Giuseppe Panella,
Riccardo Gramantieri
IPOTESI DI COMPLOTTO
Paranoia e delirio narrativo
nella letteratura americana del Novecento
Edizione Solfanelli
Pagg. 160 - € 12,00
Dalla Quarta di copertina:
La teoria
del complotto è la sostanza narrativa di gran parte della grande narrativa
americana del Novecento. L’idea di una rete fittissima di avversari del modo di
vivere americano che si sono annidati al suo interno per sabotarla e
distruggerla contraddistingue tanto una serie molto inquietante di vicende
politiche verificatesi fin dagli albori della “nascita della nazione”
statunitense, quanto la letteratura che viene scritta e pubblicata,
specialmente nel dopoguerra.
Attraverso
la ricostruzione della fortuna di questo tema in autori importanti e germinali
del Novecento americano (si va da William Burroughs a James Ellroy passando
attraverso Thomas Pynchon, Don Delillo, Kathy Acker, Philip Roth e in ambito
fantascientifico Philip K. Dick, senza trascurare l’apporto del cinema, in
particolare il celebre Dottor Stranamore di Stanley Kubrick), il tema
viene condotto a mano a mano fino al suo nocciolo psicologicamente e
sociologicamente più rilevante: la paranoia americana come “spirito della
nazione” con tutte le tragiche conseguenze che essa ha comportato e che ancora
attualmente comporta.
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