Dopo Tex Willer, l’Osservatore Romano suggerisce un’altra lettura estiva in chiave cristiana: quella della saga del Signore degli Anelli di John Reuel Tolkien. Il romanzo - scrive il quotidiano vaticano rappresenta simbolicamente la vita dell’uomo, che è sempre aperta a possibile conversioni, compiute o interrotte, che avvengono nel grigiore dell’esistenza quotidiana spesso vissuta in territori in gran parte occupati dal diavolo. Tolkien, appassionato e intelligente lettore di Chesterton - scrive ancora l’Osservatore romano - sapeva bene che il cuore del cristianesimo non è la tradizione ma la conversione, che spesso avviene nonostante la tradizione e col suo romanzo-capolavoro, assurdamente considerato come un libro conservatore e reazionario, ha realizzato una grande metafora della vita dell’uomo intesa come continua conversione.
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