24/03/09

Ricordo del Professor Giuseppe Palomba

di Gino Taddei

Conobbi il Prof. Giuseppe Palomba nel novembre del 1972 quando da matricola di Scienze Politiche all'Università La Sapienza di Roma dove lui teneva i suoi corsi di Economia Politica e di Storia delle Dottrine Economiche. Ricordo che il corso che teneva era per le lettere A-L e dato che io appartenevo all'altro, M-Z, dovetti fare esplicita richiesta per seguirlo, con grande disappunto del mio titolare il Prof. Carlo Pace che mi diceva, dopo aver preso atto della mia scelta, che anche lui approfondiva gli aspetti matematici dell'analisi economica. Scelsi di frequentarli data l'enorme fama che circondava il nome di Giuseppe Palomba : fama che gli derivava dall'essere l'ultimo rappresentante della Scuola di Economia Matematica, quella che da Walras passa per Pareto ed arriva ad Amoroso, insegnante dello stesso Palomba.

Ben presto i rapporti con il Prof. Palomba divennero familiari e consuetudinari dato che seguivo entrambi i suoi corsi di cui avrei poi con lui sostenuto i relativi esami. A questo proposito ricordo che mi colpì, dato che ero una giovane matricola, il fatto che si rivolgesse a me chiamandomi con grande rispetto come Sig. Taddei. E' da questo fatto che nacque in me un più profondo rispetto ed una più alta considerazione nei suoi confronti. Ricordo che quando per i seminari ci riunivamo nel suo studio non mancava volta che ci consegnasse libri o brevi opuscoli che approfondivano e ampliavano i vari aspetti della sua attività.

Per dare un'idea ai digiuni di economia aggiungo che ha applicato all'analisi economica le teorie di Einstein con i calcoli matematici che sottintendono la sua Teoria della Relatività e che parlava di "universo economico in espansione" o di "campo gravitazionale" a proposito della presenza di una grande impresa sul Mercato. Oppure , dando ragione a Marx, spiegava il perché la teoria del plus-valore era da ritenersi corretta e fondata. Ma a differenza di Marx che vedeva nella struttura economica e nello sviluppo della tecnologia applicata all'economia l'origine della cosiddetta sovrastruttura e cioè arte, scienza, filosofia e religione, Palomba era d'accordo con l'analisi di Weber che riteneva come le concezioni religiose avessero grande importanza nello sviluppo dei sistemi economici. Infatti se si prende il bel volume dedicato da Palomba alla Storia delle Dottrine Economiche e che ha titolo "Morfologia Economica" ci si rende conto, dopo la vasta ed erudita analisi dei sistemi religiosi e metafisici di ogni tempo e di ogni civiltà, che lui riteneva fondamentale proprio l'influenza di questi aspetti della vita umana proprio nello sviluppo della vita economica di ogni Società. Quando, in occasione della mia richiesta di tesi presso la sua cattedra di Economia mi assegnò la tesi relativa all'argomento "Disoccupazione Intellettuale", i nostri rapporti diventarono più stretti e cominciai a frequentare casa sua ricordo che un giorno accompagnandolo a casa in macchina alla sua residenza romana di via Santa Costanza, tra via Nomentana e piazza Istria, gli chiedevo se fosse sposato ed avesse figli mi rispose :"Ma certamente !".

