Dylan M. Burns,
Apocalypse of the Alien God Platonism and the
Exile of Sethian Gnosticism
336 pp.
(Philadelphia University of
Pennsylvania Press, 2015)
Dylan Michael Burns dell’Università di Leipzig (Germania) è un autore
da tenere d’occhio. I suoi studi spaziano dallo gnosticismo alla patristica, dal
neoplatonismo al monachesimo, dalla filologia classica alla storia dell’occultismo
e dell’esoterismo. Al momento tutto quello che si può leggere di questa giovane promessa è in inglese, ma assicuriamo che lo sforzo vale la pena (a tale
proposito uno sguardo alla sua pagina web non guasterà: http://uni-leipzig.academia.edu/DylanBurns/Book-Reviews).
Il libro di esordio di Burne è Apocalypse
of the Alien God Platonism and the Exile of Sethian Gnosticism, (Philadelphia University of Pennsylvania Press,
2015) un contributo che
apre orizzonti di grande interesse sulla cosiddetta apocalittica gnostica che
abbiamo imparato a conoscere e ad amare soprattutto a partire dal famigerato e
ormai quasi mitico ritrovamento dei codici di Nag Hammadi (Egitto, 1945).
Come
si ricorderà, nel II secolo d.C., i rapporti tra platonismo e giudeo-cristianesimo
erano talmente cordiali che il filosofo greco Numenio di Apamea, poteva chiedersi:
“Che cos'è Platone, se non un Mosè che parla attico?”. Poi, a un
certo punto, avvenne la rottura. Dylan
M. Burns sostiene che questa “rottura” si verificò a Roma, nel 263 ca., nel circolo del grande filosofo-mistico
Plotino, autore delle Enneadi. Gruppi di cristiani gnostici frequentavano le sue lezioni e probabilmente,
come era consuetudine, disputavano con lui. Il risultato di questo
incontro-scontro fu un originale e a tratti anche ispirato sincretismo che
fondeva motivi classici della metafisica greca con quelli della mistica ebraica
più estrema e apocalittica. Dalle tecniche per raggiungere misteriosi regni
celesti, alla partecipazione a liturgie angeliche; dallo scontro con un Dio
trascendente fino al farsi dio dello “gnostico”. Tra le altre “rivelazioni”, emergerà
anche quella di un “dio alieno” (straniero?) e dei suoi eletti affidati alla
protezione del Patriarca Seth, che culminerà nella fine del mondo.
Apocalypse of the Alien God propone un'interpretazione radicale di
queste apocalissi perdute, ponendole saldamente nel contesto della paternità
giudaico-cristiana, piuttosto che ascriverle a quelle del ramo pagano dello
gnosticismo.
Una
lettura di grande fascino che suggeriamo con convinzione.
A.L.F.
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