La Lepre Edizioni
La
Massoneria detiene o ha detenuto segreti di natura scientifica miranti al perfezionamento dell’uomo?
Quest’opera
ha l’ambizione di giungere a una prima risposta esaminando gli insegnamenti
contenuti negli Alti Gradi dei diversi sistemi massonici, la cui creazione,
verso la metà del Settecento, fu opera dei Rosacroce d’Oro, che vi infusero le
conoscenze proprie alla tradizione ermetica occidentale.
Ma già verso
la fine del XVIII secolo, con l’avvento dell’Illuminismo, quando «le teste si
riscaldano e i cuori si raffreddano», questa confraternita decide di ritirarsi
e smette di esercitare la sua influenza sull’ordine massonico. Questo ritiro fu
segnato pubblicamente dal Manifesto dei
Superiori Incogniti dell’Ordine ai membri di ogni grado e sistema segreto uscito
nel 1793. Da quel momento la Massoneria poté attingere solo a frammenti
dell’autentica tradizione e fu sempre più influenzata dal nascente occultismo.
La prima parte del libro è costituita dalle istruzioni
teurgiche di magnetismo angelico
praticato da Cagliostro, contenute nei diari manoscritti inediti del cavaliere
Brice de Beauregard, iniziato a questi misteri nel 1827 e «unico discepolo vivente del grande teurgo» in possesso del
suo segreto. Questa prassi, di antichissima origine, si ritrova nel rito di Sant’Elena, in seguito
recuperato e integrato nell’Arcana Arcanorum del rito di Misraim.
La seconda e la terza
parte sono dedicate alle preziose e inedite istruzioni, dottrinarie e operative,
magico-alchimiche, appartenenti agli Alti Gradi di diversi sistemi di
massoneria ermetica, di cui i due autori, dopo anni di ricerche in biblioteche
e archivi, massonici e non, hanno raccolto una ricca messe, che fa di questa
pubblicazione un unicum.
Citiamo fra
gli altri: il “Rito Cabalistico” di Lazare
Lenain, il Sistema di Melissino, il Clericato Templare di Johann August Starck,
il Sistema del Buon Pastore di Toux de Salverte; notizie sulla Clavicula Salomonis in possesso di Cagliostro,
le Figure Segrete dei Rosacroce e il grado di Cavaliere della Croce Aurea.
Il volume sarà presentato dagli autori
con l’editore Alessandro Orlandi:
Mercoledì 13 maggio 2015
Ore 18.30
Libreria FENICE
Via Porta Palatina 2
TORINO
Tel. 011 4362689
Giovedi 14 maggio 2015
Ore 20.30
Libreria L’Ultimo dei Templari
Via San Massimo 44
TORINO
Tel. 011 885509
Cell. 348 8420796
ordini@lultimodeitemplari.com
L'unica cosa che salverei, in questo libro, è qualche riferimento qua e là all'Alchimia. Il resto è occultismo ante-litteram : i nonni tedeschi dell'occultismo del XIX secolo sono altrettanto creduloni e goffi quanto i loro nipotini francesi.
RispondiEliminaGuenon credo avesse ragione da vendere su molte cose. Non su tutto, ma su molte cose sì...
Nello stesso periodo nel quale qui in Europa si perdeva tempo tra sigilli angelici, caraffe, magnetismi, pupille ecc nel mondo sufi , nel mondo indiano, nel mondo cino-tibetano, nel mondo nipponico, nel mondo persiano sciita continuavano ad essere trasmesse Tradizioni mutlisecolari in modo preciso ed ininterrotto, con Metafisiche straordinarie a fare da sfondo...
Si vuole fare informazione o si vogliono fare i "pifferai magici" ?
Lodevole il commento, signor Giulio, un po' meno la conclusione che suona un po' offensiva. I libri di Boella non sono vangelo, ma hanno un indiscutibile valore documentale, per chi ha interesse per la materia naturalmente. Se Lei ritiene che non ce l'abbiano perchè mai attardarsi a leggerli? L'ho già detto altre volte volte, ma lo ripeto. Qui si suggeriscono letture e non si danno patenti di "tradizionalità" a nessuno in genere.
RispondiEliminaPer carità nessuna volontà di offesa. Il valore documentale del libro è puramente archivistico, non sposta nula in termini di storia delle dottrine tradizionali. In altre parole : tanti nomi e tante "pratiche" riesumate in 300 pagine che ci fanno capire il degrado della Spiritualità in Occidente.Cavarci qualcosa di utile per i nostri giorni è illusorio.
RispondiEliminaBisogna sempre leggere per capire.
Io non sarei così tranchant, ma rispetto il Suo punto di vista. Personalmente trovo i libri di Boella insoliti, curiosi e interessanti senza per questo sentirmi costretto a condividerne impostazioni e idee.Cosa poi uno riesca a cavarne è del tutto soggettivo.
