19/11/07

Sermonti contro Benigni


"Per leggere Dante ci vuole uno scrittore e non un attore che per quanto intelligente e attrezzato professionalmente ha la tendenza a leggere un testo nel modo migliore possibile. Ma cosi' facendo rischia di farsi sopraffare dalla sua bravura". Cosi' Vittorio Sermonti, scrittore, regista e grande divulgatore della "Divina Commedia", che ha fatto conoscere agli italiani prima alla radio e poi nelle chiese e nei teatri di tutta la penisola, attacca Roberto Benigni che giovedi' 29 novembre su Raiuno leggera' il canto V dell'Inferno.

Lo sfogo di Sermonti e' pubblicato da "Tv Sorrisi e Canzoni", il settimanale di attualita'e spettacolo diretto da Umberto Brindani, nel numero in edicola lunedi' 19 novembre. "Benigni e' un esempio emozionante. L'ho visto in tv, mai dal vivo. Eravamo amici. Ora non ci sentiamo da molto tempo", spiega Sermonti che aggiunge: "Il suo modo di attualizzare Dante e' divertente ma non si possono dire spiritosaggini e cose un po' ovvie per adescare il pubblico. Questo non e' un buon servizio fatto al Poeta e nemmeno agli ascoltatori. Ho 78 anni e mi dispiace lasciare il campo a questo tipo di divulgazione allegra. Dante e' duro e severo e ci vuole durezza e severita' per capirlo. E' un'operazione delicatissima, che non si puo' fare alla buona".

Fonte: Adnkronos Cultura

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