17/09/08

Philosophical, Theological and Scientific Perspectives

Convegno Internazionale, Gorizia, 2-5 ottobre 2008


In cosa consiste la natura umana? Che cosa ci distingue dagli altri esseri viventi, rendendoci creature uniche? La razionalità? Il libero arbitrio? Sono queste domande antiche, sulla quale hanno lavorato per secoli filosofi e teologi e, più di recente, anche gli studiosi di scienze naturali e umane. Proprio a questo tema è dedicato “Human Beings: Philosophical, Theological and Scientific Perspectives”, un convegno internazionale di alto livello che vedrà noti intellettuali ed esperti di diversi campi del sapere confrontarsi su questi temi allo stesso tempo annosi e attualissimi – basti pensare alla possibilità sempre più concreta di riscrivere la natura umana tramite le biotecnologie –, con l’obiettivo di realizzare una proficua interazione tra discipline filosofiche, scientifiche e teologiche. Ospite d’onore sarà il noto filosofo di Oxford sir Anthony Kenny, che presenterà il proprio approccio alla questione della natura umana; più in particolare per il pensatore la filosofia della mente e la riflessione filosofica relativa alla natura umana sono finite in un’impasse, sclerotizzandosi in due posizioni ugualmente infruttuose: se da un lato vi è chi sostiene il dualismo (cioè l’uomo sarebbe composto da due sostanze distinte, l’anima e il corpo, una concezione irta di problemi tutt’ora insoluti) e dall’altro vi sono alcuni approcci che fanno riferimento al comportamentismo (cioè negano la validità di qualunque tipo di ricerca relativa alla mente e all’interiorità, ritenendo che solo il comportamento esteriore – e quindi visibile – possa essere oggetto d’indagine scientifica e filosofica). La proposta di Kenny consiste nel mostrare l’attualità di una prospettiva decisamente “classica”, cioè quella di Aristotele, e nel far vedere come la mente non sia una cosa, ma un’abilità, o una funzione, che viene veicolata attraverso il cervello. Molto importante anche l’intervento di Ronald Cole-Turner (studioso del Pittsburgh Theological Seminary), che cercherà di rispondere a una domanda a un tempo semplice e altamente problematica: come tracciare un confine netto tra l’uomo e l’animale, in un’epoca in cui l’ingegneria genetica si appresta a rendere tale confine sempre più sfumato? Recenti studi sperimentali hanno messo in luce la possibilità di creare vere e proprie creature chimeriche, cioè esseri viventi geneticamente manipolati che possiedono cellule appartenenti a specie diverse; se ad esempio innestassimo cellule embrionali umane in embrioni di scimpanzé, otterremmo un primate che, pur conservando i tratti fondamentali della sua specie, finirebbe per diventare almeno in parte “umano”. Questioni etiche delicatissime, quindi, che non mancheranno di suscitare interrogativi. Tra i numerosi e rilevanti interventi citiamo quello del filosofo della scienza Michel Ghins (studioso dell’Università Cattolica di Lovanio), che sottolineerà come la questione del confine tra umano e non-umano non possa essere risolta con un approccio di tipo “oggettivista” (essendo gli esseri umani totalità non riducibili alle loro componenti biologiche), e quello di Ouyang Kang (filosofo della Huazhong University of Science and Technology), che presenterà il problema dell’essenza dell’uomo dal punto di vista della riflessione orientale contemporanea (un campo di studi noto come “humanology” o “human studies”) e illustrerà le differenze tra quest’ultima e la sua controparte occidentale.

Numerose le presenze di grande rilievo: accanto ai già citati Kenny, Cole-Turner e Ghins avremo infatti Eberhard Schockenhoff (teologo della Universität Freiburg im Breisgau), Miklos Vetö (filosofo e membro dell’Accademia delle Scienze ungherese), Jean-Louis Vieillard-Baron (filosofo dell’Università di Poitiers), Marijan Sunjic (fisico teorico dell’Università di Zagabria), Wilhelm Vossenkuhl (filosofo della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco), Jaki Stanley (fisico e teologo della Seton Hall University, nel New Jersey), il noto filosofo torinese Vittorio Mathieu, lo storico della filosofia antica padovano Enrico Berti, Jürgen Mittelstrass (filosofo della scienza dell’Università di Costanza), Santiago Sia (filosofo della National University of Ireland, a Dublino) Tra gli ospiti vi saranno inoltre il Cardinale Walter Kasper (Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani), il Cardinale Raffaele Farina (Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana), Monsignor Francesco Coccopalmerio (Presidente del Pontificio Consiglio per l’Interpretazione dei Testi Legislativi), Monsignor Marcelo Sanchez Sorondo (Prelato Segretario della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino), Mons. Dino De Antoni (Arcivescovo di Gorizia).

(Fonte: www.santanselmo.org)


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