RispondiEliminaSì, concordo : "insoliti, curiosi, interessanti"...ma mai definitivi. Tolgono polvere a cose dimenticate, ma dietro non vi è alcuna reale Conoscenza. Ma va bene anche così , anche se l'archivio dimenticato o il documento rarissimo non sostituiranno mai la conoscenza pratica effettiva e la Trasmissione della stessa.
RispondiEliminaSottoscrivo e La ringrazio molto per il Suo contributo.
RispondiEliminaSignor Giulio M., sembra piuttosto evidente che sia l'astio a muovere le sue dita sulla tastiera. Lei parla di mancanza di "reale Conoscenza" nel libro in questione, quindi si evince da ciò che Lei possieda questa "reale Conoscenza". Ma mi dica, cosa intende con ciò? Tra le righe sembra di leggere la Sua insicurezza, il Suo bisogno di appoggi riconosciuti, il Suo piccolo ego che scalpita per mettersi in evidenza e darsi un tono, per sentirsi almeno un istante importante e al di sopra della Sua condizione reale di vita quotidiana. Tutto ciò mostrerebbe quindi che Lei non possiede alcuna reale Conoscenza, come è possibile quindi che Lei la riconosca in qualcun altro se non la possiede? Lei inoltre definisce "non definitivi" i libri dei coniugi Boella, ma cosa intende per "definitivo"? Lei cerca forse un compendio che sintetizzi la tradizione ermetica?
RispondiEliminaBisogna sempre capire per leggere.
Nessun astio, assolutamente. E' solo che mi intrisitisce la furbizia travestita da Sapere. Chi SA deve anche dimostrare di sapere, altrimenti è solo una recita.Tutti gli uomini sono piccoli e insicuri : chi se ne accorge è fortunato...e solo da questa presa di coscienza si può risalire. Altrimenti ci si auto-inganna, come fanno la gran parte di coloro che amano mostrarsi.
EliminaLa Conoscenza non è informazione. La prima la può avere anche un analfabeta, la seconda la può avere anche una persona immatura.
Gli "appoggi riconosciuti" sono le Tradizioni ancora vive ed è un bene appoggiarsi ad esse piuttosto che ad ipotesi mai verificate.
Poi ognuno è libero di raccontare e raccontarsi la favola che preferisce ; l'ideale sarebbe l'onestà con se stessi prima ancora che con gli altri.
Quel libro racconta tante cose. E come tale va letto. Grande e minuziosa ricerca, senza dubbio.
Bye Bye
Aggiungo : come è possibile che si possa credere che un semplice parere scirtto su di un blog sia occasione "per darsi un tono, per dare adito al piccolo ego di scalpitare" ? E sulla base di cosa ? Mica stiamo parlando del Corriere della Sera...Pensare una cosa del genere è un pensare "piccino"...Si proietta su altri quelle che sono le proprie abitudini ?
RispondiElimina"Sentirsi al di sopra della sua reale condizione di vita quotidiana " : si tratta di umorismo involontario o si sta facendo anche qui della proiezione ?
Egregio Anonimo dell'8 giugno...purtroppo manca la risposta che avevo dato.
RispondiEliminaAd ogni modo : le insinuazioni sul piccolo ego ( ? ), sul bisogno di notorietà ( ? ), sulla mia condizione quotidiana ( ? ) non mi sfiorano neanche. Mi conosco abbastanza per riderne assieme a chi mi conosce veramente. Siamo tutti limitati finchè non ci tocca qualcosa di veramente Superiore.
Non ho la "Conoscenza" e proprio per questo riconosco bene altri che non ce l'hanno...SED DE HOC SATIS...
Si formi una visione più sana delle Tradizioni e dubiti degli spericolati affetti da miopia o da vuota presunzione.
Per il resto : ognuno per sè e soprattutto DIO per tutti, almeno sperando che il Divino non venga vincolato a tecnologie occultistiche...
Cari sig. Giulio e Anonimo, non credo sia il caso di prendersi troppo sul serio. In fondo, stiamo solo parlando di un libro e dei suoi contenuti che si possono considerare validi o meno. A noi questi contenuti interessano. Tutto qui.
RispondiEliminaSig. Aldo, Lei ha ragione, avevo anche scritto altro ma non è passato.
EliminaAl sottoscritto le insinuazioni dell'anonimo fanno solo ridere ( come farebbero ridere chiunque mi conosca ). Gli "appoggi riconsociuti" ( come l'anonimo chiama le Tradizioni ) sono l'unica cosa seria che abbiamo, oltre allo slancio puro verso il Divino. Non si possono sostituire queste con le ipotesi personali o con le seduzioni editoriali .
Anche nella Germania-Austria del 1700 scrivevano tante sciocchezze : non è che riproporle dopo aver loro tolto la polvere le rende più vere.
Mi scuso per la ripetizione dello stesso concetto in più messaggi...ma non era mia intenzione. Avevo scritto un primo messaggio, non era stato pubblicato, poi un secondo simile e anche questo non era stato pubblicato...poi di colpo sono venuti fuori tutti assieme, dopo che avevo scritto il terzo.
RispondiEliminaColpa mia, chiedo venia. Saluti.
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