Tra i libri che mi regalò, oltre ad un suo prezioso "Economia Matematica" mi diede anche un inatteso e per me nuovo e sconosciuto il secondo volume del Corso di Dottrina dello Spirito del Prof. Silvano Panunzio : "Dalla Roma Eterna alla Gerusalemme Celeste" che lessi subito avidamente e di cui comprai subito direttamente dall'editore il primo volume : "Contemplazione e Simbolo". Questo perché fin da allora mi interessavo di dottrine spirituali ed esoteriche : anzi a questo proposito devo dire che fu grazie alla citazione di un volume presente alla fine di un capitolo di "Morfologia Economica" di un testo di Massimo Scaligero :"II Marxismo accusa il Mondo", che cominciai a frequentare tutti i sabato pomeriggio preso il Gianicolo le conferenze di colui che per tre anni fu il Mio primo Maestro Spirituale. Ricordo che quando sostenni l'esame di Storia delle Dottrine Economiche, con lo stesso Palomba, la prima domanda era : "Cos'è il Graal ?" e ricordo che io risposi con una sola parola :"Comunione !" alla quale lui non replicò e non commentò in nessun modo passando ad un'altra domanda. Quando nel 1977 lo frequentavo ancora mi regalò il suo bell'opuscolo : "Economie appliquée - Archives de l'I.S.M.E.A. - Révision de la teorie de l'équilibre général (III) - Tome XXIX - 1976 - N° 3 - Librarie Droz - Genève" me lo portavo in mano tra gli altri libri, me lo vide uno studente di sinistra di Scienze Politiche che al solo vederlo prese le distanze dicendomi che Giuseppe Palomba era uno dei tanti Baroni dell'Università, dato che in quegli anni (pieni anni di piombo) era in pieno atto la contestazione che sfociò in un secondo “68” con l'appendice di assemblee infuocate con migliaia di studenti che ascoltavano nell'Aula Magna di Lettere a discorsi esagitati che facevano appello esplicitamente alla possibilità dell'ingresso nella lotta armata e all'utilizzo della P38. Non sostenni più la tesi con Palomba e neanche mi laureai più né con lui né con nessun altro. Anni dopo, nel 1986, mi sembra, mi capitò di leggere casualmente tra i necrologi sul giornale il "Tempo" anche il necrologio relativo alla sua morte e dato che ero già in contatto con il Prof. Silvano Panunzio, mi precipitai al telefono e lo chiamai per avere maggiori notizie.

Legata alla memoria del Prof. Giuseppe Palomba ho il ricordo di come il suo nome risultasse tra i nomi della Direzione della stessa "Metapolitica", anzi parlando di lui con lo stesso Silvano Panunzio dopo aver letto un articolo dello stesso presente nella Rivista a proposito di "Matematica", che veniva vista in modo molto critico, e tenendo presente l'enorme lavoro espresso dal Palomba in questo ambito, mi permisi di chiedere "Come fate ad andare d'accordo?": fin dal numero successivo constatai con dispiacere che il nome del Prof. Palomba era stato tolto da quelli presenti e citati tra i Direttori della stessa "Metapolitica" : non ho mai chiesto successivamente, o forse non ci fu più l'occasione di sollevare il discorso, allo stesso Silvano Panunzio il motivo di quella esclusione.

Bibliografia essenziale

  • Equilibrio economico e movimenti ciclici secondo i dati della sociologia sperimentale, Editrice Jovene, Napoli, 1935

  • Lineamenti teorici di politica bancaria, classica e contemporanea, Editrice Jovene, 1939

  • Introduzione allo studio della dinamica economica, Jovene, Napoli, 1939

  • Corso di economia politica corporativa, 2 voll., Editrice Jovene, Napoli, 1940-1941

  • Le grandezze fondamentali dell’economia corporativa, 1942

  • Elementi matematici per l’economia corporativa, 1942

  • I nuovi orizzonti della politica e della teoria monetaria, Editrice Jovene, Napoli, 1943

  • Lineamenti di economia pura, Editrice Humus, Napoli, 1945

  • Introduzione all’economia, Pellerano & Del Gaudio, Napoli, 1950

  • Cicli storici e cicli economici, Giannini, Napoli, 1952

  • Morfologia economica, Giannini, Napoli, 1956

  • Fisica economica, Giannini, Napoli, 1959

  • Genesi e struttura della moderna società, Giannini, Napoli, 1960

  • L’espansione capitalistica, Giannini, Napoli, 1960

  • Teoria matematica del bilancio contabile, Giannini, Napoli, 1967

  • Termodinamica, entropia e economia, in Tra Marx e Pareto, De Simone, Napoli, 1970

  • Lezioni di economia matematica, Liguori, Napoli, 1973

N.B. Abbiamo evidenziato in grassetto le opere di Palomba che riteniamo di maggior pregio e interesse dal punto di vista metapolitico.
Si veda pure Giuseppe Palomba, Il pensiero economico italiano (1848-1948), Edizioni Settimo Sigillo, Roma 2004 (www.libreriaeuropa.it), in particolare l'introduzione.

