cuore di quell’autunno
del medioevo di cui ha scritto lo storico Johan Huizinga.
Parliamo di arte con la maiuscola. Si potrebbe
obiettare che il libro di Dalmazio Frau (L’arte ermetica, Edizioni
Arkeios, pp. 200, 19.50 euro) è finito nella rubrica sbagliata, poiché qui ci
si dovrebbe occupare di pensiero. Invece è nel settore adatto, se non ci è
chiaro è perché abbiamo dimenticato. Che l’arte tradizionale è uno specchio
della teologia, dell’ermetismo e della filosofia e in un tempo neanche troppo
remoto la figura dell’artista romantico non era nemmeno ipotizzabile.
Nessuno si sarebbe sognato di creare un’opera d’arte incentrata sul proprio
ombelico. Chi apprezza il medioevo guarda con sospetto e spesso ignora le
geremiadi degli artisti contemporanei. Altri tempi, altra gente: la committenza
borghese esige opere che significano poco o niente, pezzi decorativi da
piazzare in casa.
Frau, storico
dell’arte, studioso di ermetismo, restituisce senso e forza a una stagione
artistica favolosa attraverso l’analisi simbolica di quattro capolavori. Oltre
a Melancholia I, Il giardino delle delizie di Hieronymus Bosch, il Polittico
dell’agnello mistico di Jan Van Eyck e il Trionfo della morte di Pieter
Brueghel il Vecchio. Se le cattedrali romaniche sono puro pensiero in
pietra, queste opere lo sono su tela. L’incanto della bellezza,
l’horror vacui e la familiarità delle storie e dei personaggi dipinti esprimono
solo il primo livello di lettura. Dietro c’è un mondo intero: l’Occidente
tradizionale.
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