“Youri Mamleev è uno dei più esaltanti scrittori russi contemporanei”. Lo scrivono Thierry
Jolif e Nicolas Roberti in una bella recensione al suo libro Destin de l’être, suivi de Au-delà de l’hindouisme et du bouddhisme, (L’Age d’Homme, 2012) apparso sulla pagina web
Di Youri
Mamleev, autore paragonato a Kafka, Dostoevsky, Edgar Allan Poe e all’ultimo Gogol, in edizione italiana esiste, purtroppo, solo "Il killer metafisico" pubblicato dalla
Voland Edizioni nel 2012. Nell’attesa che qualche nostro editore si accorga
di lui, ecco un suo breve profilo scritto da Donatella Possamai sulla Treccani.
“Scrittore russo, nato a
Mosca nel 1931. Il padre, psichiatra, nel 1937
cadde vittima del terrore staliniano. Dopo essersi diplomato nel 1955 presso l'Istituto tecnico-forestale di Mosca, M. divenne
insegnante di matematica e mantenne questa occupazione fino al 1974.
Nei primi anni Cinquanta del 20° sec. cominciò a
interessarsi di filosofia e a organizzare regolarmente nella sua abitazione le
riunioni di un piccolo gruppo underground di intellettuali con
interessi a sfondo esoterico, dalla psichiatria alla teosofia, all'occultismo.
Nel corso di queste serate, chiamate 'gli incontri di Južin' dal nome del
vicolo dove si trovava l'appartamento in coabitazione dello scrittore, M.
iniziò a leggere agli amici i suoi primi racconti. Fu proprio in questi anni
che prese a manifestarsi quella viva attenzione per gli stati estremi della
psiche che caratterizzerà molte delle sue opere. Nel 1974
è emigrato insieme alla moglie negli Stati Uniti dove ha insegnato letteratura
russa presso la Cornell University di Ithaca per otto anni. Trasferitosi a
Parigi nel 1983 ha continuato a insegnare lingua e
letteratura russa. Dopo aver ottenuto nuovamente la cittadinanza russa nel 1991, è rientrato a Mosca nel 1994.
Già dagli anni
Sessanta M. era piuttosto conosciuto in patria, anche se in circoli ristretti,
grazie alla diffusione di alcuni suoi testi in samizdat, l'editoria clandestina
del periodo sovietico. La vera notorietà gli è giunta, tuttavia, solo nel
periodo dell'emigrazione. In seguito alla pubblicazione nel 1980
a New York della raccolta The sky above hell and other stories (Nebo
nad adom, Il cielo sopra l'inferno, dal titolo di uno dei racconti) è
divenuto infatti membro del Pen Club
americano. Nel 1982 è uscita una seconda raccolta di
racconti, seguita tre anni più tardi dal romanzo Moskovskij gambit
(Gambetto moscovita). Uno dei suoi romanzi più noti, ŠŠatuny (tradotto
in italiano con il titolo Il killer metafisico, 1997),
scritto dal 1966 al 1968, è stato
pubblicato per la prima volta a Parigi solo nel 1987. I
personaggi narrati sono, come nella tradizione di Dostoevskij, portatori di
un'idea che li ossessiona: uno dei protagonisti, Fedor Sonnov, è un maniaco
omicida che uccide compulsivamente nella speranza di penetrare il segreto dell'oltretomba
attraverso l'anima della vittima e svelare così il mistero della morte. In M.
le problematiche escatologiche dei personaggi si combinano con il naturalismo
brutale ed estremo delle loro azioni e il mondo dell'aldilà si coniuga con la
squallida vita quotidiana degli appartamenti in coabitazione nella Mosca degli
anni Sessanta.
Dal 1990 le sue opere hanno cominciato a essere regolarmente
pubblicate in Russia: oltre a saggi di filosofia e commedie sono uscite le
raccolte di racconti Utopi moju golovu (Seppellisci la mia testa
nell'acqua, 1990), Golos iz ničto (Voce dal
nulla, 1991), Večnyj dom (La casa eterna, 1991), Čërnoe zerkalo (Lo specchio nero, 1998), Bunt luny (La rivolta della luna, 2001) e i romanzi Bluždajuščee vremja (Il tempo
errante, 2001) e Mir i chochot (Il mondo e il
riso, 2003). Al pari di tutta la sua produzione
letteraria, anche queste ultime opere si inseriscono nella tradizione del
'realismo metafisico', termine che la critica ha riscoperto proprio in
relazione ai racconti e romanzi di M. e che ben li caratterizza. In Mir i
chochot il protagonista sparisce improvvisamente dal suo appartamento
lasciando dietro di sé nient'altro che un biglietto e la sua immagine riflessa
nello specchio. La ricerca dello scomparso scatena una girandola di avvenimenti
che vedrà coinvolti, oltre ai parenti e agli amici, medium, circoli
esoterici, sette mistiche in un totale annullamento dei confini tra mondo reale
e aldilà.
Di M., oltre al
già citato Šatuny, in italiano è uscito il racconto Il quaderno di
un individualista nell'antologia Russkie cvety zla, curata da V.
Erofeev nel 1995 ed edita in Italia nel 2001
con il titolo I fiori del male russi.
Youri Mamleev è morto il 26 ottobre
2015.
Ringrazio Aldo per questa preziosa segnalazione.
RispondiEliminasaluti cordiali
Paolo C.
Grazie a te Paolo per il saggio apprezzamento.
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