Indice sintetico di “Morfologia economica”

Parte I: La società arcaica

  1. La metafisica

  2. L'Estetica

  3. La logica

  4. L'economia

Parte II: La civiltà cristiana

  1. La “Buona Novella”

  2. Cristianesimo ed Islamismo

  3. Cattolicesimo, ortodossia e protestantesimo

  4. La città medievale

Parte III: Dialettica della svalutazione

  1. La “grande crisi”

  2. Verso l'economia borghese

  3. L'interpretazione dei classici

  4. La “piccola crisi”

Parte IV: Speranze e timori del secolo XX

  1. Il materialismo dialettico

  2. Lo sviluppo economico


6 commenti:

  1. Ho 72 anni.Sono stato allievo di Palomba nel 1961, all' Università di Napoli.Ricordo un'aula stracolma di gente e lui in piedi sulla pedana davanti alla cattedra.Il testo di quell'anno era Genesi e struttura della moderna società,oggetto di curiosità e di tentata lettura anche da parte dei bidelli.A distanza di alcuni anni, sposato, con figli e ben inserito nell' attività lavorativa, lessi su di un quotidiano della capitale l' avvenuta manifestazione di protesta contro di lui all'Università di Roma dove si era trsferito, da parte degli allievi, per i suoi testi considerati di Teologia e non di Economia.Ho, ora, sul comodino, vicino al letto, il volume Genesi e struttura ...A distanza di tanti anni e dopo varie riletture non lo ancora ben compreso tutto!Effettivamente, per affrontare la lettura delle opere del prof. Palomba occorre avere una solida preparazione in Filosofia, in Fisica, in Matematica, in Storia, in Letteratura, in Sacre Scritture. Oh Dio, in tutto!

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    1. Non dico l'unico, ma certamente l'ultimo vero Maestro

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  2. Grazie davvero gentile Amico per il ricordo. Mi piacerebbe scambiare con Lei qualche battuta su Palomba: mi scriva La prego al seguente indirizzo: alafata@yahoo.com. Vive cordialità, Aldo La Fata

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  3. Ho studiato con il Pro.Giuseppe Palomba negli anni '50,ricordo che nel corso della prima lezione rimasi folgorato dalla profondità della Sua sapienza e dalla Sua umanità .Provenivo dal liceo classico e mi fu agevole seguirlo nei suoi ragionamenti,anche quando la materia appariva lontana dalla economia in senso stretto.Capii che tutto "si teneva" e l'insistenza sulla centralità de L'Homo oecumenicus,rispetto a quello oeconomicus mi e' stata,tanto per limitarmi ad un solo esempio,di grande aiuto nel considerare non poche situazioni della mia vita professionale.Elaborai la mia tesi di laurea discutendo nella sua casa,anche a tarda sera.Furono colloqui che mi arricchirono.Ottenni una borsa di studio,ma rifiutai con dolore.Conservo molto dei suoi scritti,che spesso consulto,in tali occasioni mi pare di entrare in un altro mondo,fatto di razionalità ,di grande acume e di sincerità .Vorrei scrivere tanto,ma mi limito a dire:Caro Maestro,riposa in pace,con la devozione di un antico allievo

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  4. Una testimonianza importante la Sua di cui a nome del Corriere metapolitico Le sono assai grato.

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  5. Ricevo e volentieri giro ai nostri lettori il seguente commento del sig. Walter Guadagno:
    "Molto interessante questa testimonianza. Chi scrive lo ha avuto come professore alla facoltà di economia e Commercio dell'Università di Napoli negli anni accademici 1968-69 e 1969-70. A quei tempi si usava il testo "l'espansione Capitalista" che conservo gelosamente in biblioteca, insieme con volume "Genesi e struttura..." che Lui stesso mi regalò. Uno dei miei libri di Storia economica porta la seguente dedica: "Alla cara memoria del Maestro Giuseppe Palomba". Cordiali saluti.

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