IL LIBRO – Per il
suo valore scientifico e la sua portata, lo studio costituisce un'opera
fondamentale nel campo della teologia dello Spirito Santo. Scritto nel 1936 e
tradotto dal russo in francese nel 1946, prende in esame tutta la dottrina
cattolica e ortodossa su un argomento vasto e controverso.
Bulgakov centra il tema facendo perno su quattro capisaldi: il posto della terza ipostasi nella Santissima Trinità; la processione dello Spirito Santo; Spirito di Dio e Spirito Santo; la diade del Verbo e dello Spirito Santo.
Lo Spirito Santo, dicono gli Atti degli apostoli, era la vita stessa della Chiesa primitiva. Poi, a misura che ci si allontana dalla Pentecoste, questa fede diventa sempre più lieve.
Bulgakov centra il tema facendo perno su quattro capisaldi: il posto della terza ipostasi nella Santissima Trinità; la processione dello Spirito Santo; Spirito di Dio e Spirito Santo; la diade del Verbo e dello Spirito Santo.
Lo Spirito Santo, dicono gli Atti degli apostoli, era la vita stessa della Chiesa primitiva. Poi, a misura che ci si allontana dalla Pentecoste, questa fede diventa sempre più lieve.
DAL TESTO –
"La discesa dello Spirito Santo sulla vergine Maria all'annunciazione
precede l'incarnazione stessa: certo, non nel tempo (poiché le due ipostasi
sono inseparabili, e lo Spirito che discende ha già in sé il Figlio su cui egli
riposa), ma secondo una correlazione ontologica.
"Questa discesa dello Spirito Santo si estende, nel tempo su tutta la storia dell'Antico Testamento, nelle profondità della quale nasce la «Piena-di-grazia». Lo Spirito Santo fa «oggetto di grazia» la Piena-di-grazia, fin dai suoi avi, «i padri e i profeti», in tutto il popolo eletto e, insieme a esso, nell'umanità tutta. Si può dire che tutta l'«ecclesialità» veterotestamentaria, nel tempio e fuori, era mossa dallo Spirito Santo. In particolare, la «nube» di gloria, cioè lo Spirito Santo, scende visibilmente (Ez 40,34-35: Nm 9,15) sul santuario e sul tempio di Salomone alla sua dedicazione (1Re 8,10). E le «norme per il culto» (Eb 9,1) erano state date da Dio non soltanto nella loro forza, ma altresì nella loro limitatezza: «Lo Spirito Santo intendeva così mostrare che non era ancora stata manifestata la via del santuario, finché restava la prima tenda» (Eb 9,8). Tutto questo culto ha infatti un carattere pre-educatore e pre-figurato (Eb 8), «ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose» (10,1): «abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo» (10,9).
"Non è soltanto l'incarnazione che è preceduta dalla potenza dello Spirito Santo nella teantropia veterotestamentaria, ma altresì la pentecoste stessa che è la sua discesa. Le lingue di fuoco, dividendosi, si posarono sugli apostoli, comunicando a ciascuno uno speciale dono dello Spirito."
"Questa discesa dello Spirito Santo si estende, nel tempo su tutta la storia dell'Antico Testamento, nelle profondità della quale nasce la «Piena-di-grazia». Lo Spirito Santo fa «oggetto di grazia» la Piena-di-grazia, fin dai suoi avi, «i padri e i profeti», in tutto il popolo eletto e, insieme a esso, nell'umanità tutta. Si può dire che tutta l'«ecclesialità» veterotestamentaria, nel tempio e fuori, era mossa dallo Spirito Santo. In particolare, la «nube» di gloria, cioè lo Spirito Santo, scende visibilmente (Ez 40,34-35: Nm 9,15) sul santuario e sul tempio di Salomone alla sua dedicazione (1Re 8,10). E le «norme per il culto» (Eb 9,1) erano state date da Dio non soltanto nella loro forza, ma altresì nella loro limitatezza: «Lo Spirito Santo intendeva così mostrare che non era ancora stata manifestata la via del santuario, finché restava la prima tenda» (Eb 9,8). Tutto questo culto ha infatti un carattere pre-educatore e pre-figurato (Eb 8), «ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose» (10,1): «abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo» (10,9).
