La nascita della moneta costituisce un momento fondamentale
della storia umana in grado di orientare non solo le strutture politiche, ma
anche l’organizzazione della società.
Questo saggio si occupa non solo della formazione delle prime forme monetarie,
ma soprattutto del processo culturale, mentale e spirituale che ha portato alla
formazione della moneta come noi la conosciamo. Inoltre, studia quali sono
state le “forme monetarie” prima che venisse creata la moneta strictu sensu,
le basi sociali e culturali che alimentavano il più antico conio, la funzione
dei simboli religiosi che alle origini permeavano totalmente le monete, il
motivo del loro primitivo valore come fine dello scambio e non, come oggi,
quale strumento primario di transazione.
Questo libro intende illustrare anche un momento particolare della storia
culturale dell’Occidente, quello che attraverso la nascita della primitiva
moneta ha contribuito a spezzare le relazioni della società antica con la sfera
del sacro cancellando ogni riferimento al simbolismo tradizionale.
Pagg. 176 - € 14,00, Edizioni Solfanelli, Chieti.
Abbiamo chiesto al Prof.
D’Anna di spiegarci in cosa il suo libro si differenzia da altri dello stesso
genere. Ed ecco la Sua gentile risposta:
Caro Amico,
La differenza del mio libro
rispetto agli altri è fondamentale.
1.sono stato aiutato, cosa
assolutamente insolita, da alcuni fra i migliori storici della monetazione
antico-ellenica (soprattutto dal prof. Nicola Parise);
2. Tratto delle condizioni
spirituali del mondo ellenico che ha usato le forme “pre-monetarie” nel periodo
arcaico;
3. L’analisi si
incentra soprattutto sulla mentalità e sul sostrato spirituale che ha
determinato i cambiamenti;
4. La nascita del nomisma
è vista come un cambiamento epocale in stretta relazione con le forme
spirituali, culturali e politiche della Grecia arcaica;
5. Non è possibile pensare
ad un cambiamento delle “forme monetarie” senza pensare alla scomparsa delle
primitive corporazioni dei minatori, delle confraternite sacre dei fabbri e
allo spegnimento delle monarchie sacre che garantivano il valore dei metalli
preziosi come l’oro, l’argento, il rame, ecc.
6. I cambiamenti monetari
chiedono anche un cambiamento del diritto. Dal primitivo diritto sacro si passa
ad un diritto “laico” vigente sino alla fine delle pōleis
elleniche;
7. Si studiano le
“forme–premonetarie” utilizzate dagli antichi elleni .
Ecco. Credo di aver
sintetizzato l’essenziale del libro. Non ho elencato le “forme pre-monetarie”:
ascia, vasi, vestiti, armature, ecc., ma il lettore troverà quanto cerca nel
libro.
Nuccio D’Anna
Dopo tutto quello che precede pensiamo all'euro e al carattere generale della moneta moderna.Dal diritto sacro si è passati a quello laico materialista ed ora la stessa moneta si è smaterializzata, specie nelle procedure della transazione finanziaria.In una certa prospettiva assistiamo ad una specie di imitazione parodistica della moneta sacra la cui essenza non era materiale. Cosa questo significhi nell'insieme degli sviluppi della cultura umana mi sembra abbastanza eloquente, almeno per chi lo voglia vedere.
RispondiEliminaCasomai si può provare a chiedere ai cassieri dello IOR, da decenni impegnati in questo delicato settore.