"Non è soltanto l'incarnazione che è preceduta dalla potenza dello Spirito Santo nella teantropia veterotestamentaria, ma altresì la pentecoste stessa che è la sua discesa. Le lingue di fuoco, dividendosi, si posarono sugli apostoli, comunicando a ciascuno uno speciale dono dello Spirito."
L'AUTORE – Sergej
Bulgàkov (1871-1944), figlio di un sacerdote e di famiglia di
tradizioni sacerdotali, trascorre la fanciullezza in una fede serena, poi
duramente scossa dall'educazione seminaristica e messa da parte negli anni
degli studi all'università di Mosca. Si sposa nel 1898. Dal 1901 al 1906
insegna al politecnico di Kiev. Torna quindi a Mosca, dove occupa una cattedra
di economia politica ed è eletto alla II Duma. Nel 1917 pubblica la sua prima e
fondamentale opera teologica, "La luce che non tramonta" (Svet
neveč;ernij). Riceve l'ordinazione sacerdotale nel 1918 e continua il suo lavoro
di ricerca, pubblicazione e insegnamento, fino a quando nel 1921 ne viene
privato, a causa della sua qualità di sacerdote. Nel 1923 viene espulso
dall'URSS e dal 1925 è a Parigi, dove risiederà stabilmente come professore di
teologia e decano dell'Istituto teologico ortodosso.
INDICE
DELL'OPERA – Elenco delle sigle - Premessa alla seconda edizione italiana
(1987) - Introduzione all'edizione italiana (1971) - Al lettore – Introduzione.
Dottrina dello Spirito Santo nella letteratura patristica (I. Antichità
cristiana - II. Il subordinazionismo di Tertulliano e la filosofia stoica -
III. Il subordinazionismo cosmologico nell'arianesimo - IV. Il
subordinazionismo ontologico nella dottrina trinitaria di Origene - V.
L'omousianismo nella dottrina trinitaria di s. Atanasio di Alessandra - VI. La
dottrina della Santissima Trinità e dello Spirito Santo presso i padri
cappadoci - VII. Il sistema occidentale della teologia trinitaria e omousiana.
S. Agostino - VIII. La dottrina trinitaria e pneumatologia di s. Giovanni
Damasceno - Conclusione) - Capitolo I. Il posto della terza ipostasi nella
Santissima Trinità (1. La trinitarietà e la Terza ipostasi nella santissima
Trinità - 2. La taxis o l'ordine delle ipostasi nella santissima
Trinità) - Capitolo II. La processione dello Spirito Santo (I. I primi
tentativi del suo insegnamento: διά e et (que) - II. Secondo periodo della
dottrina sulla processione dello Spirito Santo: la polemica greco-latina) -
Capitolo III. Spirito di Dio e Spirito Santo (Introduzione: Spirito e Spirito
Santo - I. Spirito di Dio e Spirito Santo nell'Antico Testamento - II. Spirito
di Dio e Spirito Santo nel Nuovo Testamento - III. L'ipostasi misteriosa) -
Capitolo IV. La diade del Verbo e dello Spirito Santo (I. Nella Sofia
divina - II. La diade del Verbo e dello Spirito Santo nella Sofia di
creatura) - Capitolo V. La rivelazione dello Spirito Santo (I. La kenosis
dello Spirito Santo nella creazione - II. L'ispirazione divina nell'Antico
Testamento - III. L'ispirazione in Cristo - IV. La pentecoste - V. I doni della
pentecoste) – Epilogo (e al tempo stesso Prologo al I e II volume del Trattato
sulla divina Sapienza e sulla Teantropia) - Il Padre – Bibliografia -
Indice degli autori - Indice dei temi e delle espressioni tecniche
Sergej Bulgàkov, Il Paraclito Edizioni Dehoniane Bologna,
pagg.568, € 30,00
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